Essere BeatiCampione

Beati i poveri in spirito
Versetto chiave: “Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli.” Matteo 5:3 (NR06)
Essere beato è il percorso iniziale che troviamo nell’insegnamento di Gesù sulle Beatitudini e che descrive la via alla felicità vera. La parola “beatitudine” (in greco “makarios”) significa essere pienamente felici, appagati, realizzati. Questa felicità non è temporanea come quella del mondo, ma piena e duratura, e parte da un cuore che ha un solo desiderio: essere pieno di Dio.
La prima beatitudine, in Matteo 5:3 (NR06), dice: “Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli”. Gesù insegna che la povertà di spirito è la chiave per entrare nel Regno. Non si tratta di povertà materiale, ma di umiltà interiore: riconoscere il proprio bisogno di Dio, sapere che senza di Lui siamo vuoti. Al contrario dei farisei, che si credevano giusti e autosufficienti, il povero in spirito si affida totalmente a Dio.
Questa attitudine è la base per ricevere le benedizioni di Dio. La parabola del ricco e Lazzaro (Luca 16) mostra che chi si aggrappa alle proprie ricchezze e vive con il cuore chiuso all’altro, alla fine perde tutto. Lazzaro, pur non avendo nulla, aveva Dio e ha ereditato il Regno. Il ricco aveva tutto, ma era povero dentro, privo di Dio e senza nome. La sua indifferenza lo ha condannato.
Dio benedice chi è umile, perché può riempirlo della Sua presenza. I poveri in spirito ricevono benedizioni per poi condividerle. Non vivono per sé stessi, ma per Dio e per gli altri. Si svuotano per essere riempiti e riversano amore, fede e speranza. Come disse Gesù: “C’è più gioia nel dare che nel ricevere” Atti 20:35 (NR06).
Gesù stesso è il perfetto esempio: pur essendo Re, si è fatto povero per arricchirci con la salvezza. Si è spogliato di tutto per servire, fino a lavare i piedi ai discepoli. Ha insegnato a essere umili servitori, a vivere per dare, non per trattenere.
Anche Pietro, inizialmente contrario all’umiltà di Gesù, poi capì: davanti allo zoppo al tempio, disse: “Argento e oro non ne ho, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù alzati e cammina!” Atti 3:6 (NR06). Aveva ricevuto Cristo e ora lo donava.
La felicità piena non si trova in ciò che possediamo, ma nel posizionarci nella volontà di Dio, seguendo Cristo con cuore umile e desideroso di donare. Solo così possiamo vivere già qui sulla terra la pienezza del Regno dei cieli. Decidiamo oggi di avere una posizione di umiltà davanti alle circostanze e di dichiarare che Gesù è l’unico che può darci la vera vita.
Potete ascoltare i messaggi di questa serie sul nostro canale Youtube di Rehoboth TV: https://www.youtube.com/playlist?list=PLzT1VYVxJceGKz7jDJXyF8m_eAzGTr7G8
Scrittura
Riguardo questo Piano

Il termine greco Makarios, che viene tradotto in italiano con Beatitudine, ha la sua radice nel termine Pienezza. In effetti essere beato, secondo il pensiero biblico, significa avere tutto il necessario per essere "felice, appagato, ripieno". Ecco perché vogliamo proporre questo nuovo piano di lettura, in quanto crediamo che ogni persona possa vivere la pienezza di Dio ed essere ripiena della Sua presenza.
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Vorremmo ringraziare Rehoboth Network per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: beacons.ai/rehobothnetwork