La Bibbia in un anno 2024Sample

Sei caratteristiche di una vita santa
Hai mai provato ad inserire Gesù tra le attività della tua agenda quotidiana? E a pianificare le tue giornate a partire da Gesù? Eugene Peterson ha detto: "Dio non può adattarsi ai nostri schemi. Siamo noi che dobbiamo adattarci a lui. Dio non può essere usato, non è uno strumento, un dispositivo o una carta di credito. Dio è Santo, una parola che lo pone al di fuori e al di sopra di ogni nostro tentativo di utilizzarlo per soddisfare le nostre fantasie, i nostri schemi illusori o desideri di successo. Santo significa che Dio vive nella parola di Dio, e in una maniera che supera la nostra esperienza o immaginazione. Santo si riferisce ad una vita ardente di intensa purezza che trasforma ogni cosa che tocca". In origine, la parola Ebraica "santo" (*qadosh*) aveva il significato di "separare" o "distinguere". Fu trovata appropriata per descrivere la "diversità" di Dio e sottolineare la sua indole e natura, così grandi e meravigliose, più di ogni altra persona o cosa. In un certo senso, essere "santo" significa semplicemente dedicarsi a Dio. Tu sei santo, o santa, nella misura in cui dedicherai la tua vita a lui e le tue azioni rifletteranno la sua natura. Santità e dedizione sono cose strettamente legate tra loro. Dio desidera *donarti* tutto, vuole per te una vita piena, completa.Salmo 27,1-6
Onorare il Signore nella bellezza della santità
Come vivere senza paura?
Davide ha moltissimi motivi per avere paura. È circondato da "malvagi", "avversari e nemici" (v.2, MSG). Eppure, davanti a tutto questo, dice: "Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore?" (v.1, MSG) e "il mio cuore non teme" (v.3, MSG). Ma com’è possibile tutto questo? Come riuscire a non avere paura nei momenti di opposizione e di attacco?
Al cuore della vita di Davide c’è la lode. È la sola cosa che desidera fare (v.4), la sua priorità principale. A volte, nella nostra vita, lasciamo entrare Dio nei nostri piani e progetti ma solo in modo marginale. Ciò che dovremmo fare invece è il contrario, mettere Dio e la lode al centro e su questo costruire i nostri piani.
In questi passaggi Davide offre un esempio meraviglioso di cos’è la lode. Ciò che più di ogni altra cosa desidera fare è "abitare nella casa del Signore" tutti i giorni della sua vita, "per contemplare la bellezza del Signore" (v.4b). Nella tenda del Signore, immolerà "sacrifici di vittoria" e a lui canterà "inni di gioia" (v.6b).
Amo il passaggio in cui il salmista parla della "bellezza del Signore" (v.4b). Nel Vangelo di Marco, la parola "bellezza" (in greco kalos) è usata per descrivere ogni cosa che Gesù ha fatto (Marco 7,3). Dostoevsky descrive Gesù come "infinitamente bello". Una bellezza che non è tanto fisica ("non ha apparenza né bellezza", Isaia 53,2-3) ma bellezza della santità.
Quando cerchiamo il Signore e adoriamo la sua bellezza nella preghiera, è più facile elevarci sopra tutte le distrazioni, preoccupazioni e tentazioni. Come dice Davide: "Mi nasconde nel segreto della sua tenda, sopra una roccia mi innalza. E ora rialzo la testa sui nemici che mi circondano" (Salmi 27,5-6, MSG).
Signore, una sola cosa ti chiedo, abitare nella tua casa tutti i giorni della mia vita, per contemplare la tua bellezza.
Marco 9,33-10,12
Servire il Signore in una vita di santità
Quale atteggiamento tenere nei confronti di altri cristiani di altre denominazioni?
Le divisioni tra i cristiani iniziarono molto presto! In questo brano, i discepoli discutono su chi di loro sia il più grande (9,33-34). Gesù interviene e offre loro indicazioni per vivere una vita di santità.
- Umiltà
Gesù dice loro di non competere per i primi posti. Fare confronti è sempre una grande tentazione che può portare ad invidia e rivalità. Gesù ci invita invece a servire gli altri e a metterci all'ultimo posto. "Se uno vuole essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servitore di tutti" (v.35). I veri leader sono proprio così: servono gli altri e svolgono le funzioni più umili.
- Amore
"E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: 'Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me'" (vv.36-37). Un invito, questo di Gesù, ad amare e accogliere tutti, anche coloro che non possono fare qualcosa per noi, il bambino, il debole, il povero… Se faremo così, accoglieremo ed ameremo Gesù.
- Apertura
Gesù dice ai discepoli di non allontanare o giudicare coloro che operano nel suo nome solo perché non sono parte del nostro gruppo (vv.38-39.41) o perché fanno le cose in modo diverso da noi. È sempre un errore vedere altri fratelli e sorelle cristiani come estranei o rivali perché di altre confessioni o altre organizzazioni, o perché non ci seguono (v.38).
- Auto-disciplina
Nella vita, tendiamo facilmente a vedere e condannare il peccato degli altri e a scusare il nostro. Gesù, invece, ci insegna ad essere tolleranti verso gli altri e severi verso noi stessi e il peccato nella nostra vita (vv.42-49).
Ovviamente Gesù non si esprime in modo diretto. Usa un linguaggio simbolico per indicare: cosa facciamo (con le nostre mani, v.43), dove andiamo (con i nostri piedi, v.45) e cosa guardiamo (con i nostri occhi, v.47). Gesù ci invita a vivere in modo ordinato, ad essere radicali contro il peccato, a non accettare compromessi. È il peccato che spesso porta alla divisione. Gesù vuole che ci impegniamo concretamente per una vita di santità.
