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IL DIO CHE RESTACampione

IL DIO CHE RESTA

GIORNO 2 DI 5

Giorno 2 — Il trono che non trema

Se il primo giorno è servito a ricordarti chi sei, il secondo ti mostra Chi è Dio.

Apocalisse 4 non è un capitolo da leggere di fretta. È come se Dio aprisse per un attimo una finestra sull’eternità e ti dicesse: “Guarda. Questo è il centro di tutto.”

Giovanni scrive: «Dopo queste cose vidi, ed ecco una porta aperta nel cielo; e la prima voce, che avevo udita parlare con me come una tromba, disse: “Sali quassù e ti mostrerò le cose che devono avvenire in seguito.” Subito fui rapito dallo Spirito. Ed ecco un trono era posto nel cielo, e sul trono c’era uno seduto.» (Apocalisse 4:1-2, NR06)

Non era un sogno. Non era un’immaginazione. Giovanni vide davvero qualcosa.

Ecco la prima rivelazione: la direzione del tuo sguardo determina ciò che vedrai. Se cerchi distrazioni, troverai distrazioni. Se cerchi problemi, troverai problemi. Ma se cerchi Dio, scoprirai che una porta si apre.

E dietro quella porta c’è un trono. E sul trono, c’è Qualcuno seduto.

Giovanni era su un’isola, in esilio a causa della sua fede: agli occhi del mondo sembrava tagliato fuori, dimenticato, messo da parte.

Tutto intorno a lui parlava di fine, di isolamento, di silenzio. Eppure, proprio lì — nel luogo dove nessuno lo vedeva — Dio lo stava guardando. Mentre il mondo lo escludeva, il Cielo lo includeva nel Suo piano. Mentre la terra taceva, il Cielo gli parlava.

Fu in quell’isolamento che Giovanni ricevette la più grande rivelazione della sua vita: la visione dell’Apocalisse. Proprio quando sembrava dimenticato dagli uomini, Dio gli mostrò il centro dell’eternità, dell’intero universo: un trono che non trema.

Non il trono di Roma, non il potere degli uomini, non i sistemi di questo mondo.

Dio è seduto. Non ansioso. Non in piedi a correre. Seduto. Sicuro. Stabile. Sovrano.

Intorno a Lui, un’esplosione di luce: pietre preziose, colori, un arcobaleno che lo circonda (Apocalisse 4:2-3). Creature viventi che gridano senza fermarsi: «Santo, santo, santo è il Signore Dio Onnipotente, che era, che è e che viene.» (Apocalisse 4:8, NR06)

E ogni volta che dichiarano la Sua santità, i ventiquattro anziani si prostrano e depongono le loro corone, dicendo: «Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l’onore e la potenza, perché tu hai creato tutte le cose, e per tua volontà esistono e sono state create.» (Apocalisse 4:11, NR06)

Questa scena ci insegna due verità che cambiano la nostra prospettiva:

1. Dio non è mai stato NON adorato, e non lo sarà mai.
Anche quando ti senti solo, anche quando la tua voce non riesce ad uscire per proferire parole di lode a Dio, sappi che in cielo non smettono mai di cantare.
Il trono è sempre circondato da lode. Quando entri in adorazione, non inizi qualcosa: ti unisci a qualcosa che non si è mai fermato.

2. Alla presenza di Dio non puoi restare indifferente.
Gli anziani hanno troni e corone, ma davanti a Lui le depongono. La vera adorazione è arresa: è dire, “Tutto ciò che ho, tutto ciò che sono, viene da Te e lo rendo a Te.”

E questa visione non è un’immagine che parla del futuro. È una finestra sul presente.
Quando la vita scuote, quando tutto vacilla, ricorda: c’è un trono più alto, stabile ed incorruttibile, e Dio è seduto lì.

Oggi forse ti senti a Patmos, abbandonato, bloccato, escluso. Ma Dio ti dice: “Guarda. C’è una porta aperta. C’è un trono. E Io sono seduto proprio lì.”

Puoi riposare. Puoi respirare. Puoi fidarti. Perché il trono non è vuoto.

Dio regna. Sempre.

Allora unisciti anche tu a quella lode che non si ferma mai, a quella lode che spezza le catene della prigionia e cambia le circostanze.

Non aspettare la perfezione. Non aspettare che tutto sia in ordine. Non aspettare di “sentirti di lodare”. Semplicemente, apri la tua bocca e canta lodi a Dio: «Santo, santo, santo è il Signore Dio Onnipotente, che era, che è e che viene.» (Apocalisse 4:8, NR06)

E mentre lo dici, sentirai che Cielo e terra s'incontrano proprio lì, nel punto esatto in cui hai scelto di fidarti di Lui.

Riguardo questo Piano

IL DIO CHE RESTA

Ci sono stagioni in cui tutto cambia. Le mura cadono, i troni tremano, le certezze svaniscono, e ti chiedi se Dio sia ancora lì. Ma è proprio nel mezzo di questa precarietà che scopri il Dio che resta. Resta quando perdi ciò che pensavi fosse stabile, quando le tue preghiere si trasformano in lacrime, quando ogni voce tace e l’unico suono che senti è il Suo sussurro d’amore. Questa serie di cinque giorni è un viaggio nella Sua fedeltà. Ogni giorno ti porterà più vicino alla consapevolezza che Dio non si allontana mai da te.

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Vorremmo ringraziare Missione Cristiana Libertà - MCL Church per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: www.instagram.com/mcl_church?igsh=MTJyNDh0NXQzdHc1bg==