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La Bibbia in un anno 2024Sample

La Bibbia in un anno 2024

DAY 70 OF 365

Perdono totale

Un giorno il vescovo Sandy Millar si trovò a passeggiare lungo il mare. Nel camminare si mise ad osservare la sabbia e le impronte lasciate dalle persone passate prima di lui. La mattina seguente, sempre in quel punto, osservò che le impronte erano tutte sparite, completamente cancellate. In quell’istante sentì forte nel suo cuore un messaggio di Gesù: "Il mio perdono è così, totale". Il perdono di Gesù Cristo è qualcosa di totale, è come un file contenente la lista di tutte le cose cattive fatte nella nostra vita e che viene cancellato. Ma perdonare non è mai facile. Tutti sappiamo quanto sia difficile perdonare gli altri. Eppure spesso diamo per scontato che il perdono di Dio sia qualcosa di scontato. Sul letto di morte, l'imperatrice di Russia, Caterina la Grande (1729-1796) ha detto: "Sono una autocrate: questo è il mio compito. Dio mi perdonerà: questo è il suo". Nei brani di oggi scopriremo come il perdono di Dio abbia comportato un enorme costo e portato ad un'enorme benedizione. P. T. Forsyth (1848-1921) ha detto che per apprezzare "la meraviglia senza fiato del perdono" è necessario prima di tutto sperimentare la "disperazione del senso di colpa".

Salmi 32,1-11

Sperimentare il sollievo del perdono

Trovi difficile perdonare le altre persone o anche te stesso per qualcosa che hai fatto? La chiave per poter perdonare gli altri e se stessi è comprendere il perdono ricevuto da Dio. Le persone perdonate perdonano.

C.S. Lewis ha detto: "Essere cristiani significa perdonare l’imperdonabile, perché Dio ha perdonato l’imperdonabile in te". E riguardo al perdonare se stessi ha scritto: "Se Dio ci perdona dobbiamo perdonare noi stessi. Non perdonare se stessi è come volersi mettere su un tribunale più alto di quello di Dio".

Attraverso Gesù, Dio rende il perdono totale possibile e disponibile per me e per te. In questo salmo scopriamo l'enorme differenza che il perdono di Dio può fare nella vita di una persona.

  1. Libertà dal giudizio

Davide descrive l'agonia spirituale dovuta alla mancanza di un perdono non ricevuto: "Tacevo e si logoravano le mie ossa, mentre ruggivo tutto il giorno. Giorno e notte pesava su di me la tua mano, come nell'arsura estiva si inaridiva il mio vigore" (vv.3-4).

  1. Trasparenza con Dio

La strada che porta al perdono non è qualcosa di complicato, è semplicemente presentarsi al Signore senza maschere o pretese: "Ti ho fatto conoscere il mio peccato, non ho coperto la mia colpa. Ho detto: 'Confesserò al Signore le mie iniquità' e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato" (v.5).

  1. Un nuovo inizio

Davide descrive l'enorme benedizione che Dio ci ha offerto perdonando i nostri peccati: "Beato l'uomo a cui è tolta la colpa e coperto il peccato. Beato l'uomo a cui Dio non imputa il delitto e nel cui spirito non è inganno" (vv.1-2).

Immagina di aprire la tua agenda e tra i vari impegni ed incontri trovare scritto una lista di tutti i tuoi peccati, giorno per giorno. I primi due versi di questo salmo ci offrono tre immagini di come Dio guarda i nostri peccati. Primo, "il Signore non imputa" i nostri peccati contro di noi (v.2), si comporta come se non esistessero.

Secondo, il nostro peccato viene "coperto" (v.1). È come se Dio tirasse fuori la sua gomma celeste e cancellasse la lista dei nostri peccati di ogni giorno: "Beato l'uomo a cui è… coperto il peccato" (v.1, MSG). Terzo, la colpa è "tolta" (v.1a). Letteralmente significa "rimossa" o "portata via". Le pagine con la lista dei tuoi peccati sono state strappate e distrutte: puoi ricominciare, puoi avere "un nuovo inizio" (MSG).

