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Stanza 316Campione

Stanza 316

GIORNO 4 DI 7

Caro Matteo,

Oggi ho firmato. I moduli per la donazione degli organi.

Le mie mani tremavano così tanto che l'infermiera ha dovuto aiutarmi a tenere la penna.

Stanotte ti ho sussurrato: "...il suo unico figlio..." E quelle quattro parole mi hanno ucciso e resuscitato.

Unico.

Sei il mio unico figlio, Matteo. Non uno dei tanti. Non quello di riserva. L'unico. Tutto quello che ho. Tutto quello che sono. Tutto quello che sarò mai.

Quando ti perderò, perderò anche me.

Non esisterò più come padre. La parola "papà" morirà con te. Tutti i sogni che avevo per il nostro futuro - le domeniche insieme quando sarò vecchio, i tuoi figli che chiameranno "nonno", le risate che dovevamo ancora fare - tutto morirà nella stessa bara.

Ma ho firmato lo stesso.

Perché se il tuo cuore può battere nel petto di Sofia, la bambina della stanza 314, allora una parte di te continuerà a vivere. Se i tuoi occhi possono vedere attraverso Marco, allora in qualche modo tu continuerai a guardare questo mondo.

Se la tua vita può salvare quattro vite, allora la matematica dell'amore dice che devo lasciare andare l'uno per salvare i molti.

Ma Dio, Tu cosa hai provato?

Tu che hai guardato Tuo Figlio - non uno dei tanti figli, il Figlio unico, quello in cui avevi messo tutto - e hai scelto di lasciarlo morire perché tutti noi potessimo vivere.

La matematica dell'amore divino: perdere l'Uno perfetto per salvare i miliardi imperfetti.

Tu sapevi che quando Gesù sarebbe morto sulla croce, una parte di Te sarebbe morta con Lui. Tu sapevi che il dolore di vederlo soffrire ti avrebbe spezzato il cuore per l'eternità.

Ma l'hai fatto lo stesso.

Perché mi hai visto, io che ero perduto. Mi hai visto mentre tradivo, mentivo, fallivo in tutto. Mi hai visto mentre distruggevo ogni cosa bella che toccavo. E hai guardato Tuo Figlio perfetto e hai scelto me.

Hai scelto noi. Tutti noi. Il mondo intero di figli sbagliati.

E l'hai fatto sapendo esattamente cosa ti sarebbe costato.

Oggi, mentre guardavo l'infermiera prendere quei moduli firmati, ho capito che l'amore più grande non è quello che protegge. È quello che sacrifica.

Non è l'amore che dice "non posso vivere senza di te". È l'amore che dice "preferisco morire io perché tu possa vivere".

Tu hai amato il mondo così tanto da preferire vedere soffrire Tuo Figlio piuttosto che vederci morire noi.

E ora capisco perché lo chiamano "sacrificio supremo". Non perché sia stato il più grande dolore fisico della storia. Ma perché è stato il momento in cui l'Amore perfetto ha scelto di spezzarsi per ricomporre tutti noi.

Stanotte, mentre guardo Matteo che respira forse per le ultime volte, non provo più solo dolore. Provo una gratitudine che mi brucia il petto.

Perché finalmente ho capito quanto valgo per Te.

Valgo Tuo Figlio.

Valgo tutto quello che avevi.

Valgo il Tuo dolore eterno.

E se questo è vero per me, che sono rotto e sbagliato e pieno di peccato, allora è vero per chiunque leggerà mai queste righe.

Tu hai dato il Tuo unico Figlio anche per loro.

Anche per quella madre che sta leggendo questo e che si sente la peggiore del mondo. Anche per quel padre che ha rovinato tutto e pensa di non meritare perdono.

Anche per quel ragazzo che si odia così tanto da voler smettere di esistere.

Ognuno di loro vale Tuo Figlio.

Ognuno di loro è costato tutto quello che avevi.

Ognuno di loro è l'unico figlio per cui Tu hai sacrificato l'Unico Figlio.

Grazie per avermi amato così tanto,
Un padre che ora sa cosa significa essere amato da un Padre

"...il suo unico figlio..." - Giovanni 3:16d NR06

Riguardo questo Piano

Stanza 316

STANZA 316 Sette giorni. Un padre disperato. Un figlio in coma dopo l'incidente. Ogni sera sussurra una parte di Giovanni 3:16 all'orecchio del figlio che forse non tornerà mai più. Ogni notte scrive nel diario quello che quelle parole stanno facendo al suo cuore spezzato. Da "Perché Dio ha tanto amato" a "ma abbia vita eterna" - un viaggio che demolisce tutto quello che credevi di sapere sull'amore di Dio. Non è il devotional che ti aspetti. È quello di cui la tua anima ha disperatamente bisogno. Preparati a piangere, a credere, a rinascere.

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Vorremmo ringraziare Giovanni Vitale per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: www.assembleedidio.org