La Sfida Del NataleCampione

Quando la grazia inizia a muoversi
Luca 1:26-29 Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine fidanzata a un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe; la vergine si chiamava Maria. L’angelo, entrato da lei, disse: “Ti saluto, o favorita dalla grazia; il Signore è con te”. Ed ella fu turbata a questa parola e si domandava che cosa volesse dire un tale saluto.
La grazia non arriva sempre con fanfare o grandi annunci.
A volte si presenta in silenzio, nel mezzo di giornate comuni — e sembra quasi troppo bella per essere vera.
Quando l’angelo apparve a Maria, lei non stava cercando un miracolo, non stava pregando per un palcoscenico o per il successo.
Era semplicemente una giovane ragazza di Nazaret, intenta a vivere la sua vita in un piccolo villaggio sconosciuto.
Eppure, proprio lì, il cielo interruppe la sua normalità con una sola parola: “Favorita.”
Questa è la natura della grazia: si muove per prima.
Non aspetta che siamo perfetti o pronti. Ci trova prima ancora che ci rendiamo conto di essere perduti.
Nel contesto di Luca 1, Israele stava attraversando quattro secoli di silenzio profetico.
Dio sembrava distante, e la speranza si era affievolita.
Eppure, improvvisamente, la grazia si mette in moto.
Non verso un re o un sacerdote, ma verso una giovane donna qualunque.
Il cielo non ha scelto il palazzo, ma una casa semplice.
Così è la grazia: va dove nessuno la aspetta e cambia tutto.
C’è stato un periodo nella mia vita in cui mi ero stancato della chiesa — frustrato, disilluso, vuoto.
Mi sono buttato a capofitto nel mondo aziendale e ho scalato la scala del successo, solo per scoprire, in cima, di averla appoggiata al muro sbagliato.
Quando tutto ha iniziato a crollare — carriera, rispetto, persino la fede — mi sono sentito come un guscio vuoto di ciò che ero stato.
Poi, un giorno del 2015, durante una corsa, ho sentito quella che posso solo descrivere come la voce udibile di Dio:
«La stagione è arrivata; il passato è perdonato, e il futuro è per la Mia gloria.»
In quell’istante ho capito che la grazia non aveva aspettato che io tornassi — era Dio che stava già correndo verso di me.
La grazia è come un fiume che non smette mai di scorrere; possiamo solo decidere se tuffarci o restare sulla riva. Non si guadagna, non si controlla, non si misura. Si riceve.
Luca 1:31 “Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio e gli porrai nome Gesù.” (IRB20)
Quel nome — Gesù — è la prova vivente che la grazia si è messa in moto una volta per tutte.
Non è un concetto, è una Persona.
Vivilo oggi
In quale area della tua vita stai ancora aspettando di “rimetterti in sesto” prima di venire a Dio?
E se invece la grazia stesse già correndo verso di te?
Lascia che oggi riscriva la tua storia. Scoprirai che ciò che pensavi fosse la fine, era solo l’inizio del Suo disegno.
Scrittura
Riguardo questo Piano

C’è qualcosa di unico nel Natale: non è solo una data o una tradizione, ma un invito a ricordare che Dio si è fatto vicino. Ogni luce, canto e sorriso racconta che Dio è con noi. Questa verità può trasformare il modo in cui viviamo ogni giorno. Il Natale non appartiene solo a una stagione: è una realtà viva, segno della presenza di Dio che rimane. In queste pagine troverai riflessioni nate da momenti di gioia e silenzio, tutti toccati dalla Sua grazia. Il Natale non comincia a dicembre: comincia ovunque rimane la Sua presenza.
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Vorremmo ringraziare John Tufaro per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: www.instagram.com/john.tufaro
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