La Sindrome Di DoryCampione

Giorno 3 – Quando Dio sembra distante: il vitello d’oro e la memoria fragile

Ti è mai capitato di non “sentire” più Dio? Come se fosse distante, silenzioso, quasi assente?

È una sensazione che spaventa. E nei momenti di attesa, quando le preghiere sembrano cadere nel vuoto, il cuore cerca alternative. Cerca “altro” da stringere. È proprio lì che la Sindrome di Dory colpisce di nuovo.

📖 Esodo 32:1 – “Quando il popolo vide che Mosè tardava a scendere dal monte, si radunò intorno ad Aaronne e gli disse: «Facci un dio che vada davanti a noi…»”

Mosè era salito sul monte Sinai per ricevere da Dio le tavole della legge. Era un momento sacro, un appuntamento divino.

Ma il popolo… era impaziente. Non vedendo Mosè tornare, non sentendo nulla, dimenticarono tutto il resto:

• Dimenticarono i prodigi in Egitto.
• Dimenticarono il Mar Rosso aperto.
• Dimenticarono la colonna di fuoco, la manna, l’acqua dalla roccia…

E costruirono un vitello d’oro.

Una statua. Un simbolo tangibile da adorare, perché Dio non sembrava abbastanza visibile.

La Sindrome di Dory, oggi, si manifesta così:

• Quando sostituiamo la preghiera con distrazioni.
• Quando ci affidiamo ai soldi per sentirci sicuri.
• Quando cerchiamo rifugio in piaceri momentanei per colmare un vuoto spirituale.

Eppure, Dio non si allontana mai. È solo che, nei momenti di silenzio, ci chiede fiducia. Ci invita a non dimenticare.

📖 Salmo 106:21 – “Dimenticarono Dio, il loro salvatore, che aveva fatto cose grandi in Egitto.”

Dio conosce la nostra debolezza. E come ha fatto con Israele, ci richiama a sé con misericordia. Non ci abbandona al nostro vitello d’oro. Ci ricorda chi siamo, a chi apparteniamo.

Quando Dio sembra distante… non costruire idoli.
Quando l’attesa è lunga… non smettere di sperare.
Quando la fede vacilla… ricorda chi ti ha già salvato.