La Bibbia in un anno 2024Sample

I miei occhi si sono aperti
Era come se fossi cieco. Sapevo bene che Gesù era morto per i nostri peccati, ma fino a quel momento non riuscivo a vedere veramente. Ero spiritualmente cieco. Quando poi ho capito il significato della croce, i miei occhi si sono aperti. Da allora, ho iniziato a trasmettere il messaggio di "Cristo crocifisso" con un linguaggio nuovo. E ho notato che, come accadeva a me prima, non tutte le persone riuscivano a vedere il significato della croce, a volte anche persone molto intelligenti (vedi 1 Corinzi 1,23-25). Al contrario, trovavo persone anche molto semplici, come bambini molto piccoli, che comprendevano subito. Comprendere il significato della morte di Gesù cambia la vita: "Per quelli che si salvano, ossia per noi, è potenza di Dio" (1 Corinzi 1,18). Trovo curioso che nel brano del Nuovo Testamento di oggi, dopo che Gesù ha spiegato la sua morte, vi sia il racconto del cieco Bartimèo che inizia a vedere (Marco 10,46-52). A Gesù, Bartimèo risponde: "Che io veda di nuovo" (v.51) e Gesù: "'Va', la tua fede ti *ha salvato*'. E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada" (v.52). In greco la parola usata per *salvato* è *sozo*, la stessa usata per *guarito*. E tu, riesci a vedere? I brani di oggi ci aiutano a vedere il significato della morte di Gesù.Proverbi 6,12-19
La reazione di Dio al male
Non è possibile comprendere pienamente la croce se prima non si comprende perché è stata necessaria.
In questo brano vediamo la forte reazione di Dio al peccato. L'autore dei Proverbi elenca le cose che "odia il Signore", che gli sono "in orrore" (v.16): "Occhi alteri, lingua bugiarda, mani che versano sangue innocente, cuore che trama iniqui progetti, piedi che corrono rapidi verso il male, falso testimone che diffonde menzogne e chi provoca litigi tra fratelli" (vv.17-19).
Dio è amore, ma è anche giusto e santo. I peccati qui elencati causano danni immensi alle nostre vite, a quelle degli altri e alla società. Pensiamo ad esempio ad una persona "che provoca litigi" (v.19) o al danno che può fare una persona che causa divisione in una famiglia o nella chiesa, nella comunità o in una nazione.
L’odio di Dio non è come il nostro: non contiene rancore, meschinità o ipocrisia ma è pura risposta verso il peccato. Risposta di un Dio completamente santo e amorevole. La sua ira è un atto di ostilità al male.
È la sua avversione al peccato che lo ha condotto alla croce. Quando comprendiamo questo, scopriamo che la nostra unica e vera risposta che possiamo dare è la preghiera, chiedendo a Dio perdono e aiuto.
Signore misericordioso, tu conosci le nostre difficoltà nel servirti: quando il peccato rovina la nostra vita e oscura i nostri cuori, ti preghiamo di venire in nostro aiuto e riportarci di nuovo a te. Te lo chiediamo nel nome di Gesù Cristo nostro Signore.
Marco 10,32-52
Il risultato della croce
Se Gesù ti chiedesse: "Che cosa vuoi che io faccia per te?", cosa risponderesti? In questo brano Gesù fa questa domanda due volte (vv.36.51) e ottiene due risposte diverse, una sbagliata, quella dei discepoli (v.37), e una giusta, quella di Bartimèo: "Che io veda di nuovo!" (v.51)
Ci sono persone che non riescono a vedere il significato della morte di Gesù o che ne parlano come di qualcosa di "tragico e inaspettato". La realtà è che la morte di Gesù era pianificata, profetizzata e preannunciata.
In questo brano del Vangelo di Marco (vv.32-34), Gesù predice la sua morte per la terza volta e in maniera molto dettagliata. Scopriamo che Gesù si aspettava di morire e di risorgere (vv.33-34). La sua morte non è capitata per caso. È stata una sua libera scelta. E non è finita in tragedia, ma in trionfo.
Gesù aveva inoltre capito molto chiaramente lo scopo della sua morte e ciò che ne sarebbe risultato: "Il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti" (v.45).
Gesù sicuramente conosceva bene il capitolo 53 di Isaia, ed in particolare il brano del "servo sofferente". Era quindi a conoscenza della morte che lo attendeva, una morte come quella del "servo sofferente".
- Sofferente
Perché Gesù è venuto nel mondo? Sapeva che il vero scopo della sua missione era di soffrire. Questa è la ragione per cui "è venuto" (Marco 10,45). È venuto per dare la propria vita in riscatto per me e per te.
- Servo
Gesù usa l'espressione "per servire" (v.45). Vedeva se stesso come "il servo". Non è venuto per essere servito, ma "per servire". L'espressione "per dare la propria vita" (v.45b) ci ricorda le parole del servo in Isaia 53,10 ("Quando offrirà se stesso in sacrificio di riparazione") e Isaia 53,12 ("ha spogliato se stesso fino alla morte").
- Salvatore
La parola "riscatto" (Marco 10,45b) è usata per i prigionieri di guerra e gli schiavi. È il prezzo pagato per riscattarli (Numeri 18,15.16) e liberarli. La morte di Gesù sulla croce è servita per riscattare tutti noi, me e te, e per renderci liberi.
- Sostituto
La parola "per" in Marco 10,45 è la traduzione della parola greca anti che significa "al posto di". Un termine che rimanda all’idea di uno scambio, di una sostituzione. Alla base del brano di Isaia 53, troviamo proprio questo: una sofferenza vissuta al posto nostro. Con queste parole, Gesù dimostra di essere consapevole del fatto che la sua morte non è né sbaglio né conseguenza di un proprio peccato ma sofferenza "al posto di" qualcun altro.
