Queen Me - Un Devozionale Esclusivo Di Wendy PerezCampione

Giorno 1 - Smetti di Aspettare, Inizia a Regnare

"Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le meraviglie di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa." (1 Pietro 2:9)

In un contesto dove le aspettative e le pressioni sociali sembrano definirci in ogni aspetto – dai nostri ruoli familiari a quelli professionali – è facile scivolare in una “cultura da principessa” che ci fa attendere la convalida di qualcun altro prima di agire. Questo atteggiamento ti spinge a pensare di non essere abbastanza se non hai una persona che ti “salva”, un partner che ti valorizza o una situazione esterna che confermi il tuo valore. Potresti finire per rimandare sogni e progetti, aspettando che arrivi “il momento giusto” o che qualcuno ti dica “vai, ora puoi”.

Ma la verità è che Gesù ha già stabilito la tua identità, e la Parola di Dio ti ricorda che non sei una principessa in attesa di essere scelta: sei una regina, già scelta dal Re dei re. Efesini 2:10 lo ribadisce con forza: “Noi infatti siamo opera sua, creati in Cristo Gesù per fare le opere buone che Dio ha precedentemente preparato affinché le pratichiamo.” Questo significa che il tuo proposito non richiede il permesso di nessuno per compiersi: Dio ti ha formata, ti ha posizionata e ti ha dotata di ogni risorsa necessaria per vivere la tua chiamata con piena autorità e coraggio.

La differenza tra una mentalità da principessa e una mentalità da regina non riguarda la mancanza di desiderio di cura o di amore da parte di altre persone – desiderare relazioni sane è naturale e bello. Piuttosto, è la postura del cuore: la principessa si sente incompleta e aspetta una “soluzione esterna” che la completi; la regina, invece, sa di essere già stata resa completa in Cristo. Agisce con fermezza e grazia perché è sicura che il suo valore non possa essere negoziato o sminuito da opinioni altrui.

Un esempio biblico potente è la storia di Ester. Ester non si fermò alla posizione privilegiata di regina “da vetrina”, ma scelse di rischiare la vita per intercedere a favore del suo popolo. Avrebbe potuto restare in silenzio, godendosi i benefici della reggia, ma comprese che quel trono non era un premio per la sua bellezza: era un luogo di influenza e responsabilità per il quale Dio l’aveva preparata. Ecco la vera essenza della regalità secondo il cuore di Dio: non l’ostentazione, ma l’obbedienza fedele; non il potere fine a sè stesso, ma un servizio che nasce dalla consapevolezza di essere figlie amate e portatrici di un impatto eterno.

Quando senti che l’insicurezza o la paura di non essere all’altezza cercano di fermarti, ricordati che una regina non ha bisogno di dimostrare continuamente di esserlo; indossa la propria autorità con umiltà, senza mai rinunciare alla chiamata che Dio le ha affidato. Ricorda che non stai “diventando” regina: lo sei già. Oggi è il momento di smettere di aspettare circostanze perfette e iniziare a regnare nella sfera d’influenza in cui Dio ti ha collocata. Non c’è nulla di arrogante in questo: è un atto di fede, un cammino di responsabilità e un’occasione per onorare il Signore mostrando al mondo quanto è grande Colui che ti ha scelta.

Domande di Riflessione:

1. Quali aspetti della “cultura da principessa” hanno influenzato in modo sottile la tua visione di te stessa, del tuo valore e del tuo potenziale?
2. In quali situazioni ti senti più sicura della tua identità in Dio? Al contrario, cosa scatena insicurezza o dubbio?
3. Se abbracciassi pienamente la tua identità da regina, come cambierebbero le tue relazioni, la tua carriera, il tuo ministero o le tue interazioni quotidiane?

Preghiera:

Signore, oggi riconosco che non devo attendere l’approvazione o il permesso di nessuno per vivere la chiamata che Tu hai posto sulla mia vita. Aiutami a spostare il mio sguardo da ogni forma di insicurezza e passività verso la convinzione di chi sa di essere stata creata per un proposito divino. Come Ester, desidero utilizzare ciò che mi hai dato per portare giustizia, amore e speranza nelle situazioni che mi circondano. Ti chiedo di insegnarmi a camminare con grazia e coraggio, sicura del Tuo amore e della Tua presenza. Amen.