In Viaggio con Gesù – Devozionale di QuaresimaCampione

Essendo cresciuta in un ambiente ecclesiale formale, la liturgia della Santa Cena includeva i versetti che abbiamo appena letto. La domenica della Santa Cena, il nostro pastore indossava un abito talare più elaborato. La sua voce era più appassionata del solito quando leggeva i versi.

Ripensandoci, nella mia mente di quando avevo otto anni, la Santa Cena significava un servizio più lungo e un pranzo fatto più tardi (oh, no!)

Scherzi a parte, partecipare a una Santa Cena dopo l'altra, a volte diventa un ulteriore rito. Ma quando riguardiamo a quella prima Santa Cena che Gesù ha condiviso con i Suoi discepoli, vediamo quanto fosse potente.

Gesù ha parlato della Sua morte. Ha parlato di quando il Suo corpo sarebbe stato ferito e spezzato. Ha parlato del Suo sangue versato. E poi ha reso grazie. 

Gesù rese grazie quando parlò della Sua morte. 

Questo è il nostro Dio. La Sua croce è un invito di grazia a un mondo ferito e indifeso.

Ecco perché la Santa Cena si chiama anche Eucaristia, che significa “ringraziamento”. Accettiamo il dono della Sua grazia. Tutto ciò che facciamo in cambio è esprimere la nostra gratitudine. Non abbiamo bisogno di ripulire il nostro operato. Non abbiamo bisogno di fare i salti mortali. Non abbiamo bisogno di lavorare per la nostra salvezza.

L'Ultima Cena ci ricorda che tutto ciò che dobbiamo fare è ricevere il dono gratuito della salvezza con un cuore umile e grato.

Rifletti

Sento mai di dover lavorare per la mia salvezza? Cosa mi impedisce di accettare semplicemente il dono gratuito di Gesù? Considero il sacramento della Santa Cena un compito e un rito, o lo vedo come un potente promemoria della grazia di Dio?

Prega

Signore Gesù, a volte divento immune dall'immensità della tua grazia. Quando mi fermo a meditare su quell'Ultima Cena, mi colpisce il fatto che hai reso grazie per il pane e il vino che rappresentavano il Tuo corpo e il Tuo sangue. Grazie per il Tuo sacrificio. È qualcosa che non sarò mai in grado di cogliere appieno, ma qualcosa che ricevo con un cuore grato. Amen