Dimostra inoltre di guardare alla sua morte alla luce della metafora del "calice" (Marco 10,38). L’Antico Testamento parla del calice "dell'ira" di Dio verso il peccato, e Gesù parla del "calice che io bevo" (v.38). Questo calice rappresenta l'avversione di Dio nei confronti del peccato e che Gesù beve al nostro posto.
Attraverso la sua morte e resurrezione, Gesù sconfigge il peccato, il male e la morte. Il risultato è che possiamo essere perdonati, liberati dalla colpa, dalla vergogna e dalle dipendenze. Possiamo essere certi che il bene trionferà sul male e che ora possiamo non temere il futuro perché la morte stessa è stata sconfitta.
Quando Gesù chiede ai discepoli, "Che cosa volete che io faccia per voi?", la risposta che riceve è del tutto sbagliata. Volevano una posizione (v.37). Tra i leader cristiani, c'è sempre la tentazione di competere per la posizione più alta.
Ciò a cui invece siamo chiamati è seguire Gesù, a servire lui e gli altri. L'ambizione spirituale non è di per sé sbagliata ma è facile cadere nell'errore di perseguire la nostra gloria piuttosto che quella di Gesù. Gesù dice: "Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore" (v.43).
Spesso, per la maggior parte di noi, le due motivazioni sono un po’ mescolate. Sentiamo il desiderio di servire Gesù ma anche la tentazione di una posizione, di alcune prospettive, di una promozione, dei soldi e della popolarità. Ma su questo, Gesù è chiaro. Dice: "Tra voi però non è così" (v.43). La nostra chiamata è servire perché questo è l’esempio che ci ha dato Gesù.
Gli abiti dell'autentico discepolo non sono le vesti porpora di un imperatore ma la corona di spine del nostro Salvatore. Si tratta di una croce, non di un trono. Di una vita al servizio degli altri.
Bartimèo grida a Gesù chiedendo misericordia (v.47). Questo è l’esempio da seguire. A chi chiede misericordia, Gesù risponde sempre. Bartimèo chiede di vedere, i suoi occhi si aprono e vede Gesù.
Oggi stesso, chiedi a Dio di aprire i tuoi occhi per vedere Gesù e comprendere tutto ciò che ha fatto per te attraverso la croce.
Signore, ti chiedo di aprire i miei occhi per vederti più chiaramente, amarti di più e seguirti più vicino (adattato dalla Preghiera di San Riccardo di Chichester).
Levitico 5,14-7,10
Il motivo della sua morte
Un altro brano che Gesù sicuramente conosceva bene e che parla della sua morte è nel capitolo 5 del Levitico. Qui si parla di "sacrificio di riparazione" (5,15) per il peccato commesso e che così potrà essere perdonato (v.16). Si parla anche di spargimento di sangue (7,2). Questo passo prefigura ciò che Gesù avrebbe compiuto sulla croce per me e per te.
Quando ho iniziato a comprendere il legame tra l'Antico Testamento e Gesù e ho iniziato a rendermi conto della gravità del mio peccato, ho cominciato a capire sempre di più la grandezza immensa del sacrificio di Gesù per me, quanto ha sofferto con il suo corpo per me, quanto è stata grande la reazione di Dio al mio peccato, che ha fatto sì che io potessi essere perdonato.
La mia esperienza è stata simile a quella di Bartimèo, il cieco. La mia non era una cecità fisica, ma spirituale. Come lui ho gridato: "Gesù, abbi pietà di me" (Marco 10,47-48), ho ricevuto la vista e ho seguito Gesù. Non è qualcosa che ho guadagnato. È stato un dono che ho ricevuto per fede, proprio come Gesù ha detto a Bartimèo: "Va', la tua fede ti ha salvato" (v.52).
Signore, grazie per avermi aperto gli occhi per avermi fatto capire la grandezza del tuo sacrificio per me. Grazie perché posso ricevere il tuo perdono come dono per fede. Come Bartimèo, aiutami a seguirti e donare la mia vita al servizio degli altri.
Pippa Adds
Levitico 5,23
"Dovrà restituire la cosa rubata o ottenuta con ricatto o il deposito che gli era stato affidato o l'oggetto smarrito che aveva trovato".
Ho una confessione da fare. In chiesa molte persone dimenticano l’ombrello. Nel corso degli anni, ne abbiamo accumulati un bel po'. Li trovo incredibilmente utili!
References
Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso. Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. *Common Worship: Services and Prayers for the Church of England*, material from which is included in this service, is copyright © The Archbishops’ Council 2000 Prayer of St Richard of Chichester (1197-1253), , © SPCK - Society for Promoting Christian Knowledge 2015 \\[last accessed, February 2015\\] Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti. NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002. AMP - Amplified® Bible, Copyright © 1954, 1958, 1962, 1964, 1965, 1987 - Casa Editrice The Lockman Foundation NKJV - New King James Version®. Copyright © 1982 - Casa Editrice Thomas Nelson NLT - New Living Translation - Copyright © 1996, 2004, 2015, 2017 - Casa Editrice Tyndale House Fondation Tutti i diritti riservati.About this Plan

Bibbia in un anno è un programma quotidiano di lettura che ti accompagna attraverso l'intera Bibbia in un solo anno. È adatto a chiunque cerchi un modo semplice e strutturato per leggere la Bibbia. Ogni giornata è suddivisa in letture brevi: un passo tratto dai libri Sapienziali, una lettura dell'Antico e una del Nuovo Testamento, insieme a commenti e approfondimenti pratici di Nicky e Pippa.
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