Il Sermone Sul MonteCampione

La regola d’oro

Qui Gesù insegna la versione “positiva” di questa regola che si trovava anche nell’insegnamento rabbinico nella forma “negativa” (“non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te”). A molte piace dire, “non ho mai fatto del male a nessuno” e così affermano di “essere in regola” con Dio. Ma dovranno rendere conto al Signore del bene non fatto agli altri (Giacomo 4:17).

Nel passo parallelo di Luca 6:27-36, questo insegnamento è spiegato in modo più dettagliato. Agire secondo la regola d’oro positiva significa mostrare amore verso gli altri come noi abbiamo ricevuto amore da Dio - non perché lo meritavamo. Non è un caso di “una mano lava l’altra” – non diamo per poi ricevere, magari con gli interessi.

In Matteo 5:17, Gesù aveva detto di essere venuto per portare a compimento la legge. Qui vediamo che una vera comprensione della Parola di Dio ci porta ad agire positivamente verso gli altri, non solo evitare ciò che non è bene (Luca 10:36,37). Questo modo di agire deve riguardare tutti, non soltanto le categorie che consideriamo meritevoli del nostro aiuto.

Nel versetto precedente, abbiamo letto che Dio dona cose buone: quelli che ricevono continuamente da Dio hanno qualcosa da dare agli altri (2 Corinzi 9:8). Non dovremmo custodire gelosamente le benedizioni del Signore per noi stessi. Egli non ci farà mancare nulla quando usiamo i Suoi doni per aiutare gli altri come desideriamo essere aiutati noi quando siamo nel bisogno.

L’apostolo Paolo ci dà un consiglio a questo proposito: "Così dunque, finché ne abbiamo l’opportunità, facciamo del bene a tutti, ma specialmente ai fratelli in fede" (Galati 6:10 NR06).

Tu ti accontenti a non pestare i piedi agli altri, oppure sei disposto, con l’aiuto di Dio, a fare attivamente del bene agli altri?