Cercare il volto di Dio. 28 giorni di ispirazione per un cammino di digiuno, preghiera e rinnovamento spiritualeCampione

Settimana 1 – Cercare Dio con tutto il cuore | Testo di Anna Romagnolo

Resistere nel silenzio

Versetto chiave:“Perseverate nella preghiera, vegliando in essa con rendimento di grazie.” Colossesi 4:2 (NR06)

Ci sono momenti in cui Dio sembra tacere. Preghi, ma non ricevi risposta. Ti sforzi di credere, ma tutto intorno a te rimane immobile. È il tempo del silenzio di Dio, e spesso è anche il tempo più difficile per la fede. Tuttavia, è proprio lì che nasce la maturità spirituale: nel resistere nel silenzio.

L’essere umano ha un bisogno profondo di sentirsi ascoltato. Essere ascoltati significa essere riconosciuti, amati, valorizzati. Quando però questo non accade, ci sentiamo invisibili, stanchi, soli. Il silenzio può diventare un deserto che spaventa. Ma in realtà, è un terreno dove Dio lavora in profondità.

Resistere al silenzio non significa combatterlo, gridando fino a stancarci. Significa accoglierlo come un’opportunità per crescere. Quando tutto tace, Dio non è assente: sta parlando in modo diverso. Sta affinando il nostro udito spirituale per farci riconoscere la Sua voce che non grida, ma sussurra.

Spesso gridiamo a Dio solo quando ci manca sotto i piedi il terreno, cercando soluzioni immediate. Eppure, Egli attende quel grido non per rimproverarci, ma per portarci a un ascolto più profondo. È nella perseveranza della preghiera che la fede si consolida. Pregare senza sentire nulla è l’atto più puro di fiducia: significa credere che Dio ascolta anche quando sembra distante.

Il silenzio diventa così un laboratorio di fede. Ci insegna la pazienza nella tribolazione e la speranza nella prova. Ci ricorda che Dio non dimentica nessuno, e che dietro ogni silenzio c’è un disegno più grande, una gloria futura che ancora non vediamo.

Per affrontare questi momenti, possiamo mettere in pratica alcune strategie spirituali:

• Accogliere il silenzio: è uno spazio sacro, non un vuoto. Non restare paralizzato, ma abbandonati alla volontà del Padre. Egli parla nel sussurro, nel quieto movimento del cuore.
• Coltivare la speranza: confida nelle promesse di Dio, anche quando il cielo sembra chiuso. La speranza è la corda che ti tiene legato a Lui.
• Perseverare nella preghiera: la preghiera costante apre i cieli. Quando preghi nel nome di Gesù, si spezzano catene, cadono muri e il tuo cuore si riallinea al Suo.

Il silenzio, allora, non è un segno di assenza, ma di profondità. È il linguaggio più sincero dell’anima, quello che ti mette a nudo davanti al Padre e ti insegna a tacere, ad ascoltare, a fidarti. Quando Dio tace, non è perché non ti ascolta. È perché sta lavorando in te. Il Suo silenzio non è vuoto: è una cattedra dove insegna la fede che resiste e l’amore che non smette di credere.

Oggi non riempire la tua preghiera di parole. Siediti in silenzio davanti a Dio e lascia che il Suo Spirito ti parli. Scrivi ciò che percepisci nel cuore: a volte, il silenzio è la risposta che aspettavi.

Tema per il digiuno e preghiera:

• Prega per un ritorno autentico alla Parola di Dio.
• Intercedi per chi si è allontanato dalla fede.
• Prega per la restaurazione spirituale nella tua comunità.