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Essere BeatiCampione

Essere Beati

GIORNO 2 DI 8

Afflitti

Versetto chiave: “Beati quelli che sono afflitti, perché saranno consolati.” Matteo 5:4 (NR06)

La beatitudine promessa da Gesù agli “afflitti” è un invito a vedere la sofferenza con occhi diversi. Il termine greco Makarios, tradotto con “beato”, significa pieno, felice, appagato. Dunque, Gesù dichiara che chi attraversa momenti di dolore può comunque vivere una pienezza, perché Dio stesso promette consolazione.

Chi sono gli afflitti? Sono coloro che sperimentano dolore, angoscia o difficoltà spirituali, emotive o fisiche. Ma Gesù non dice che dobbiamo cercare la sofferenza per essere benedetti: la sofferenza fa parte della nostra vita umana. Tuttavia, Dio si fa vicino proprio a chi è nel bisogno, e offre consolazione vera, sia oggi che nell’eternità.

Tre lezioni dall’afflizione:

1. L’afflizione insegna la legge di Dio:

Il Salmo 119:71 afferma che l’afflizione è stata un bene perché ha portato alla conoscenza della Parola. In quei momenti, Dio scrive la Sua legge nel nostro cuore, e ci aiuta a non peccare.

2. L’afflizione toglie lo sguardo da noi stessi:

Spesso viviamo centrati su noi stessi, indifferenti al dolore degli altri. L’afflizione ci apre gli occhi e il cuore verso il prossimo, risvegliando l’empatia e l’azione concreta. Invece di analizzare e giudicare, siamo chiamati ad agire come Gesù: offrire aiuto senza condizioni.

3. L’afflizione insegna la consolazione:

Solo chi ha vissuto certe ferite può comprendere profondamente chi sta soffrendo. Dio ci consola affinché noi possiamo diventare consolatori per altri (2 Corinzi 1:3-4). L’afflizione ci rende strumenti del Suo amore.

Tre lezioni dalla compassione:

1. La compassione ci porta all’azione:

Gesù guariva e sfamava le folle spinto dalla compassione. Non basta vedere il bisogno: è la compassione che ci spinge a intervenire, come quando disse ai discepoli: “Date loro voi da mangiare!” Matteo 14:16 (NR06).

2. La compassione muove il braccio di Dio:

Dio interviene quando il Suo popolo si muove per compassione. Non è l’analisi del dolore che smuove Dio, ma il cuore che agisce. È così che liberò Israele dall’Egitto (Esodo 3:7-8).

3. La compassione rivela Cristo:

Compassione e amore permettono alle persone di vedere Gesù in noi. Quando giudichiamo, non possiamo amare. Ma quando amiamo, diventiamo il riflesso di Cristo. La compassione è una rivelazione vivente di chi è Gesù.

L’afflizione non è da temere: è una scuola preziosa dove impariamo la legge di Dio, l’empatia e la consolazione. La compassione è la risposta attiva che ci rende strumenti di Dio nel mondo. In ogni afflizione, possiamo essere consolati e poi diventare consolazione per altri. “Beati quelli che sono afflitti, perché saranno consolati.” Matteo 5:4 (NR06)

Chiediamo a Dio di essere un canale di compassione per il prossimo mostrando l’amore di Dio.

Riguardo questo Piano

Essere Beati

Il termine greco Makarios, che viene tradotto in italiano con Beatitudine, ha la sua radice nel termine Pienezza. In effetti essere beato, secondo il pensiero biblico, significa avere tutto il necessario per essere "felice, appagato, ripieno". Ecco perché vogliamo proporre questo nuovo piano di lettura, in quanto crediamo che ogni persona possa vivere la pienezza di Dio ed essere ripiena della Sua presenza.

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Vorremmo ringraziare Rehoboth Network per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: beacons.ai/rehobothnetwork