X2 - Devi Perdere Tutto Se Vuoi Correre VeloceCampione

Un giorno da Dio

Facciamo finta che sei Dio - rilassati, è solo per finta.

Scegli di renderti uomo, vestire le vesti più fragili del mondo come tua propria pelle. Da eterno, diventi mortale. Da trascendente, diventi vulnerabile. Da Dio, diventi uomo.

Pensaci bene…

Ora immaginati di avere tutta la tua divinità dentro di te, ma scegli di non farci nulla. Né un miracolo, né un’azione buona, né una bella predica.

Hai letteralmente tutto il potere dell’universo e scegli di non farci nulla.

Ora, non sono un esperto in cosa significhi essere Dio, ma di certo è un po’ strano. Avere tutto quel potere a disposizione e non usarlo è quasi uno spreco.

Eppure Gesù non l’ha vista così, infatti per i primi 30 anni circa non ha usato neanche minimamente tutto quello che Dio aveva depositato dentro di Lui. Dimmi un po’: che senso ha?

Gesù sarebbe potuto essere il neonato più saggio della storia, il bambino più potente del mondo e l’adolescente più seguito dell’Universo. Eppure Gesù ha scelto di sprecare questa possibilità e uscire allo scoperto già da adulto - anzi, adultissimo.

Ma non finisce qui: Gesù - Dio in terra, il Re che dovrebbe volere che tutti lo conoscano e accedano al Paradiso, ovvero il suo Regno - inizia a fare miracoli ordinando a chi guarisce di non dire niente a nessuno.

Allora Gesù, mi sa che non hai capito molto di marketing - mi verrebbe da dire.

A rigor di logica, la cosa più intelligente da fare per Gesù sarebbe dovuta essere diventare la persona più famosa al mondo e levare ogni dubbio sulla sua divinità guarendo chiunque. Allora, spiegatemi perché non ha fatto così.

Anche se oggi siamo ossessionati dalla performance, dai riconoscimenti e dai numeri, Gesù non vi ha mai dato importanza. Anzi, molte volte ha preferito la discrezione alla fama, anche se questo non gli sarebbe “tornato utile”.

Forse come cristiani del 21esimo secolo abbiamo difficoltà a capirlo, mentre cerchiamo di avere ministeri rilevanti e chiamate visibili a tutti, ma Gesù viveva la sua chiamata in modo diverso.

Gesù non vedeva la sua chiamata come obiettivo da raggiungere, ma come strumento per servire la vita degli altri e amarli con l’amore del Cielo. Per questo ha scelto di aspettare il momento giusto prima di iniziare il suo ministero e ha scelto di non renderlo uno spettacolo pubblico.

“Lo Spirito del Signore è sopra di me, perciò mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha inviato per annunciare la liberazione ai prigionieri e il recupero della vista ai ciechi; per rimettere in libertà gli oppressi”

Questa era la definizione di chiamata di Gesù.

Leggendo queste parole penso solo: che ruolo hanno gli altri nella mia chiamata?

Per Gesù le persone erano il centro. Mentre per noi “gli altri”, spesso, sono solo personaggi di contorno per il nostro ego.

Dalla vita di Gesù capisco che l’unico modo per mettere il X2, e velocizzare la nostra Chiamata, è perdere di vista la Chiamata stessa.

La mia preghiera per te che hai letto questo piano è che tu possa abbracciare la tua Chiamata nello stesso modo in cui Gesù ha scelto di abbracciare la sua croce: dando tutto se stesso per le persone intorno a Lui.