Il Sermone Sul MonteCampione

La preghiera
Anche in questo caso, si parte dal presupposto che il credente pregherà. Gesù non dice che non vi è posto per la preghiera pubblica, e che ogni preghiera deve rimanere segreta. C’è di nuovo un contrasto tra coloro che pregano per essere visti dalla gente e coloro che pregano per essere ascoltati da Dio. La cameretta era una stanza dove si tenevano anche i tesori. La continuità nella preghiera permette al credente di contare sui tesori da aggiungere ogni volta che parla con il Padre celeste. Per coloro che hanno problemi ad appartarsi per la preghiera, Matthew Henry dice: “Se le circostanze sono tali che non possiamo evitare di essere notati, non dobbiamo per questo trascurare questo dovere affinché l’omissione non sia uno scandalo maggiore dell’osservanza stessa.”
Gesù passa a esaminare il contenuto delle preghiere, sia pubbliche che private. La parola utilizzata per "non usate troppe parole" (Matteo 6:7 NR06) significa “non parlare a vanvera”. Il paragone è con la preghiera dei pagani i quali, non avendo la certezza di essere ascoltati, ripetono all’infinito alcune frasi fatte. Noi invece dialoghiamo con Dio che conosce già i nostri bisogni. Questo non significa, però, che la preghiera sia superflua; anzi, è per noi stimolo e incoraggiamento ad andare davanti al Padre.
Gesù presenta un modello di preghiera che, alla luce di quello che aveva detto prima, non dovrebbe essere ripetuto meccanicamente. Contiene gli elementi di una preghiera personale che si fonda sulla relazione con Dio come nostro Padre. L’enfasi cade su Dio: sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo regno, sia fatta la Tua volontà. Si pone così l’accento sui ruoli reciproci: Dio fa Dio, e noi siamo Suoi. La preghiera, però, non riguarda soltanto i grandi temi spirituali, ma anche quelli apparentemente più comuni come il nostro pane quotidiano. Il nostro rapporto con Dio non può che ripercuotersi sulle nostre relazioni con gli altri. Chiediamo inoltre che le prove della vita non diventino per noi un’occasione per essere tentati spiritualmente.
Perdonare gli altri dimostra che abbiamo compreso e accettato il perdono di Dio nella nostra vita. Un atteggiamento duro, di mancanza di perdono, ostacola le nostre preghiere. La parabola del servitore spietato (Matteo 18:23-35) si conclude con l’esortazione di perdonare di cuore. Abbiamo ricevuto "il ministero della riconciliazione" (2 Corinzi 5:18 NR06); il messaggio non riguarda solo la riconciliazione con Dio ma anche tra le persone (Efesini 2:14-16).
Preghi ogni giorno al Padre celeste? La preghiera è stata definita come “il respiro dell’anima”. Non rimanere in apnea spirituale!
Riguardo questo Piano

“Il Sermone sul Monte” è il titolo spesso dato ai capitoli 5-7 del Vangelo di Matteo. È un riassunto dell’insegnamento di Gesù. Sebbene gli altri Vangeli presentino alcuni passi simili in altri contesti, è probabile che Gesù abbia effettivamente pronunciato questo discorso in una sola occasione, ma che poi abbia ripetuto più volte gli stessi concetti anche in altre occasioni. Matthew Henry, il grande commentatore della Bibbia, dice che lo scopo del Sermone sul Monte “non è di riempirci la testa di nozioni, ma di guidare e regolare la nostra condotta”.
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Vorremmo ringraziare Andrew Walker per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: www.facebook.com/profile.php?id=100005886272104
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