Le Dieci PorteCampione

LA PORTA DEI CAVALLI

La referenza scritturale relativa alla Porta dei Cavalli è una preziosità unica non disponibile per le altre porte e riguarda la posizione dei sacerdoti deputati al restauro, ciascuno di fronte alla propria casa. Tale indicazione pare suggerire che ci sia una stretta relazione tra le famiglie della chiesa e la Chiesa stessa. Gli investimenti in termini di risorse umane, finanziarie e strumentali dipendono da ciascun nucleo familiare il quale, guidato dal capo famiglia, si accolla di buon grado la responsabilità della quota di lavori che gli è assegnata. È importante che la Chiesa abbia visione non per correre sotto l'impulso dell'emotività, che permetterà di fare solo poche centinaia di metri, bensì sospinta dallo Spirito di Dio, da Lui guidata e chiamata a correre saltando ostacoli senza timore, per portare nel Regno di Dio altre anime. La Porta dei Cavalli parla anche di capacità reattiva della Chiesa rispetto ai bisogni e alle emergenze di oggi. Non è affatto da sottovalutare una scomoda e inquietante realtà: anche il diavolo fa manutenzione della sua porta dei cavalli. Ha a disposizione un innumerevole esercito di demoni, destrieri impazziti che scendono in campo correndo senza posa per dare battaglia e portare scompiglio nel mondo, modificando società, cultura, tradizione e giurisdizione per causare incomprensione, odio, guerra e morte. Il Signore, però, ha previsto misure di straordinario e vincente contrattacco in due fasi: in primo luogo la chiamata alle armi attraverso il Grande Mandato descritto in Matteo al capitolo 28 e in Marco al capitolo 16; in secondo luogo il C.A.R. (Centro Addestramento Reclute) attraverso il battesimo nello Spirito Santo, a seguito del quale fioccano le prime vittorie, come descritto in Atti al capitolo 2. È importante sottolineare come queste due fasi debbano essere sperimentate da tutti i credenti, non solo da alcuni che si ritengono essere stati chiamati a specifici incarichi. Negli intendimenti di Dio, infatti, non sono previsti particolari programmi istituzionali: Egli desidera affidarsi agli uomini, e non alle organizzazioni! Nel Suo pensiero, in ogni salvato c'è una potenziale chiesa locale, pertanto ogni nato di nuovo è il programma evangelistico e missionario di Dio. Non esiste un cristiano senza missione, è un ossimoro e, per estensione, non esiste la Chiesa senza missione. Una chiesa o è missione o non è.