La Bibbia in un anno 2024Sample

Come dare il massimo nella nostra vita
Nel suo libro *The Irresistible Revolution*, Shane Claiborne scrive: "La gente spesso mi chiede com'era Madre Teresa. A volte ho come l’impressione che si aspettino di sentire che era luminosa, come accerchiata da un alone di luce attorno a lei. Ma in realtà era bassa, rugosa, a volte anche un po' scontrosa, ma bella e preziosa, come una saggia e anziana nonnina. Ma c'è una cosa che non dimenticherò mai di lei: i suoi piedi. I suoi piedi erano deformati. Ogni mattina li fissavo. Mi chiedevo se avesse contratto la lebbra. Ma un giorno una suora mi disse: 'I suoi piedi sono deformati perché quando riceviamo in donazione delle scarpe, non vuole che a nessuno capiti il paio peggiore, e quindi cerca fino a trovare le peggiori, che tiene per lei. È per questo che dopo anni i suoi piedi si sono deformati'. Anni passati ad amare il prossimo come se stessa hanno deformato i suoi piedi". Quando alle persone viene chiesto il nome del personaggio storico che ammirano di più, molto spesso la risposta è: "Madre Teresa". Madre Teresa ha dato il massimo nella sua vita. E questo colpisce perché la sua vita non è stata facile, è stata una vita di abnegazione, portando la croce e seguendo Gesù. La vita è un dono straordinario e meraviglioso. Nella Bibbia siamo costantemente esortati a non sprecare questo dono, ma a dare il massimo nella nostra vita.Proverbi 6,1-11
Dominare se stessi
Il libro dei Proverbi offre spunti di sapienza pratica su come dare il massimo nella nostra vita ed evitare di sprecarla cadendo nelle varie trappole che si presentano. Nel brano di oggi troviamo due esempi:
- Dominare le proprie finanze
Una delle aree della vita che richiede molta autodisciplina riguarda le nostre finanze. Nell’ambito delle finanze si incontrano spesso trappole e insidie: debiti ingestibili, investimenti poco saggi e cose date in pegno. Se ci siamo cacciati in un pasticcio finanziario (vv.2-5), l’autore di Proverbi ci esorta fare il possibile per uscirne presto: "Non concedere sonno ai tuoi occhi né riposo alle tue palpebre" (v.4, MSG).
Potrebbe essere necessario farsi umili (v.3b), supplicare l’aiuto di qualcuno o importunare il prossimo (v.3c). Ciò che conta è fare tutto ciò che è in nostro potere per liberarsi da queste insidie (v.5). Se non risolveremo i problemi legati alle nostre finanze, tutto questo potrebbe avere conseguenze molto negative nelle nostre vite e nella nostra famiglia.
- Dominare il proprio tempo
La mancanza di autodisciplina può portarci a sprecare la nostra vita. Senza una programmazione nel fare le cose potremmo diventare pigri e gettare al vento numerose opportunità (vv.9-11). Pensiamo alla formica: nessuno le dice cosa fare. Non ha "né capo né sorvegliante né padrone" (v.7), eppure lavora sodo. "D'estate si procura il vitto, al tempo della mietitura accumula il cibo" (v.8).
Naturalmente, anche dormire è molto importante. I nostri corpi hanno bisogno di riposo. Ma dobbiamo stare attenti a non sprecare il nostro tempo in attività improduttive.
Signore, ti prego di donarmi la sapienza per gestire bene le finanze ed il tempo.
Marco 8,14-9,1
Offrire la propria vita
Gesù mette in guardia i suoi discepoli dal "lievito dei farisei e dal lievito di Erode" (8,15). A quel tempo, si usava la metafora del "lievito" per esprimere la tendenza al male negli esseri umani, la quale, sebbene possa sembrare cosa da poco conto, cresce e tende a corrompere l'intera persona. Ma i discepoli ancora non capiscono. Sono infatti ancora così presi dalle realtá fisiche e materiali da non riuscire a vedere quelle spirituali.
