Non Solo Domenica: Quando Il Culto Diventa La Tua VitaCampione

Il Silenzio che Urla
Quando smetti di aspettare che altri preghino e diventi tu il ponte tra terra e cielo
"Ora preghiamo insieme" - e tu abbassi la testa come un condannato che aspetta la sentenza. Il silenzio si fa pesante intorno a te mentre aspetti che qualcun altro rompa il ghiaccio, che un'altra voce più santa della tua si alzi a parlare con Dio. Chiudi gli occhi e aspetti, aspetti, aspetti che qualcuno preghi al posto tuo, come se Dio avesse una lista di persone autorizzate a disturbare il suo riposo e tu non ci fossi sopra. Ma nel silenzio della tua bocca, il tuo cuore sta morendo di sete. Hai trasformato la preghiera da conversazione intima a spettacolo da guardare, da grido dell'anima a performance da valutare.
Gesù salì sul monte e "mentre egli pregava, l'aspetto del suo volto fu mutato" (Luca 9:29, NR06) - non dice "mentre ascoltava le preghiere di altri", non dice "mentre aspettava che Pietro dicesse qualcosa di profondo". MENTRE EGLI PREGAVA. Con la sua voce. Con le sue parole. Con il suo cuore che si spaccava davanti al Padre fino a trasformare la sua stessa carne in luce. Quella preghiera non era uno spettacolo per i discepoli - era una conversazione così intensa da cambiare la realtà fisica di chi la stava vivendo. Pietro, Giacomo e Giovanni non erano lì per pregare al posto di Gesù ma per essere testimoni di cosa succede quando qualcuno smette di aspettare e inizia a parlare con Dio come se la sua vita dipendesse da quella conversazione. Perché la sua vita dipendeva da quella conversazione.
Cosa stai aspettando? Che qualcun altro abbia il coraggio che ti manca? Che un'altra anima apra il portone del cielo mentre tu rimani nascosto dietro il suo coraggio? Dio non ha mai chiesto un intermediario umano per sentire la tua voce. Ha squarciato il velo del tempio perché tu potessi entrare direttamente nel Santo dei Santi, non perché tu potessi guardare altri entrare mentre rimani in cortile. Ogni secondo che aspetti che qualcun altro preghi è un secondo in cui Dio aspetta di sentire esattamente quello che solo tu puoi dirgli - con la tua voce spezzata, con le tue parole imperfette, con il tuo cuore che sanguina dubbi e speranze che nessun altro conosce. La preghiera che non fai perché aspetti che altri la facciano al posto tuo è la conversazione che Dio perde per sempre. Quella conversazione irripetibile tra la tua anima unica e l'Eterno che ti ha creato per parlarti.
Mosè parlava con Dio "faccia a faccia, come un uomo parla con il suo amico" (Esodo 33:11, NR06) - non attraverso interpreti, non aspettando che Aronne dicesse qualcosa di più eloquente. Faccia a faccia. Parole che uscivano dalle sue labbra incerte e arrivavano dritte al cuore di Dio. Quella intimità selvaggia, quella conversazione diretta che cambiava il corso della storia mentre Mosè balbettava le sue paure e le sue suppliche. Dio non voleva sentire la voce perfetta di un oratore professionista - voleva sentire la voce rotta di Mosè che gli urlava contro quando il popolo peccava, che lo supplicava quando doveva intercedere, che sussurrava la sua gratitudine quando vedeva la gloria passare. Tu hai la stessa autorità di Mosè. Lo stesso accesso diretto. La stessa intimità disponibile.
La prossima volta che senti "preghiamo insieme", non abbassare la testa come uno spettatore. Alzala come un figlio che sta per parlare con suo Padre. Non aspettare che qualcun altro rompa il silenzio - rompi tu quel silenzio con la violenza dell'amore che ti divora dentro. Parla a Dio come se fosse seduto accanto a te, perché è seduto accanto a te. Gridargli contro quando sei arrabbiato, supplicalo quando sei disperato, sussurragli la tua gratitudine quando sei sopraffatto. Non pregare come gli altri si aspettano che tu preghi - prega come solo tu sai pregare, con le parole che solo tu conosci, per le cose che solo tu vedi, dal posto in cui solo tu ti trovi. Dio non ha bisogno di un'altra preghiera perfetta - ha bisogno della tua preghiera imperfetta che nessun altro può fare al posto tuo.
Ma c'è un momento ancora più pericoloso del silenzio della preghiera...
Scrittura
Riguardo questo Piano

Hai mai cantato in chiesa sentendoti vuoto dentro? Hai mai pregato aspettando che altri rompessero il silenzio? Questo piano di 7 giorni ti porterà dal consumare il culto al coltivarlo, dallo spettatore al protagonista. Scoprirai come trasformare ogni gesto familiare in adorazione autentica e ogni momento ordinario in incontro sacro. Non più un'ora di religione alla settimana, ma una vita intera di culto vivente.
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Vorremmo ringraziare Giovanni Vitale per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: www.assembleedidio.org
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