Il fallimento come ispirazione per gli altri

Versetto chiave: 1 Corinzi 11:1 "Siate miei imitatori, come anch'io lo sono di Cristo."

Giù le maschere!

Vogliamo mostrare il nostro lato migliore? Desideriamo essere visti come forti e influenti? Ma la realtà ci dice che siamo pieni di difetti, e ci sentiamo complessati e vergognosi dei nostri fallimenti.

Ed essendo coscienti che siamo imperfetti, ma vogliamo mostrare il nostro lato perfetto, ecco che ora siamo stanchi di dover apparire solidi quando in realtà siamo deboli. Abbiamo dei problemi con la vulnerabilità.

Ma sapete una cosa? I nostri fallimenti e i nostri difetti possono essere dei semi di ispirazione che possiamo seminare nella vita delle altre persone!

Possiamo anche identificarti ai personaggi della Bibbia. Sono degli uomini della stessa nostra natura, ma hanno vissuto delle cose straordinarie con Dio.

Giacomo 5:17-18 "Elia era un uomo sottoposto alle nostre stesse passioni, e pregò intensamente che non piovesse e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi. Pregò di nuovo, e il cielo diede la pioggia, e la terra produsse il suo frutto".

Per questo che ci identifichiamo anche a Gesù, o forse è meglio dire che è lui che si è identificato a noi facendosi uomo e ha conosciuto tutti i nostri limiti. Ha dovuto far fronte alle stesse nostre sfide. “Tentato in ogni cosa…”, ma la differenza è che non ha mai peccato (Ebrei 4:15), questa è la nostra sfida! Per questo motivo che ci capisce.

Le nostre storie di fallimento possono ispirare gli altri. Nessuno si identifica con una persona che non ha mai sbagliato. Quello che tocca i cuori è vedere come qualcuno ha trasformato un fallimento in un trampolino di lancio per la crescita. Pensiamo a Pietro: ha rinnegato Gesù, ma poi ha ricevuto il perdono e ha guidato la Chiesa.

La mia testimonianza, parlando di limiti, è che nella mia adolescenza ero terrorizzato di parlare alle persone. A scuola appena il professore mi chiamava diventavo rosso fuoco, occhi lucidi.. qualcuno poteva pormi una domanda e mi scendevano le lacrime, non facile vivere questo quando hai 16-17 anni.. ma grazie a Dio che mi ha liberato dalla timidezza e questo è avvenuto nell’acqua del battesimo. Ora sono sempre riservato, ma se devo parlare non ho grossi problemi. Questa è la mia testimonianza, di fallimenti vissuti a causa della timidezza, poi trasformata da Dio. Noi ci identifichiamo con coloro che ammettono i propri fallimenti e sono riusciti a vincerli. Questi sono gli eroi!

Quando raccontiamo come Dio ci ha sostenuto dopo una caduta, diventiamo testimoni viventi della Sua grazia. Le persone non vengono in chiesa per vedere supereroi, ma per ascoltare storie vere di trasformazione.

Riflettiamo su un nostro fallimento e su come Dio ci ha rialzato. Condividiamolo con qualcuno per incoraggiarlo.