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EquipHer Vol. 26: "Come Spezzare il Ciclo dell’Autosabotaggio"Campione

EquipHer Vol. 26: "Come Spezzare il Ciclo dell’Autosabotaggio"

GIORNO 4 DI 5

Giorno 4 – Il Fallimento Non è la Tua Identità

«I passi dell’uomo sono guidati dal Signore, ed egli gradisce le sue vie. Se cade, non è abbattuto, perché il Signore lo sostiene con la sua mano.» (Salmo 37:23–24, NR2020)

Uno degli inganni più paralizzanti è la convinzione che un fallimento definisca chi siamo.

Il Salmo 37 ci mostra un’immagine potente: Dio non impedisce ogni caduta, ma ci assicura che non saremo abbattute. La Sua mano non ci lascia. La Sua grazia non ci abbandona. E la nostra identità in Lui non viene minata o lesa a causa di un errore commesso.

L’autosabotaggio, però, parla un’altra lingua. Ti dice: “Hai sbagliato, quindi non sei più degna”, “Hai fallito una volta, quindi fallirai sempre”. Ti lega al passato, ti inchioda alla vergogna, ti impedisce di provarci ancora. Ma Dio non si ferma ai tuoi errori.

Basta guardare alla storia di Davide. Un uomo secondo il cuore di Dio. Tuttavia, il peccato con Betsabea non è un inciampo qualunque: è adulterio (2 Samuele 11:2–4), è abuso del potere (11:4), è omicidio mascherato (11:14–17). Ma ciò che rende la storia di Davide significativa è il suo pentimento. Quando il profeta Natan lo affronta con coraggio (12:7–9), Davide non si giustifica, non cerca scuse, non si nasconde. Si arrende: «Ho peccato contro il Signore» (12:13). E Dio, nella Sua misericordia, lo rialza: «Il Signore ha perdonato il tuo peccato; tu non morirai» (12:13).

La vita di Davide non finisce con il suo errore. Al contrario, da quella resa nasce un nuovo cammino. Un uomo redento, ancora utile, pronto a lasciarsi usare da Dio. Davide diventa non solo il grande re d’Israele, ma anche antenato diretto di Gesù Cristo. Questo è il Dio che serviamo: un Dio che scrive redenzione dove noi vediamo rovina e condanna.

Forse anche tu hai dovuto affrontare una caduta, un errore o un fallimento. E forse quella voce autosabotante ti ripete che non sei più affidabile, che Dio ha cambiato idea su di te.

Ma non è vero. Sei ancora nel Suo piano. Non sei definita dalla tua caduta, ma dal fatto che Dio ti ha già rialzata e redenta in Cristo. La grazia non ti copre soltanto. Essa ti ricostruisce.

Domande riflessive:

  • Qual è un fallimento del passato che continui a usare come metro per giudicare te stessa?
  • Se oggi potessi vedere quel momento con gli occhi della grazia, cosa cambierebbe nella percezione che hai di te stessa?
  • Quale verità di Dio hai bisogno di accogliere per spezzare la voce dell’autosabotaggio legata a quel fallimento?

Preghiera:

Signore, grazie perché non mi definisci secondo i miei errori. Quando cado, Tu non mi respingi. Mi rialzi con grazia. Aiutami a non ascoltare la voce del fallimento, ma la Tua voce, che non mi giudica, ma mi consola e mi incoraggia. Voglio affidarti ogni parte della mia storia — anche quella che mi vergogno di raccontare — sapendo di essere accolta, amata e restaurata da Te, per mezzo del Tuo amore. Amen.

Riguardo questo Piano

EquipHer Vol. 26: "Come Spezzare il Ciclo dell’Autosabotaggio"

L’autosabotaggio è subdolo: ci convince che siamo troppo deboli, troppo indietro, troppo imperfette per ciò che Dio ha pensato per noi. Ma la verità è che siamo chiamate a vivere con una mente rinnovata, ancorata alla Parola di Dio. In questo devozionale scopriremo come riconoscere ed affrontare ogni forma di autosabotaggio, col fine di rinnovare il nostro pensiero e allinearci pienamente alla nostra identità in Cristo.

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Vorremmo ringraziare EquipHer per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: equipherconference.com