EquipHer Vol. 31: "Nate per Prosperare, non per Sopravvivere!"Campione

Giorno 1 – Lascia che sia Dio a Stabilire i tuoi Passi
«Dio è il mio socio in affari. Io prego per ogni cosa.» — Melanie Cox
Cosa significa davvero avere un socio in affari?
Un socio è qualcuno che condivide la tua visione, partecipa alle tue decisioni e cammina al tuo fianco con lo stesso livello di impegno. Non prendi decisioni importanti senza di lui. Cerchi la sua saggezza. Ti fidi della sua voce. Un socio non è un consulente che chiami dopo aver deciso: è parte del processo fin dall’inizio.
Se Dio è il nostro socio in affari (il più importante di tutti!) non possiamo permetterci di trattarlo come l’ultima risorsa. Non è solo un timbro di approvazione: siamo chiamate a costruire con Lui. Questo significa coinvolgerLo in ogni decisione. Significa lasciarci guidare da Lui per sapere quando espanderci, chi assumere, quali proposte rifiutare, dove investire e come guidare e gestire ciò che è sotto la nostra responsabilità.
Melanie Cox, imprenditrice radicata nella fede cristiana e speaker alle Conferenze di EquipHer, vive questo principio con profonda convinzione. Come dice lei stessa: «Dio è il mio socio in affari. Io prego per ogni cosa.»
Le sue parole non sono solo d'ispirazione, ma ci danno anche delle istruzioni precise. Quando Dio è il tuo socio in affari, non separi la fede dalle decisioni che hanno il ruolo di modellare la tua vita – anche quella lavorativa. La Sua saggezza diventa la tua strategia. E invece di correre dietro a ogni porta che si apre, impari a fermarti, a pregare ed a discernere se quella porta è davvero la tua.
Ecco perché il primo principio biblico su cui vogliamo riflettere oggi è questo: non muoverti senza Dio. Lascia che sia Lui a stabilire i tuoi passi.
Questo riguarda quanto siamo allineate alla Sua volontà: collaborare con Dio significa rifiutare di costruire sulla base della pressione esterna, della logica o della popolarità. Noi costruiamo in risposta alla Sua presenza. Ci muoviamo solo quando si muove Lui.
E la presenza di Dio la troviamo nel segreto della nostra intimità con Lui, nella preghiera, nelle pagine della Sua Parola. Più Lo invitiamo nella nostra vita professionale, più impariamo a riconoscere il Suo ritmo, i Suoi segnali, i Suoi delicati suggerimenti.
La Scrittura conferma questo modo di agire: «Il cuore dell’uomo medita la sua via, ma il Signore dirige i suoi passi» (Proverbi 16:9, NR06). In altre parole, pianificare è giusto. Avere una strategia è saggio. Ma il successo non dipende da quanto ci affanniamo, bensì da quanto ci allineiamo alla Sua Parola—perché il vero successo nasce dall’obbedienza (cfr. Giosuè 1:8).
Vediamo questo principio illustrato in modo straordinario nella vita di Davide. In 1 Samuele 23:1–5, Davide non è ancora re. È ancora nel deserto, tra minacce politiche e pressioni militari. Un giorno viene a sapere che i Filistei stanno attaccando la città di Cheila—una città di Giuda, che faceva parte dei territori di Israele. Come leader militare in ascesa e futuro re già unto, ci si sarebbe aspettato che intervenisse a difesa del suo popolo, Israele appunto. Dal punto di vista della leadership, la decisione sembrava ovvia: difendere la città, salvare il popolo, vincere la battaglia.
Eppure Davide non agì d’impulso. Si fermò e chiese a Dio: «Devo andare a combattere questi Filistei?» (1 Samuele 23:2, NR06). Dio rispose: «Va’.» Ma Davide fece qualcosa di sorprendente: chiese ancora una volta. E Dio confermò una seconda volta: «Va’ a Cheila, perché io metterò i Filistei nelle tue mani» (1 Samuele 23:4, NR06).
Solo allora Davide agì. Questo è un esempio di cosa significa collaborare con Dio: anche quando l’opportunità sembra evidente, Davide non si muove finché Dio non dice di andare. Questa è vera partnership.
Per noi, come donne nel mondo del business, questa storia è molto significativa. Portiamo addosso il peso di decine di decisioni allo stesso tempo—presentazioni da fare, team da guidare, strategie da sviluppare. E spesso, quando una porta si apre o un’occasione si presenta a noi, pensiamo che debba venire da Dio. Ma l’esempio di Davide ci insegna qualcosa di importante: non tutte le porte aperte sono porte stabilite da Dio. Anche l’opportunità giusta, nel momento sbagliato, può trasformarsi in una trappola.
E allora ci fermiamo. Chiediamo. Chiediamo di nuovo. Perché:
- Il discernimento precede l’azione.
- Cercare la guida di Dio non è esitazione: è saggezza.
- Un “sì” dal mondo non sostituisce un “vai” da parte di Dio.
Prima di entrare nella tua prossima riunione, presentazione o trattativa, chiediti: «Ho invitato Dio in questa conversazione?» Perché quando Lui è il tuo socio in affari, la tua responsabilità cambia: da “devo farcela” a “cammino con Lui.”
Come cambierebbero i tuoi piani attuali se lasciassi che fosse Dio a stabilire i tuoi passi?
Preghiera:
Signore, non voglio muovermi senza di Te. Insegnami a pianificare con saggezza, ma a confidare in Te affinché Tu stabilisca i miei passi. Ricordami che il vero successo non nasce dall’ambizione, ma dall’allineamento con la Tua volontà. Voglio che Tu sia il mio Socio supremo in ogni decisione. Mostrami dove mi stai conducendo e dammi il coraggio di seguirTi. Amen.
Riguardo questo Piano

E se il tuo business non fosse soltanto una carriera, ma il terreno perfetto per collaborare con Dio? In questo devozionale scoprirai cinque principi biblici senza tempo per costruire, guidare e crescere insieme a Lui. Perché quando Dio è il tuo socio in affari, non ti limiti a sopravvivere, ma vivi nella pienezza per cui sei stata creata!
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Vorremmo ringraziare EquipHer per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: equipherconference.com









