In Viaggio con Gesù – Devozionale di QuaresimaCampione

La lettura di oggi consiste in un solo versetto. Eppure, quelle poche parole sono cariche di emozione. Vediamo Gesù solo nell'orto del Getsemani, che grida al Padre suo. 

Nella franchezza delle emozioni, Gesù grida: "Padre mio, se è possibile, allontana da me questo calice di dolore!" (ICL00).

È piegato in due sotto il peso dell'angoscia. Vediamo la Sua umanità. Sta per affrontare torture fisiche illimitate. Ma, peggio ancora, sapeva che avrebbe sperimentato un isolamento come mai prima d'allora, quando Suo Padre avrebbe voltato la faccia mentre Gesù avrebbe preso su di Sé la depravazione e il peccato del mondo. 

E poi continua a pregare. "Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi".

È stato un momento in cui l'umano e il divino si sono uniti in uno dei più grandi atti di amore e di obbedienza. 

Colui che non conosceva il peccato è diventato peccato affinché noi potessimo essere la giustizia di Dio. Grazia illimitata. Favore immeritato. 

Ora non temo nessuna condanna. Gesù, e tutto in Lui, è mio. 

Rifletti

Qual ​​è la mia risposta all'obbedienza di Gesù a Dio Padre? Qual è la mia risposta alla Sua angoscia nel giardino? Cado in ginocchio in adorazione davanti a un Dio che conosceva il percorso tortuoso che Lo aspettava e tuttavia era determinato a portarlo a termine? Permetto che diventi una rivelazione personale per la mia vita?

Prega

Buon Gesù, non riesco a capire quel momento nel giardino del Getsemani. Eri solo nel buio della notte. Ma non era niente in confronto all'isolamento che avresti vissuto sulla Croce. Eppure hai scelto di camminare in obbedienza. Hai dimostrato il Tuo amore per un'umanità ferita semplicemente dicendo: "Come Tu vuoi". Mi prostro in ammirazione. Amen