Cercare il volto di Dio. 28 giorni di ispirazione per un cammino di digiuno, preghiera e rinnovamento spiritualeCampione

Settimana 2 – Intimità e rivelazione | Testo di Enza Genovese

Parla, Signore!

Versetto chiave: “Quindi l’Eterno si pose lì vicino e chiamò come le altre volte: ‘Samuele, Samuele!’. Samuele rispose: ‘Parla, perché il tuo servo ascolta.’” 1 Samuele 3:10 (NR06)

Ti è mai capitato di sentire qualcuno parlare al telefono e non riconoscerne subito la voce? Forse era una persona che conoscevi bene, ma in quel momento non l’hai identificata. Così accadde anche a Samuele. Egli udì la voce di Dio, ma non la riconobbe subito. Questa storia ci insegna che sentire è facile, ma ascoltare richiede attenzione e disponibilità. Samuele era giovane, consacrato a Dio sin dal grembo materno, e serviva nel tempio sotto la guida del sacerdote Eli. Era un tempo di silenzio, un tempo in cui “la parola del Signore era rara”, ma la Scrittura dice che “la lampada di Dio non si era spenta” 1 Samuele 3:3 (NR06). Proprio in quella notte silenziosa, Dio ruppe il silenzio e lo chiamò per nome.

Dio prende sempre l’iniziativa. È Lui che ci cerca, che ci chiama per nome, perché ci conosce e ci ama. “Io ti ho chiamato per nome: tu sei mio” Isaia 43:1 (NR06). Quando Dio chiama una persona per nome, non la chiama solo a un compito, ma a una relazione personale, a un cammino di intimità e obbedienza.

Samuele non riconobbe subito la voce di Dio, perché era abituato a sentire quella del suo maestro Eli. Come lui, anche noi abbiamo bisogno di imparare a distinguere la voce dello Spirito da tutte le altre voci che ci circondano. Non basta sentire: occorre riconoscere. E questo si impara nel tempo, nella preghiera e nella comunione con Dio.

Dio parlò a Samuele di notte, nel momento del silenzio. È nella quiete che il cuore si apre e l’anima diventa sensibile alla voce dello Spirito. Gesù ci insegna lo stesso principio: “Quando preghi, entra nella tua cameretta, chiudi la porta e prega il Padre tuo nel segreto…” Matteo 6:6 (NR06). Il segreto per riconoscere la voce di Dio è imparare a fermarsi.

Alla terza chiamata, Samuele, guidato dai consigli di Eli, rispose con umiltà: “Parla, perché il tuo servo ascolta.” Quella risposta semplice aprì la sua vita a una nuova dimensione spirituale. Samuele non fu più solo un ragazzo che serviva nel tempio, ma un profeta che portava la voce di Dio a una generazione.

Oggi, Dio desidera che anche noi abbiamo lo stesso cuore disposto all’ascolto. Lo Spirito Santo, la nostra guida perfetta, ci insegna a riconoscere la Sua voce e a rispondere con fede. Non importa l’età o il ruolo: Dio parla a chi ascolta. Egli vuole che ognuno di noi costruisca nel proprio cuore il luogo della Sua presenza, dove possa abitare e rivelarsi.

“Ecco, io sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui, cenerò con lui ed egli con me.” Apocalisse 3:20 (NR06)

Dedica oggi un momento al silenzio. Entra nella tua “cameretta” spirituale, chiudi la porta del rumore e chiedi con semplicità: “Parla, Signore, perché il tuo servo ascolta.” Poi resta in ascolto.

Tema per il digiuno e preghiera:

Prega per la capacità di riconoscere la voce di Dio.

Intercedi per coloro che cercano direzione spirituale.

Prega per un tempo di rivelazione e chiarezza nella chiesa.