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Essere BeatiCampione

Essere Beati

GIORNO 7 DI 8

Operatori di pace

Versetto chiave: “Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio.” Matteo 5:9 (NR06)

Gesù, nel sermone sul monte, dichiara beati coloro che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Questa beatitudine non si limita all’idea umana di "pace" come semplice assenza di guerra, ma si riferisce alla "Shalom" biblica: un concetto più profondo che indica completezza, integrità e benessere spirituale.

La pace (Shalom), nel contesto biblico, rappresenta la pienezza della vita, dove tutte le parti (relazioni, emozioni, situazioni) sono al posto giusto. Quando un elemento manca, la “shalom” è interrotta e la persona ha bisogno di restaurazione. La vera pace è quindi il risultato della riconciliazione, non solo tra gli uomini, ma soprattutto tra l’uomo e Dio.

Questa pace è stata spezzata dal peccato, che ha rotto la comunione tra Dio e l’umanità. Ma Gesù, il "Principe della Pace", è venuto proprio per ristabilire ciò che era stato rotto, offrendo una via di riconciliazione e riportando la pace nei cuori. Come afferma Romani 5:1 (NR06), "abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo".

Ma questa beatitudine non si ferma al ricevere la pace: chiede un’azione. Gesù dice: “Beati quelli che si adoperano per la pace”. Significa diventare strumenti di pace nei luoghi in cui viviamo, costruttori, messaggeri di buone notizie, riconciliatori, portando Cristo là dove mancano pezzi di vita.

Chi vive così riflette il Padre, proprio come Gesù, il Figlio, ha mostrato il Padre nelle sue parole e opere. Questo è il senso della benedizione: “saranno chiamati figli di Dio”, cioè riconosciuti come appartenenti alla famiglia di Dio da Dio stesso e dalle persone intorno.

Il testo si conclude con un incoraggiamento personale: se la tua vita è segnata da ansia, turbamento o vuoto, non cercare pace nel mondo, ma ricevi quella soprannaturale che solo Gesù può dare. Lui è in grado di restaurare ogni pezzo mancante e custodire il tuo cuore e la tua mente nella vera pace.

1. Riceviamo la pace di Cristo: esaminiamo il nostro cuore. Abbiamo davvero ricevuto la pace che solo Gesù può dare? Se c’è ancora ansia, turbamento o senso di vuoto, invitiamo Cristo a prendere il Suo posto nella nostra vita.

2. Diventiamo degli operatori di pace: nei nostri rapporti quotidiani (famiglia, chiesa, lavoro), chiediamo: stiamo portando conflitto o pace? Cerchiamo di essere ponti e non muri, riconciliatori e non divisori.

3. Viviamo in modo riconoscibile: lasciamo che la nostra vita, non solo le parole, trasmetta la pace di Dio. Il nostro modo di reagire alle difficoltà, di relazionarci con gli altri, di affrontare i problemi dovrebbe riflettere la pace che viene da Cristo. Così, anche altri potranno dire: “si vede che è figlio di Dio”.

4. Proclamiamo "Shalom" su di noi: ogni giorno, specialmente nelle stagioni difficili, preghiamo così: “Signore, completa ciò che manca. Riempici della Tua pace. Ristabilisci ogni parte della nostra vita. Facci strumento della Tua pace nel mondo”.

Riguardo questo Piano

Essere Beati

Il termine greco Makarios, che viene tradotto in italiano con Beatitudine, ha la sua radice nel termine Pienezza. In effetti essere beato, secondo il pensiero biblico, significa avere tutto il necessario per essere "felice, appagato, ripieno". Ecco perché vogliamo proporre questo nuovo piano di lettura, in quanto crediamo che ogni persona possa vivere la pienezza di Dio ed essere ripiena della Sua presenza.

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Vorremmo ringraziare Rehoboth Network per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: beacons.ai/rehobothnetwork