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Stanza 316Campione

Stanza 316

GIORNO 5 DI 7

Caro Matteo,

Stanotte è successo qualcosa. Alle 3:16 di notte hai mosso un dito.

Un solo dito. Indice destro. L'infermiera dice che potrebbe essere solo riflesso. Ma io so quello che ho visto.

Proprio mentre ti sussurravo: "...affinché chiunque crede in lui..."

Crede.

Non "capisce tutto". Non "ha tutte le risposte". Non "vede prove evidenti".

Crede.

In questo momento, figlio mio, io credo. Non perché hai mosso il dito. Ma perché in cinque giorni ho visto l'amore più puro dell'universo riflesso nel mio amore imperfetto per te.

Ho creduto per la prima volta nella mia vita.

Non nella religione. Non in una dottrina. Non in una chiesa.

Ho creduto in Lui.

In quella Persona che ha scelto di morire perché io potessi vivere. In quel Figlio che si è lasciato spezzare perché tutti i figli spezzati del mondo potessero essere ricomposti.

E sai cosa significa credere davvero?

Significa che alle 2 di notte, quando i monitor segnavano che stavi peggiorando, invece di disperarmi ho sussurrato: "Gesù, se Tu hai dato tutto per lui, allora lo ami anche tu. Lo metto nelle Tue mani."

Significa che quando il dottore mi ha detto "preparatevi al peggio", invece di urlare contro Dio ho detto: "Se Tu conosci il dolore di perdere un figlio, allora capisci il mio. Aiutami."

Significa che se anche dovessi perderti, so che non sarò solo in questo dolore. Perché c'è qualcuno che ha già camminato questa strada e conosce ogni passo di questa agonia.

Ma credere non è solo fiducia, Matteo. È trasformazione.

Quattro giorni fa ero un padre disperato che bestemmiava Dio. Oggi sono un uomo che sa di essere amato più di quanto abbia mai amato qualcuno.

Quattro giorni fa pensavo che se Dio esistesse doveva essere crudele per permettere tutto questo dolore. Oggi so che Dio esiste proprio perché ha scelto di condividere tutto questo dolore.

Quattro giorni fa pregavo perché Tu facessi un miracolo per me. Oggi prego perché Tu usi questo dolore per far capire ad altri quello che hai fatto capire a me.

E sai qual è il miracolo più grande? Non è che tu stia guarendo. È che io sto rinascendo.

Per cinquantadue anni ho vissuto pensando di essere solo in questo universo gigante e indifferente. Stanotte so di essere figlio di qualcuno che mi ama abbastanza da morire per me.

Per cinquantadue anni ho vissuto cercando di essere abbastanza bravo da meritarmi l'amore. Stanotte so di essere amato indipendentemente da quanto sia bravo.

Per cinquantadue anni ho avuto paura della morte perché pensavo fosse la fine di tutto. Stanotte so che la morte è solo il momento in cui torno a Casa da mio Padre.

Credere non significa che ora ho tutte le risposte. Significa che ora so chi ha tutte le risposte e mi fido di Lui.

Credere non significa che il dolore è sparito. Significa che ora so che il dolore ha uno scopo e che qualcuno lo sta trasformando in qualcosa di bello.

Credere non significa che tutto andrà come voglio io. Significa che tutto andrà come vuole Qualcuno che mi ama più di quanto io ami me stesso.

E questo, figlio mio, cambia tutto.

Se tu torni a casa con me, tornerai a casa con un padre nuovo. Un padre che sa di essere figlio. Un padre che sa cosa significa essere perdonato.

Se tu vai a Casa prima di me, sappi che ci incontreremo di nuovo. Perché ora so che la morte non è separazione ma trasferimento.

In entrambi i casi, so che questa storia finisce bene. Perché è scritta da qualcuno che ama i lieti fini più di quanto noi odiamo le tragedie.

E domani, qualunque cosa accada, sarà il primo giorno della mia vera vita. La vita di chi sa di essere amato infinitamente.

Grazie per avermi insegnato a credere,
Papà (che ora sa di essere figlio)

"...affinché chiunque crede in lui..." - Giovanni 3:16e NR06

Riguardo questo Piano

Stanza 316

STANZA 316 Sette giorni. Un padre disperato. Un figlio in coma dopo l'incidente. Ogni sera sussurra una parte di Giovanni 3:16 all'orecchio del figlio che forse non tornerà mai più. Ogni notte scrive nel diario quello che quelle parole stanno facendo al suo cuore spezzato. Da "Perché Dio ha tanto amato" a "ma abbia vita eterna" - un viaggio che demolisce tutto quello che credevi di sapere sull'amore di Dio. Non è il devotional che ti aspetti. È quello di cui la tua anima ha disperatamente bisogno. Preparati a piangere, a credere, a rinascere.

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Vorremmo ringraziare Giovanni Vitale per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: www.assembleedidio.org