Non che ci sia qualcosa di sbagliato nelle realtà fisiche in sé. Il cieco vuole toccare Gesù (v.22) e Gesù compie un gesto molto fisico: gli mette “della saliva sugli occhi” e gli “impo[ne] le mani” (v.23). E prima che l’uomo venga completamente guarito, prega due volte. Un gesto questo che ci incoraggia a continuare a pregare per i malati, anche più di una volta.
I discepoli, infine, comprendono chi è Gesù, dicono: "Tu sei il Cristo" (v.29). "Christos" significa "l'Unto, il Messia". Al tempo di Gesù, il termine era associato in particolare all'attesa di un nuovo re davidico. Nell'Antico Testamento, re, sacerdoti e profeti erano tutti unti. Gesù è il compimento di tutti loro. Egli è il Re, il Grande Sommo Sacerdote, il Profeta.
Eppure questo titolo, "Messia", non è ancora adeguato. Gesù preferisce usare per sé il titolo di "Figlio dell'uomo" (v.31). "Figlio dell'uomo" è un titolo ancora più maestoso e più adatto. In esso troviamo l’idea intrinseca della sofferenza (Daniele 7,21). Il "Figlio dell'uomo" è anche una figura rappresentativa che si identifica con gli esseri umani.
Gesù comincia poi a parlare della croce (Marco 8,31). Non possiamo comprendere la croce se prima non comprendiamo chi è Gesù. Il suo insegnamento è così paradossale, controintuitivo e sorprendente che Pietro lo prende in disparte per rimproverarlo (v.32).
In questo passaggio troviamo un parallelismo con la guarigione del cieco, la quale rappresenta un’immagine di ciò che succede agli occhi dei discepoli: in modo graduale anche loro iniziano a vedere. Il primo è Pietro i cui occhi si aprono nel riconoscere l'identità di Gesù (v.29). Non la riconosce subito, ma solo a metà. Non riusciva ancora a vedere la missione di Gesù (vv.31-32). Pietro riesce a "vedere", ma non ancora completamente.
Ai suoi discepoli, Gesù deve ancora spiegare il paradosso straordinario di cosa significa dare il massimo nella propria vita, un ideale del quale arriverà a dare l'esempio supremo. Gesù dice che se vuoi dare il massimo nella tua vita, devi perderla. Devi abbandonare la tua vita al servizio e al Vangelo: "Chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà" (v.35).
Dice poi che è possibile anche "che un uomo guadagni il mondo intero e perda la propria vita" (v.36). L'attore Jim Carrey ha detto: "Penso che tutti dovrebbero avere la possibilità di diventare ricchi e famosi, e avere tutte le cose che sognano, per capire che la risposta non è questa".
Anche i più grandi multimiliardari possiedono solo una parte del mondo. Gesù ci avverte che se fossimo tentati di metterci in cammino in quella direzione, anche se avessimo superato il loro successo e guadagnato il mondo intero, potremmo comunque sprecare totalmente la nostra vita e perdere la nostra anima (v.36). Dice che la via per trovare la vita è rinnegare se stessi, prendere la propria croce e seguirlo (v.34).
Le parole "rinnegare se stesso" significano dire di no a noi stessi. La vita cristiana comporta la sfida della rinuncia quotidiana. Il mondo pensa che il modo migliore di vivere sia non negare nulla a se stessi. Gesù dice l’esatto contrario. Il modo per trovare la vita è perderla, rinnegare se stessi, prendere la propria croce e seguirlo.
Ognuno di noi è chiamato ad amare. A vivere per Dio e per gli altri. E nell’offrire la nostra vita a Dio, lui si prenderà cura di noi, della nostra vita.
L'insegnamento di Gesù è così radicale e rivoluzionario. È esattamente l'opposto di quello che ci aspetteremmo. Eppure sappiamo che funziona. Coloro che cercano la propria soddisfazione finiscono per rimanere delusi e insoddisfatti, perché si accorgono di aver sprecato la propria vita. Chi segue l'insegnamento di Gesù, invece, trova la vita e in tutta la sua pienezza.
