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La pazienza è la virtù dei…

La pazienza è la virtù dei forti.
È un detto che ho sempre apprezzato, ma nell’ultimo periodo l’ho reinterpretato in modo più personale:

La pazienza è la virtù dei morti.

Se dovessi definire con una parola Giosuè, direi: paziente. Forse più di Giobbe.

Giosuè è l’unico di tutta la sua generazione - insieme al suo bro Caleb - a non essere morto nel deserto. Ha aspettato 40 anni, più di chiunque altro di noi probabilmente, per vivere la sua “chiamata” e diventare il successore di Mosè.

Vuoi sapere però la cosa che più mi affascina della sua vita? Il fatto che in tutti questi anni, nonostante tutti i peccati del suo popolo, Giosuè sia rimasto fedele.

Anche nei momenti di peccato più profondi, come il vitello d’oro, Giosuè era rimasto in disparte ad aspettare che Mosè finisse di parlare con Dio.

Pensate, mentre tutto il popolo adorava Dio dalla propria tenda e Mosè parlva con lui nel tabernacolo, Giosuè aspettava lì fuori. E anche quando tutti tornavano a dormire, Mosè compreso, Giosuè scelse di rimanere comunque lì dov’era, vicino a quello che oggi definiremmo “Presenza di Dio".

Ma non solo questo: Giosuè non aveva paura di definirsi, e cito testualmente, “servo personale di Mosè” (spesso reso in italiano con “aiutante”).

Ditemi voi se quest’uomo non sapeva cosa significava aspettare.

Mi fa riflettere il fatto che Giosuè abbia scelto di aspettare, servendo per QUARANT’ANNI prima di entrare nel pieno proposito di Dio per la sua vita. Mentre noi, spesso, è come se corressimo una gara contro il tempo per arrivare lì dove pensiamo di voler essere.

La storia di Giosuè secondo questa prospettiva ci insegna una cosa importante: tante volte prima di accelerare, devi essere disposto a stare fermo.

Giosuè è stato disposto a rinunciare al “subito” per aspettare il momento giusto di Dio.

E mentre Giosuè aspettava, Dio l’ha preparato per essere il leader di cui Israele avrebbe avuto bisogno per conquistare la terra promessa.

Per questo credo che la pazienza sia la virtù dei morti: perché solo se siamo in grado di far morire le nostre ambizioni e la nostra fretta, allora possiamo vivere pienamente ciò che Dio ha pensato per noi.