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Una Nuova Creazione

GIORNO 3 DI 3

GIORNO 3 – ROTTI MA RICOSTRUITI

Come vasi rotti ma ricostruiti.
Come vasi rotti ma che ora hanno una nuova luce,
un nuovo manto di splendore,
che portano i segni della vita uniti alla grazia di Cristo.

Le cicatrici, quelle stesse crepe che un tempo ci parlavano di un dolore profondo,
ora raccontano una storia di redenzione, di trasformazione.

Vasi rotti che tornano ad avere una funzione,
non sono più gettati o conservati con dispiacere,
ma possono essere utilizzati per mostrare la sapienza del vasaio,
la delicatezza delle sue mani che hanno toccato i dolori più profondi,
l’amore che ha saputo prendere i pezzi più affilati
e riposizionarli con cura nel loro posto originario.

Vasi rotti che possono tornare a essere utilizzati,
portando al loro interno l’opera della grazia vivente di Cristo Gesù:
l’amore che rinnova,
il perdono che ricompone,
la guarigione che riporta vita.

Vasi rotti che diventano esempio e testimonianza
di ciò che può avvenire nelle mani del vasaio.

Vasi che acquistano un valore più alto,
che hanno sentito il vuoto
e che ora conoscono la pienezza della misericordia, dell’amore e del perdono.

Che hanno conosciuto il fondo e il buio,
ma ora tornano a brillare di una luce
che non viene da loro, ma che riflettono.

Non è più la ceramica ad avere valore,
ma l’oro che l’ha ricomposta.

Non è ciò che è umano a impreziosire,
ma ciò che è celeste ed eterno.

Non è più solo una semplice ceramica:
è un’opera d’arte.

La testimonianza che anche ciò che è frantumato può essere riparato.
Anche chi è stato decretato finito, fallito, perso, irrecuperabile,
può essere redento, riscattato, rinnovato.

Riflette una luce che manifesta lo splendore dell’opera di Cristo Gesù,
la preziosità del suo sangue versato per riscattare dal peccato,
la bellezza della sua grazia che perdona,
e la forza della sua misericordia che non giudica.

Tutte queste cose rendono quel vaso nuovo.
Perché Gesù non si ferma a una riparazione o a un restauro superficiale,
ma crea qualcosa di nuovo,
prendendo l’esperienza del vecchio unita alla rivelazione della sua persona.

La nostra vergogna si trasforma in coraggio,
il nostro dolore in benedizione.

Ricorda:
Dio non si limita a riparare i nostri danni. Ci rinnova.
Dio compie un’opera nuova e completa in noi.

Le crepe che erano segni di debolezza e rottura
diventano simboli di un amore che ha il potere di riscattare.

I pezzi frantumati che rappresentavano la nostra vergogna e umiliazione,
ora raccontano la storia di cosa Dio può fare con ciò che sembrava perso.

Quel vaso rotto gridava morte,
ma la grazia di Cristo Gesù ha portato vita, luce e trionfo.

Così come il kintsugi non nasconde le cicatrici, ma le esalta,
la grazia di Dio non cancella il nostro passato,
ma lo trasforma in qualcosa di più grande.

Ogni cicatrice racconta la storia di un cammino.
Ogni crepa è il luogo in cui la luce della Sua grazia può brillare più intensamente.

Possiamo scegliere di vedere le nostre cicatrici e ferite non come segni di fallimento,
ma come luoghi dove la grazia di Dio ha lasciato un'impronta indelebile.

Riguardo questo Piano

Una Nuova Creazione

In questo piano di 3 giorni, useremo l'immagine del vaso rotto come metafora della nostra vita ferita. Nelle mani del Padre Celeste, ogni vita può essere ricostruita attraverso la grazia di Gesù Cristo. Ciò che era frantumato può essere ricostruito, redento e reso ancora più prezioso.

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Vorremmo ringraziare Francesco Mosca per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: www.instagram.com/framosca97