La parabola del figlio prodigo

Benvenuto al Giorno 3! Negli ultimi due giorni, hai visto come Gesù attraversa i confini per accogliere gli emarginati, guarire i feriti e ricondurre gli emarginati nella sua comunità.

Ripensandoci, ti sono venute in mente nuove riflessioni o domande su Gesù o sulle persone che ha incontrato? Prenditi un momento per annotarle o parlarne con un amico prima di iniziare la storia di oggi.

Un piccolo promemoria: dedica del tempo alla lettura del passaggio di oggi, da solo o con un amico. Poi, quando vi incontrerete questa settimana—di persona o al telefono—condividete cosa vi ha colpito, riflettete sulle vostre intuizioni e discutete su come tutto questo si collega alla vostra vita. Mantieni viva la conversazione!

La storia di oggi è una parabola di Gesù—una breve narrazione ricca di significato, pensata per trasmettere verità profonde.
Le parabole spesso hanno diversi livelli di comprensione e richiedono curiosità e tempo per essere davvero esplorate.

Questa, conosciuta come la parabola del Figlio Prodigo, nasce mentre Gesù viene criticato dai Farisei per la sua vicinanza ai peccatori. Invece di rispondere direttamente, Gesù racconta una storia per rivelare chi è Dio.

La parabola si concentra su tre personaggi: il figlio minore, il figlio maggiore e il padre.
Il figlio minore sorprende tutti chiedendo la sua parte di eredità mentre il padre è ancora in vita—un gesto profondamente irrispettoso e doloroso nella cultura di allora.

Poi sperpera tutto vivendo in modo sregolato, compromettendo il buon nome e le risorse della famiglia.
Quando una carestia lo mette in difficoltà, decide di tornare a casa, sperando almeno di essere trattato come un servo.

Ma suo padre, con un gesto sorprendente, gli corre incontro—un comportamento inaudito per un uomo del suo rango—lo abbraccia e lo ristabilisce come figlio amato.

L’amore e la grazia del padre non dipendono da ciò che il figlio ha fatto, ma dalla relazione che li unisce.

Il figlio maggiore, però, reagisce con amarezza. Non riesce ad accettare che il fratello, dopo aver sbagliato tanto, venga accolto con una festa.

Si sente trascurato, nonostante la sua fedeltà e il duro lavoro.

Ma il padre si rivolge anche a lui con affetto, invitandolo a partecipare alla gioia.

Questo ci mostra che il suo amore è grande abbastanza per entrambi, al di là di ogni merito o comportamento.

Questa parabola dipinge un quadro vivido dell’amore e della grazia incondizionati di Dio. Le azioni del padre, correndo ad abbracciare il figlio ribelle e invitando il figlio risentito alla gioia, mostrano un amore che trascende le aspettative umane.

Ci sfida anche a riflettere su noi stessi: vediamo l’amore di Dio nelle nostre vite? Siamo al posto del figlio minore, bisognosi di grazia, o del figlio maggiore, lottando con l’amarezza e un senso di ingiustizia?

Domande di riflessione

1. Cosa rivela questa parabola sul messaggio di Gesù e sulla sua missione?
2. Ti riconosci di più nel figlio minore, nel figlio maggiore o nel padre?
3. Come risuona questa storia con la tua vita in questo momento?

Prenditi del tempo per riflettere su queste domande, da solo o con un amico. Le parabole come questa sono progettate per sfidare e ispirare, offrendo intuizioni più profonde quanto più ci si coinvolge con esse.

Ci vediamo domani per il Giorno 4—sei oltre la metà del percorso!