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Ricolmi di potenza dall'alto

Prima di ascendere al cielo, Gesù disse ai discepoli che non poteva dire loro quando sarebbe stato restaurato il regno d'Israele; però disse: "voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria, e fino all'estremità della terra" (Atti 1:6-8). Gesù non sarebbe più stato con i Suoi discepoli, ma assicurò che non sarebbero rimasti soli e che non avrebbero dovuto portare avanti il vangelo con le loro forze: sarebbe stato lo Spirito Santo a dar loro la potenza per compiere l'opera del Regno.

Gesù aveva fatto questa promessa ai discepoli: dopo la Sua dipartita, lo Spirito Santo sarebbe disceso su di loro: "ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto" (Giovanni 14:25-26; cfr. Giovanni 16:4-15). Oltre a istruirci, lo Spirito Santo ci fa "abbondare nella speranza" (Romani 15:13), ci rende capaci di confessare che "Gesù è il Signore" (1 Corinzi 12:3), ci sigilla (Efesini 1:13) e ci purifica per rigenerarci e rinnovarci (Tito 3:5).

Quando permettiamo allo Spirito Santo di riempirci, apriamo il cuore al Suo Spirito trasformante. Anziché lasciarci inebriare dal vino, siamo chiamati a essere ricolmi dello Spirito Santo (Efesini 5:18). L'ubriachezza conduce alla "dissolutezza": una vita caotica e sprecata, priva di controllo e disciplina. Paolo invita i credenti a non cedere all'influenza del vino, ma a lasciarsi riempire dallo Spirito, per essere colmati di conoscenza, potenza e santità. E il frutto sarà questo: "parlandovi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando con il vostro cuore al Signore; ringraziando continuamente per ogni cosa Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo; sottomettendovi gli uni agli altri nel timore di Cristo" (Efesini 5:19-21).