L’apostolo Paolo cita questo salmo per confermarci che attraverso la morte di Gesù per noi Dio ci accredita la sua giustizia e che il suo perdono non dipende dalle opere che facciamo (vedi Romani 4,6-8). Attraverso la croce, Dio ci riporta ad una giusta relazione con lui. Per questo, possiamo pregarlo (Salmi 32,6a), Egli diventa il nostro "rifugio" (v.7a), ci libera "dall’angoscia" (v.7b), ci guida (v.8) e ci "circonda" con il suo amore (v.10).

Il suo perdono non è qualcosa che possiamo guadagnare con le buone opere, è un dono che viene dato a "chi confida nel Signore" (v.10). Un'attenta e corretta comprensione dell'Antico Testamento ci porta a concludere che la via del perdono passa dal pentimento e dalla fede.

Il fatto che riceviamo perdono non è però un motivo per peccare; al contrario è un grande incentivo per non peccare. Rimanere sui sentieri di Dio è ciò che dovremmo desiderare di più. Egli promette che ci guiderà: "Ti istruirò e ti insegnerò la via da seguire; con gli occhi su di te, ti darò consiglio" (v.8).

Dio non vuole che diventiamo difficili da guidare come un cavallo o un mulo che per essere guidato ha bisogno di morso e briglie (v.9). Desidera evitarci il dolore di resistere allo Spirito Santo ed invitarci a seguire i suggerimenti dello suo Spirito. Vuole aiutarci a sentire la sua voce ogni giorno, ad ascoltare le sue istruzioni, a camminare le sue vie e a credere nel suo amore.

Signore, grazie perché sei morto per me sulla croce affinché io potessi conoscere il sollievo del perdono. Mi dispiace per le cose sbagliate che ho commesso nel mio passato. Per favore, perdonami.

Marco 15,33-47

Grazie Gesù per aver pagato il prezzo del perdono

Vorrei invitarti oggi a prenderti del tempo per ringraziare Gesù. Gesù ha pagato un prezzo molto alto per il nostro perdono. Il perdono non è facile, ma Gesù lo ha reso possibile.

  1. Gesù è morto sulla croce per noi

Alcune persone sostengono che Gesù non sia realmente morto sulla croce, ma che dopo essere stato deposto sia stato spostato in un sepolcro per ricevere cure e sollievo.

Ma nel brano di Marco è scritto che Pilato "si meravigliò che fosse già morto" (v.44a) e il centurione che aveva supervisionato la crocifissione confermò che Gesù era effettivamente morto. Va inoltre considerato il fatto che i soldati romani erano esperti nel compiere crocifissioni e che il centurione avrebbe subito una punizione severa se avesse lasciato vivo e libero un prigioniero condannato.

È scritto inoltre che Giuseppe d'Arimatea "comprato un lenzuolo, lo depose dalla croce, lo avvolse con il lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia" (v.46). Se Gesù fosse stato ancora vivo, Giuseppe se ne sarebbe accorto. Non avrebbe mai chiuso Gesù vivo in un sepolcro.

  1. Gesù è "abbandonato da Dio" a causa dei nostri peccati

"Si fece buio su tutta la terra" (v.33). Poco prima di morire Gesù grida: "Eloì, Eloì, lemà sabactàni?" (v.34a) Marco conserva le parole aramaiche originali di Gesù, che significano: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?" (v.34b) Gesù usa le parole del Salmo 22, che si conclude con una grande vittoria (vedi Bibbia in un anno, giorno 46).

  1. Gesù apre la strada al perdono e alla presenza di Dio

Il velo del tempio (vedi nel passo odierno dell'Antico Testamento, Levitico 24,3) era ciò che separava il popolo dalla presenza di Dio. Alla morte di Gesù il velo si squarcia in due da cima a fondo. Era alto sessanta piedi e spesso almeno un pollice. Il fatto che venga squarciato dall'alto (dove gli esseri umani non potevano arrivare) è segno che è proprio Dio l’autore di questo strappo.

In questo fatto Dio ci dice che attraverso la morte di Gesù i nostri peccati sono ora perdonati e possiamo accedere alla sua presenza. Dio concede a tutti noi l'immenso privilegio di vivere un rapporto intimo con lui.

