La Sindrome Di DoryCampione

Giorno 1 – La Sindrome di Dory: Quando dimentichiamo la potenza di Dio

Ti ricordi il film Alla ricerca di Nemo?

C’è un personaggio in particolare che è impossibile dimenticare: Dory. Simpatica, entusiasta, affettuosa… ma con un “piccolo” problema: dimentica tutto quasi subito.

Dory soffre di perdita di memoria a breve termine. In ogni momento deve ricominciare da capo, ricostruire da zero ciò che ha appena imparato o vissuto. E per quanto sia determinata, a volte si scoraggia. Perché ricordare chi sei e dove stai andando… fa tutta la differenza.

Quello che forse non ammettiamo è che anche noi soffriamo della sindrome di Dory, soprattutto nella nostra fede.

Proprio come Dory dimentica chi è, noi dimentichiamo chi è Dio. Dimentichiamo la Sua potenza, le Sue promesse, i Suoi miracoli nella nostra vita.

📖 In Esodo 14, il popolo d’Israele si trova davanti al Mar Rosso. Alle spalle l’esercito del faraone, davanti le acque impassibili. Avevano appena assistito a prodigi incredibili in Egitto: le piaghe, la liberazione, la nuvola che li guidava… ma basta una nuova sfida, ed è panico.

Dicono a Mosè: “Era forse perché non c’erano tombe in Egitto che ci hai portati a morire nel deserto?” (Esodo 14:11)

Come è possibile? È la “sindrome di Dory” spirituale: davanti a ogni nuova difficoltà, dimentichiamo chi ci ha già salvati mille volte.

Ma Dio è paziente e potente. Divide il mare. Apre una via dove non c’era. E ci ricorda: “Non temete. Io sono il vostro Salvatore.”

Anche nella nostra vita succede così: un problema nuovo ci fa dimenticare dieci risposte già ricevute. Ma il Dio che ha operato nel tuo passato… è lo stesso oggi. Non è cambiato. E non ti ha lasciato.

Ricorda questo:

• Ogni miracolo vissuto non è solo per quel momento, è un memoriale da portare con te.
• Ogni promessa di Dio è ancora vera.
• Ogni paura è un’occasione per scegliere: ricordare o dimenticare.