Oltre Le MuraSample

Giorno 4 – Il muro della noia
La noia è un muro silenzioso ma tra i più pericolosi.
Non arriva di colpo, ma cresce piano, quando il cuore smette di meravigliarsi e la routine prende il posto della passione.
Non è solo mancanza di stimoli ma mancanza di senso: quella sensazione di vivere giornate tutte uguali, in cui anche le cose buone non fanno più battere il cuore. La noia spirituale è come un fumo che offusca il colore della vita. Ti fa dire: “A che serve?”, “Tanto non cambierà nulla”. E piano piano, senza accorgertene, ti fermi.
È un muro che blocca il movimento e, con esso, la crescita.
La noia ti fa perdere opportunità e ogni opportunità persa ti allontana dal tuo proposito. Mentre fai, mentre ti adoperi, compi lo scopo.
Forse anche tu lo hai sentito: nei giorni in cui la preghiera sembra meccanica, il lavoro pesante, i rapporti spenti. Non è cattiveria, è stanchezza dell’anima, è perdita di entusiasmo.
Ma attenzione: la noia non è solo un’emozione passeggera, è un rischio. Perché quando smettiamo di fare, di sognare, di servire, la nostra vita comincia a fermarsi e il destino che Dio ha preparato per noi resta sospeso. Giuseppe conosceva bene questo rischio.
In Genesi 39, dopo essere stato tradito e imprigionato ingiustamente, si trovò in una prigione senza prospettive. Avrebbe potuto lasciarsi andare, smettere di credere, chiudersi nella passività.
Ma non lo fece. Ne passò di tempo, ma nel buio della cella, Giuseppe continuò a fare. Continuò a servire, ad aiutare, a usare i doni che Dio gli aveva dato.
“Il Signore era con Giuseppe, ed egli riusciva in tutto ciò che faceva.” Genesi 39:23
Quella prigione sarebbe potuta diventare il suo muro definitivo, e invece divenne il luogo della sua preparazione.
Lì, mentre altri si arrendevano alla noia, Giuseppe trovò la forza di agire.
Si adoperò con impegno, e proprio mentre serviva, arrivò la svolta: interpretò i sogni dei suoi compagni di cella. Quell’atto apparentemente piccolo divenne la chiave che aprì la porta della sua libertà. Dal suo fare, dal servire, Giuseppe ebbe nuove opportunità! Dio spesso usa le azioni semplici e quotidiane per condurti verso il tuo proposito.
Giuseppe non si fermò a lamentarsi di ciò che aveva perso: scelse di dare il meglio in ciò che aveva. E fu proprio così che arrivò il tempo della realizzazione. La noia non è solo un momento di vuoto: è un bivio.
Puoi restare fermo e lasciare che ti spenga, oppure puoi agire e lasciare che Dio trasformi anche la tua prigione in un luogo di preparazione.
“Signore, aiutami a non fermarmi nei momenti in cui tutto sembra uguale. Insegnami a servire anche nel silenzio, a credere anche quando non vedo e a fare il bene anche quando non ne ho voglia. Fa’ che, come Giuseppe, io impari a crescere anche dietro le mura della routine, fino a raggiungere il proposito che Tu hai per me”.
Quando la noia ti sussurra di fermarti, rispondi con un gesto d’amore, un atto di fede, un passo avanti.
Ogni azione fatta con fede è un passo in più verso la tua promessa.
Domani scopriremo la forza dell’amore capace di infrangere il muro più grande…
About this Plan

Ci sono mura che non si vedono, ma che dentro ci bloccano davvero. Le incontriamo tutti, prima o poi. Questo piano è un viaggio semplice, concreto e pieno d’amore… per riconoscerle, scavalcarle e superarle. Non con la forza. Ma per la Sua immensa Grazia. Pronto ad andare oltre?
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