RiconciliatiCampione

GIORNO 4 – Agisci

Mentre camminano l’uno contro l’altro, Giacobbe manda avanti a sé i suoi servi, offrendo a suo fratello dei doni, ma senza successo.

Giacobbe voleva un accordo pacifico di convivenza; suo fratello voleva farlo soffrire quanto lui aveva già sofferto.

Giacobbe temeva Esaù, infatti ebbe paura e, non sapendo cosa fare, pregò e si disperò, ma questo non cambiò la situazione.
Perché subito dopo riprovò la stessa strategia: mandò servi e doni davanti a lui.

Non stava pregando per ricevere aiuto, guida, sapienza nel gestire questo conflitto,
ma cercava qualcuno che facesse le cose al posto suo.

Giacobbe voleva che fosse qualcun altro o qualcos’altro a risolvere la situazione per conto suo.
Non stava affrontando il conflitto.
Prima usò il tempo e la lontananza, poi i suoi servi e i suoi beni. Poi voleva che fosse Dio stesso a risolvere tutto.

Ma Gesù ci chiama a essere operatori di pace, in prima persona.
Non basta pregare per essa:
bisogna che ci adoperiamo,
facciamo dei passi, delle azioni,
che concretizziamo ciò per cui preghiamo.

Quali sono i passi di pace che devi compiere verso il tuo Esaù?