La Follia Di Amare Gli InamabiliCampione

Il profeta riluttante

Giona riceve per la seconda volta la chiamata: "Alzati, va’ a Ninive, la grande città, e annuncia loro quello che ti ho comandato". Giona va. Ma non perché ha cambiato cuore. Ci va col muso lungo, come un bambino costretto a chiedere scusa. Eppure, anche la sua mezza obbedienza è usata da Dio per salvare un’intera città.

A volte, noi vorremmo che il nostro cuore fosse già pienamente disposto prima di fare il bene. Ma Dio ci chiama anche quando siamo a pezzi, anche quando lo facciamo “per forza”. Non sempre sentiamo amore verso i nemici, ma possiamo scegliere comunque di agire con misericordia. Non per sentimento, ma per ubbidienza. Sapendo che i sentimenti, prima o poi, ci seguiranno come un traino. E poi, magari, l’amore arriverà—come una coda di cometa.

Stavolta Giona non scappa: ubbidisce. Attraversa la città per tre giorni, ma il suo messaggio non è esattamente quello di Dio e dice: "Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta". Un annuncio di sventura, non di speranza. Giona, pur obbedendo, non ha ancora fatto pace con la misericordia di Dio. Quante volte, come lui, ci prendiamo l’ardire di aggiungere alla voce di Dio parole che Lui non ha mai detto? Giona doveva solo dire: “Parla ai niniviti, perché io vedo il loro male”. E invece aggiunge una minaccia. Bella secca. Definitiva.

È una vecchia tentazione—quella di ogni religioso che abita in noi—usare la giustizia di Dio come spada, anziché come strumento d’amore e redenzione.

Eppure, qualcosa accade. Qualcosa che Giona non avrebbe mai immaginato: Ninive si converte. Inaspettatamente. I suoi peggiori nemici si convertono. Tutti. Dal re fino agli animali. Tutti digiunano, si vestono di sacco, invocano il perdono.

È un risveglio collettivo. Una metanoia—un cambiamento profondo—che ribalta il destino. E Dio, che scruta i cuori, si commuove. Non distrugge la città.
Si “ravvede”. Cambia direzione. Perché ciò che cercava—un cambiamento vero—è avvenuto.

Domanda di riflessione
Ci sono gesti d’amore che Dio mi sta chiedendo, anche se il mio cuore ancora non ci arriva?

Preghiera del giorno
Dio paziente, grazie perché non mi scarti per la mia riluttanza.
Tu continui ad usarmi anche quando sono stanco, arrabbiato o deluso.
Fammi essere fedele, anche quando non sono perfetto.
E che le Tue parole abbiano effetto, anche se la mia voce trema.

Se vuoi ascoltare il libro di Giona letto da Sefora Motta e vedere il video-commentario, continua il piano: troverai i due link alla fine dell’ultimo giorno.