- Pace
Gesù dice loro di non perdersi in discussioni ma di vivere nella pace. Desidera che tra di loro vi sia "pace gli uni con gli altri" (v.50) e non competizione. Più tardi, pregherà "perché tutti siano una sola cosa", "perché il mondo creda" (Giovanni 17,21).
- Fedeltà
Gesù vuole che nei matrimoni vi sia fedeltà. Fa notare che Mosè ha permesso il divorzio per concessione. Ma il piano originale di Dio sul matrimonio era diverso ed era basato sulla fedeltà per tutta la vita. Nel matrimonio, marito e moglie sono uniti in un modo così stretto da diventare una sola carne: "Così non sono più due, ma una sola carne" (Marco 10,8). È da qui che sono tratte le bellissime parole che troviamo nel rito delle nozze, e che seguono lo scambio della promessa: "Dunque l'uomo non divida quello che Dio ha congiunto" (v.9).
Signore, attraverso la potenza del tuo Spirito Santo, aiutami a vivere una vita di santità, nell’umiltà, amore, apertura agli altri, auto-disciplina, pace e fedeltà.
Levitico 1,1-3,17
Essere santi come santo è il Signore
Come vivere una vita di santità quando il mondo attorno a noi non è santo?
Il popolo di Dio è vicino alla terra promessa, ma non vi accede. Eugene Peterson la chiama "pausa narrativa", una lunga sospensione necessaria per prepararsi. Una preparazione dettagliata e meticolosa ad una vita "santa" in una cultura che non ha idea di cosa significhi essere "santi".
Scrive: "Ogni dettaglio delle nostre vite è influenzato dalla presenza di un Dio che è santo". Siamo chiamati alla santità in ogni aspetto della nostra vita quotidiana. Prosegue: "Dio ci offre occasioni come i sacrifici, le festività, il Sabato, per portare ciò che abbiamo dentro di noi ed intorno a noi alla sua santa presenza, per trasformare tutto in fuoco ardente di santità".
Il linguaggio usato in questo brano del Levitico appare strano e di difficile comprensione ad un lettore nostro contemporaneo. La Legge richiede che l'offerta, il sacrificio, sia perfetto, "senza difetto" (vv.1,3). Attraverso il sacrificio, avviene l'espiazione (v.1,4). Attraverso l'imposizione delle mani sulla testa di tori, capre e agnelli (ad esempio nei vv.3,2-8), il peccato passa simbolicamente su un sostituto, un animale, il quale viene poi sacrificato al posto della persona. Il sangue del sacrificio è qualcosa di estremamente importante e simbolico (vv.1,5; 3,2-8.13), che può essere compreso pienamente solo alla luce del Nuovo Testamento.
L’autore della lettera agli Ebrei dice che secondo la Legge "senza spargimento di sangue non esiste perdono" (Ebrei 9,22) e che ciò che troviamo nella legge è una "figura" (v.9,23), "un'ombra" (v.10,1), un’immagine di qualcosa di molto più grande e meraviglioso.
"La Legge… possiede soltanto un'ombra dei beni futuri" e non la realtà stessa delle cose: "È impossibile infatti che il sangue di tori e di capri elimini i peccati" (vv.1.4).
Tutto questo conduce all'"offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre" (v.10). "Con un'unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati" (v.14). Ognuno di noi riceve un perdono totale: "Non c'è più offerta per il peccato" (v.18).
Secondo il Nuovo Testamento, quindi, nessuno di questi sacrifici è più necessario. Rimangono come sfondo al sacrificio di Gesù e ci aiutano a comprenderne la grandezza. La santità inizia riponendo la propria fede in ciò che Gesù ha fatto per noi, chiedendo che il suo Spirito Santo immerga la nostra vita e ci aiuti a vivere ogni giorno una vita santa.
E come segno di gratitudine per tutto ciò che Dio ha fatto per noi, per il sacrificio di Gesù, siamo invitati a offrire "il nostro corpo come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale" (Romani 12,1).
Signore, pieno di gratitudine e lode, desidero offrirti il mio corpo come sacrificio vivente. Aiutami, per mezzo del tuo Spirito Santo che vive in me, ad essere santo come tu sei santo.
Pippa Adds
Gesù dice: "Siate in pace gli uni con gli altri" (Marco 9,50). Solo questo risolverebbe la maggior parte dei problemi del mondo!
References
Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso. Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Eugene Peterson, *The Message*: ‘Introduction to Leviticus’, (NavPress 2007) Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti. NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002. AMP - Amplified® Bible, Copyright © 1954, 1958, 1962, 1964, 1965, 1987 - Casa Editrice The Lockman Foundation NKJV - New King James Version®. Copyright © 1982 - Casa Editrice Thomas Nelson NLT - New Living Translation - Copyright © 1996, 2004, 2015, 2017 - Casa Editrice Tyndale House Fondation Tutti i diritti riservati.About this Plan

Bibbia in un anno è un programma quotidiano di lettura che ti accompagna attraverso l'intera Bibbia in un solo anno. È adatto a chiunque cerchi un modo semplice e strutturato per leggere la Bibbia. Ogni giornata è suddivisa in letture brevi: un passo tratto dai libri Sapienziali, una lettura dell'Antico e una del Nuovo Testamento, insieme a commenti e approfondimenti pratici di Nicky e Pippa.
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