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Una Nuova Creazione

GIORNO 1 DI 3

GIORNO 1 - COME UN VASO ROTTO

Pensaci bene: se dovessi paragonare la tua vita a un oggetto, quale sarebbe?

Non è un esercizio basato sull’autostima o su ciò che pensiamo di noi, ma sulla consapevolezza che abbiamo della nostra vita e della nostra storia.

Il miglior esempio per me è quello di un vaso rotto.
Perché siamo stati concepiti come un vaso integro, bello, con forme lineari, superficie liscia.

Ma poi...

Arriva il peccato, la delusione, la solitudine, la sofferenza, la malattia, la malvagità.

Ciò che viviamo e affrontiamo rompe, spezza, divide internamente.

Il nostro peccato inizia a:

  • corromperci,
  • corrodere,
  • levare la lucentezza con cui siamo stati creati,
  • rimuovere i tratti lineari, rendendoli contorti e confusi.
Diventiamo come un vaso rotto.

A cosa serve un vaso rotto, se non a essere buttato nella spazzatura?

Così, lentamente, subentrano pensieri che:

  • ci giudicano,
  • ci condannano,
  • ci accusano,
  • ci dicono che non abbiamo valore,
  • ci spingono a disprezzarci,
  • e a guardare la nostra vita come un fallimento.

Eppure questa è la logica dell’uomo,
non quella di Gesù.

Nel libro di Geremia è scritto che il vaso nelle mani del vasaio (cioè Dio) si guastò.

Un’immagine forte:
le mani della perfezione,
in cui non c’è errore,
le mani della sapienza e della conoscenza,
le mani della forza e del controllo.

In quelle mani si trovava l’argilla.
E allora... come è potuto accadere?

L'argilla, di per sé, non si ribella nel senso umano,
ma può resistere o sfidare le mani del vasaio,
in modi che richiedono molta pazienza e competenza.

Quando un vasaio lavora con l'argilla, può incontrare problemi:

  • non si modella come desiderato,
  • si spezza,
  • si sgretola,
  • si sforza di mantenere la forma.

Quante volte ho resistito alla mano di Dio?
Quante volte ho ignorato la Sua parola?

Ogni volta che l’ho fatto:

  • mi guastavo,
  • mi spezzavo,
  • perdevo una parte di me,
  • creavo crepe e deformazioni della bellezza che Dio aveva progettato.

Ma...

Quelle mani pazienti hanno continuato a modellarmi.
Quelle mani di amore hanno continuato a toccare la mia vita.
Quelle mani buone hanno continuato a desiderare una forma eccellente per me.
I Suoi occhi di grazia hanno continuato a vedere valore nella mia deformità.

Perché non importa in quanti pezzi tu sia stato distrutto o quante volte sia successo.

Importa che quelle mani rimangano su di te
e che tu resti fra quelle mani.

La nostra unica certezza: le mani del Padre.

Riguardo questo Piano

Una Nuova Creazione

In questo piano di 3 giorni, useremo l'immagine del vaso rotto come metafora della nostra vita ferita. Nelle mani del Padre Celeste, ogni vita può essere ricostruita attraverso la grazia di Gesù Cristo. Ciò che era frantumato può essere ricostruito, redento e reso ancora più prezioso.

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Vorremmo ringraziare Francesco Mosca per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: www.instagram.com/framosca97