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Giorno 2 – Le cause dell’apnea spirituale

Da dove viene questa apnea?

Spesso l’origine è invisibile, ma profonda. Può nascere da:

• Un cuore stanco dopo una lunga stagione di prove.
• Un peccato non confessato.
• Una frenesia quotidiana che ci allontana dal silenzio e dalla presenza di Dio.

Il peccato crea distanza.

Nel giardino dell’Eden, quando Adamo ed Eva peccarono, non fu Dio a nascondersi. Furono loro. La vergogna e la colpa li spinsero a sottrarsi dalla relazione con il loro Creatore. Il peccato non rompe solo una regola: rompe una relazione.

Quando permettiamo a qualcosa — anche di piccolo — di prendere il posto di Dio, ci ritroviamo a respirare aria inquinata. Ci sembra tutto “ok” in superficie, ma il cuore è affaticato. Viviamo, ma senza vivere davvero.

Anche i forti crollano

Elia era un uomo di Dio. Aveva visto il fuoco scendere dal cielo. Aveva vinto contro i profeti di Baal. Ma subito dopo quella vittoria, si rifugiò nel deserto...

"ma egli s'inoltrò nel deserto una giornata di cammino, andò a mettersi seduto sotto una ginestra, ed espresse il desiderio di morire, dicendo: «Basta! Prendi la mia anima, o SIGNORE, poiché io non valgo più dei miei padri!»" (1° Re 19:4, NR06)

Elia, come noi, crollò. Il suo corpo era stanco. La sua anima era esausta. E Dio, anziché accusarlo, gli mandò un angelo, lo nutrì e lo lasciò riposare.

Questo ci insegna che anche i più forti hanno bisogno di respiro, di cura e di grazia.