Dalla Lotta Alla LibertàSample

Il grido e la svolta

Ci sono momenti in cui non ce la fai più. Hai lottato, hai provato, ti sei sforzato. E ti ritrovi al punto di partenza. È lì che nasce quel grido: "Me infelice!". Un grido che conosci bene. Lo hai fatto anche tu, quando ti sei sentito incapace. Quando hai visto chi sei davvero, senza maschere spirituali.
È il grido di chi riconosce: "Non ce la faccio. Non riesco a liberarmi da solo." E sai cosa? È un buon punto di partenza. È il punto della svolta.

Paolo non si ferma al grido. Subito dopo dice: "Grazie siano rese a Dio per mezzo di Gesù Cristo." Non ha trovato la forza in sé. Non ha detto: “Ce la farò prima o poi.” Ha detto: “È Gesù che mi libera.”

La svolta non arriva quando vinci. Arriva quando smetti di contare su te stesso e inizi a guardare a Cristo. Quanti vivono prigionieri del verso 24! Stanno lì, fermi nel grido: “Chi mi libererà?”. Ma non fanno mai il passo verso la risposta.

Tu non puoi restare lì.

Il grido è reale, ma non è l’ultima parola. C’è una differenza enorme tra il rimorso e la redenzione. Il rimorso ti fa piangere. La redenzione ti fa ringraziare.
Quando capisci che non sei tu a dover salvare te stesso, quando capisci che Cristo ha già vinto per te, nasce la gratitudine.

"Grazie siano rese a Dio!"
Perché dove io fallisco, Gesù vince.
Dove io cado, Lui resta in piedi.
Dove io sono schiavo, Lui mi libera.

Oggi voglio dirti con forza: non è finita al verso 24.
Il nemico vorrebbe lasciarti lì, con il senso di fallimento, ma Dio ti sta chiamando al verso 25: alla resa, sì… ma nelle mani di Cristo.
Non devi fingere di essere forte, devi solo gridare… e poi alzare gli occhi verso Gesù.