EquipHer Vol. 30: "Le Debolezze Sono Terreno Fertile per la Crescita"Campione

Giorno 3 – Il Potere della Delega
“Quando deleghi con visione, non perdi potere. Lo moltiplichi.” - Wendy Perez
Ieri abbiamo visto quale potenza e risonanza risiedono nel riconoscere i nostri limiti e scegliere la via della collaborazione. Ma c’è un passo ulteriore, spesso più difficile da compiere, che trasforma la consapevolezza in strategia: la delega.
Delegare è un atto intenzionale, frutto di discernimento e fiducia, che ci porta a riconoscere non solo cosa non dobbiamo più fare da sole, ma soprattutto chi è stato equipaggiato da Dio per condividere il carico. Scegliere di delegare ci spinge a domandarci: “Chi ha le capacità, il cuore e l’unzione per portare avanti una parte di questa visione? E come posso aiutare questa persona a farlo con eccellenza?”
La Bibbia, in Esodo, ci racconta un momento chiave nella leadership di Mosè, quando la delega fu un’azione necessaria per lui al fine di avere successo come leader. Il popolo d’Israele, guidato da Mosè per uscire dall’Egitto e raggiungere la Terra Promessa, era numeroso, i bisogni infiniti, e Mosè stremato. Fu allora che suo suocero Ietro gli offrì un consiglio saggio: “Tu rappresenta il popolo davanti a Dio, ma scegli uomini capaci, timorati di Dio, affidabili, e mettili a capo di gruppi” (cfr. Esodo 18:17-18 e 18:25–26, NR06).
Mosè capì che la grandezza della missione richiedeva un cambio di mentalità: lasciare andare il controllo e delegare dei compiti a uomini fidati non significava abbandonare la responsabilità, ma moltiplicare l’impatto del suo impegno.
La delega è uno strumento di fiducia, costruzione di squadra e riconoscimento dei doni che Dio ha affidato agli altri. Quando impariamo a delegare, smettiamo di voler controllare tutto e iniziamo ad equipaggiare ciascuno affinché possa fiorire nel compito che Dio gli ha assegnato. Ognuno di noi ha ricevuto un incarico specifico, e solo quando iniziamo a collaborare e delegare ci accorgiamo che i nostri doni sono stati pensati per completarsi a vicenda. È così che il potenziale del team si moltiplica: non perché tutti facciano tutto, ma perché ognuno porta la propria parte.
Il processo di delega non sempre andrà liscio. A volte chi affianchiamo sbaglierà. Ma perseverare nella delega costruisce connessioni profonde, e con il tempo trasforma un’apprendista in un’assistente, un’assistente in una collaboratrice, una collaboratrice in una leader.
E se oggi fosse il giorno in cui smetti di trattenere tutto per te?
Prova a riflettere: quali attività stai continuando a gestire da sola solo perché hai paura che, affidandole ad altri, non vengano fatte “come vorresti che loro le facessero”?
In quale area della tua vita potresti finalmente iniziare a costruire qualcosa di più grande insieme ad altri? Forse c’è qualcuno intorno a te che sta solo aspettando un invito, qualcuno con un dono pronto ad attivarsi, ma che non può farlo finché tu non gli dai spazio.
Preghiera: Signore, grazie per ogni persona che hai messo accanto a me. Oggi scelgo di non portare da sola il peso della chiamata che mi hai affidato, ma di condividerla con chi Tu hai equipaggiato con doni specifici. Aiutami a liberarmi dalla tentazione di avere tutto sotto il mio controllo. Ti chiedo la saggezza per trasmettere ad altri la visione con chiarezza e rispetto, e l’umiltà di restare nel processo anche quando la delega non sembra funzionare nel modo in cui mi aspetto. Amen.
Scrittura
Riguardo questo Piano

Insieme ai nostri punti di forza, le nostre competenze e i doni con cui Dio ci ha equipaggiate, ci sono anche aree della nostra vita in cui ci sentiamo vulnerabili, limitate, o semplicemente inadeguate. Questo devozionale ti aiuterà a gestire le tue debolezze nel miglior modo possibile al fine di renderle opportunità di crescita.
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Vorremmo ringraziare EquipHer per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: equipherconference.com