Signore, le tue parole sono una sfida. Aiutaci ogni giorno a rinunciare a noi stessi nelle piccole cose e in quelle più grandi, a prendere la nostra croce e a seguirti. Grazie perché nel donare la nostra vita a te, troviamo la vita in tutta la sua pienezza.
Esodo 37,1-38,31
Servire Dio al lavoro
Per servire Dio con tutto il cuore, non c’è bisogno di lasciare il proprio lavoro. Besalel è l'esempio di chi nella vita riesce a servire Dio sul posto di lavoro. Il suo ministero principale quotidiano è nel suo lavoro.
Dio riempie il suo popolo con il suo Spirito anche nei luoghi di lavoro: "L'ho riempito dello spirito di Dio, perché abbia saggezza, intelligenza e scienza in ogni genere di lavoro, per ideare progetti da realizzare in oro, argento e bronzo, per intagliare le pietre da incastonare, per scolpire il legno ed eseguire ogni sorta di lavoro tondo" (31,3-5, MSG).
Besalel è uno scultore. Viene scelto da Dio per realizzare il tabernacolo (37,1; vedi anche 31,1-5). Dio lo chiama e lui risponde: "Eseguì quanto il Signore aveva ordinato a Mosè" (38,22). Lavora in team con un progettista chiamato Ooliab (v.23) e con lui compie grandi cose per Dio. La chiave del suo successo è nell’essere un uomo ricolmo "dello Spirito di Dio" (31,3; 35,31).
È possibile essere un musicista, uno scrittore o un artista di talento ma non avere lo Spirito Santo. Ma quando lo Spirito di Dio viene e riempie le persone, la loro opera assume spesso una nuova dimensione. Il suo impatto spirituale cambia e diviene molto maggiore. Questo può essere vero anche quando l'abilità naturale del musicista o dell'artista non è particolarmente eccezionale. I cuori possono essere toccati e le vite possono essere cambiate. Senza dubbio qualcosa del genere è successa anche a Bezalel.
Signore, grazie per tutte le persone che ti servono con tutto il cuore, attraverso le loro abilità artistiche, nella cura delle persone, nell'educazione, nel commercio, nei tribunali, nelle banche e in ogni ambito lavorativo. Come Bezalel, possano essere tutti pieni di Spirito Santo e fare ogni cosa che tu comandi. Aiutaci a dare il massimo nella nostra vita.
Pippa Adds
Proverbi 6,10-11
"Un po' dormi, un po' sonnecchi, un po' incroci le braccia per riposare..."
Penso che queste parole siano piacevoli. Ma poi il versetto 11 arriva come uno shock:
“...e intanto arriva a te la povertà, come un vagabondo".
Non vogliamo essere sorpresi a sonnecchiare e a perdere tutto ciò che Dio ha in serbo per noi.
References
Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso. Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Shane Claiborne, *The Irresistible Revolution*, (Zondervan, 2006) p.121 Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti. NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002. AMP - Amplified® Bible, Copyright © 1954, 1958, 1962, 1964, 1965, 1987 - Casa Editrice The Lockman Foundation NKJV - New King James Version®. Copyright © 1982 - Casa Editrice Thomas Nelson NLT - New Living Translation - Copyright © 1996, 2004, 2015, 2017 - Casa Editrice Tyndale House Fondation Tutti i diritti riservati.About this Plan

Bibbia in un anno è un programma quotidiano di lettura che ti accompagna attraverso l'intera Bibbia in un solo anno. È adatto a chiunque cerchi un modo semplice e strutturato per leggere la Bibbia. Ogni giornata è suddivisa in letture brevi: un passo tratto dai libri Sapienziali, una lettura dell'Antico e una del Nuovo Testamento, insieme a commenti e approfondimenti pratici di Nicky e Pippa.
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