Vincere L'insicurezzaSample

La terza insicurezza è esterna, riguarda gli altri e nasce dalla domanda:

Sarò accettato dagli altri?

Ovvero: Sarò credibile, sarò amato e di valore per loro?

Tutti noi, essendo esseri sociali, viviamo con questo profondo e inconscio bisogno di accettazione. Cerchiamo sin da piccoli l’approvazione dei nostri familiari conviventi, come: genitori, fratelli, nonni. Proviamo un grande senso di rifiuto e di rigetto quando non ci sentiamo amati, di valore, quando gli altri non credono in noi e non ci danno fiducia.

Mosè attraversò la stessa insicurezza. Per questo obiettò ancora una volta a Dio, dicendo che non era la persona adatta a questo compito: «Ma ecco, essi non mi crederanno e non ubbidiranno alla mia voce, perché diranno: "L'Eterno non ti è apparso"».

Parafrasando, Mosè rispose dicendo: "Non crederanno in me, mi daranno del bugiardo e mi rifiuteranno come loro guida per la liberazione!". Lo so, forse anche a te è capitato di pensare quello che capitò a Mosè, e ti posso assicurare che è capitato, e capita, tante volte anche a me!

Non te ne vergognare, non ti sminuire se ti è capitato di pensarlo o se magari in passato sei stato scartato dagli altri esseri umani. Ho una bella notizia per te oggi: Dio non ti ha scartato, ma ti ha scelto e ti darà credibilità, coraggio e autorità!

Dio, infatti, prese un semplice bastone per pascolare le pecore e lo rese un simbolo di autorità e credibilità divina. Addirittura, per aumentare il coraggio e la fede di Mosè, Dio gli diede altri due segni da poter usare per dimostrare al popolo d’Israele che Egli stesso gli aveva parlato. La storia ci insegna che non ebbe mai bisogno di utilizzare questi altri due segni.