Signore Gesù, grazie perché ci hai amati ed hai offerto te stesso per noi (Galati 2,20, NIV). Grazie perché ora possiamo entrare alla presenza di Dio con sicurezza e fiducia nel tuo nome.

Levitico 23,1-24,23

Comprendere che il perdono è un dono per noi e non un premio per ciò che abbiamo fatto

Ai tempi dell'Antico Testamento il peccato era preso molto sul serio. Non era cosa da poco, e il perdono non era qualcosa di scontato.

La giustizia a quel tempo richiedeva una equivalenza: "Vita per vita" (24,18), "frattura per frattura, occhio per occhio, dente per dente" (v.20). Tuttavia questo principio non veniva mai applicato nella vita tra le persone, ma solo in tribunale e per prevenire una crescita incontrollata della violenza.

Mostrava la necessità di una punizione adeguata al peccato commesso (come abbiamo visto in Marco 14,64, fu proprio per questa legge sulla blasfemia, vv.10-16, che Gesù stesso fu condannato a morte).

Ancora una volta, in questo passaggio vediamo prefigurata la morte di Gesù. Il perdono dei peccati richiede sacrificio; è necessario un agnello. L'agnello deve essere perfetto, "senza difetto" (Levitico 23,12). San Paolo descrive Gesù come "Cristo, nostra Pasqua, \[che\] è stato immolato!" (1 Corinzi 5,7).

Il perdono non può essere guadagnato: "Poiché è il giorno dell'espiazione, per compiere il rito espiatorio per voi" (Levitico 23,28). Non è qualcosa che fai tu, ma che viene fatto per te. Questo è l'insegnamento più radicale e rivoluzionario di tutta la Bibbia. Comprendere che il perdono è stato reso possibile attraverso Gesù, che è qualcosa di grande, che ci toglie il respiro e che può trasformare tutta la nostra vita. E quando sappiamo di aver ricevuto il perdono totale da Dio, siamo chiamati anche noi a perdonare gli altri e a perdonare noi stessi.

Signore Gesù, grazie perché ci hai resi liberi dalle leggi dell'Antico Testamento. Grazie perché tu sei "l'Agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!" (Giovanni 1,29) Grazie per averci redenti. Grazie per la meraviglia senza fiato del tuo perdono che trasforma le nostre vite e l’eternità.

Pippa Adds

Marco 15,40-41

In un momento così cruciale della storia, mentre Gesù sta sconfiggendo i poteri delle tenebre, tutti i suoi discepoli e molti seguaci lo abbandonano. Ma le donne sono lì ai piedi della croce. Che coraggio e lealtà! In una cultura in cui le donne sembravano essere quasi ignorate, Gesù dona loro un grande potere: "Vi erano anche ....molte altre \[donne\] che erano salite con lui a Gerusalemme" (Marco 15,40-41). Le donne che ricevono potere da Gesù, unite, insieme, possono cambiare il mondo.

References

Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso. Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. C. S. Lewis, *The Weight of Glory*, (New York: Harper Collins, 2001; Originally published 1949) p.158 C.S. Lewis, *Collected Letters of C.S. Lewis*, (Zondervan, 2007) p.1591 P.T. Forsyth (1848–1921) Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti. NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002. AMP - Amplified® Bible, Copyright © 1954, 1958, 1962, 1964, 1965, 1987 - Casa Editrice The Lockman Foundation NKJV - New King James Version®. Copyright © 1982 - Casa Editrice Thomas Nelson NLT - New Living Translation - Copyright © 1996, 2004, 2015, 2017 - Casa Editrice Tyndale House Fondation Tutti i diritti riservati.

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La Bibbia in un anno 2024

Bibbia in un anno è un programma quotidiano di lettura che ti accompagna attraverso l'intera Bibbia in un solo anno. È adatto a chiunque cerchi un modo semplice e strutturato per leggere la Bibbia. Ogni giornata è suddivisa in letture brevi: un passo tratto dai libri Sapienziali, una lettura dell'Antico e una del Nuovo Testamento, insieme a commenti e approfondimenti pratici di Nicky e Pippa.

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