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Mossi da passione per i perduti
Forse la misura più autentica della nostra passione per i perduti è la disponibilità a rinunciare ai nostri diritti e alle nostre preferenze, pur di "salvarne alcuni" (1 Corinzi 9:22). Quando si rivolge ai Corinzi, Paolo ricorda loro di essere un apostolo (1 Corinzi 9:1-2) e di possedere determinati diritti apostolici (1 Corinzi 9:3-12). Richiamando Deuteronomio 25:4, afferma che chi lavora ha il diritto di partecipare ai frutti del proprio lavoro (1 Corinzi 9:9-12; 13-14).
Eppure, Paolo decide di rinunciare a questi diritti, scegliendo di sopportare "ogni cosa per non creare alcun ostacolo al vangelo di Cristo" (1 Corinzi 9:12). La sua ricompensa non sta nel rivendicare ciò che gli spetta, ma nel poter annunciare "il vangelo gratuitamente" (1 Corinzi 9:18).
Paolo non rinuncia soltanto al diritto di ricevere un compenso: si fa anche "servo di tutti, per guadagnarne il maggior numero" (1 Corinzi 9:19). Pur sapendo di non essere più "sotto la legge", si rende "come uno sotto la legge… per guadagnare quelli che sono sotto la legge" (1 Corinzi 9:20). Anche vivendo sotto la legge di Cristo, si fa "come uno senza legge… per guadagnare quelli che sono senza legge" (1 Corinzi 9:21). Si fa debole per guadagnare i deboli (1 Corinzi 9:22).
Paolo è profondamente radicato nella verità. La sua fede nella Trinità di Dio, nelle dottrine cristiane e nel vivere secondo il vangelo è salda. Le sue convinzioni sono così profonde che Paolo riesce a vivere e a parlare con fedeltà anche a persone che hanno una visione diversa del mondo e delle sue imperfezioni. Mosso dalla passione per "salvarne alcuni", diventa "ogni cosa a tutti" (1 Corinzi 9:22). Nel desiderio di condividere le benedizioni del vangelo (1 Corinzi 9:23), mantiene il controllo su se stesso: "perché non avvenga che, dopo aver predicato agli altri, io stesso sia squalificato" (1 Corinzi 9:23-27).
Invece di rivendicare ciò che ci spetta o di radicare la nostra identità in una tradizione o denominazione teologica, seguiamo l'esempio di Paolo. Che sia la passione per conquistare altri a Cristo a guidarci, non verso l'infedeltà, ma verso la saggezza, nel saper mettere da parte i nostri diritti e le nostre preferenze, così da "salvarne ad ogni modo alcuni" (1 Corinzi 9:22).
Riguardo questo Piano

Tratto dal libro di James Spencer intitolato "Useful to God: Eight Lessons from the Life of D. L. Moody" [Utili a Dio: otto lezioni dalla vita di D. L. Moody], questo Piano biblico esamina otto caratteristiche evidenti nelle Scritture e nella vita dell'evangelista del XIX secolo Dwight Moody (per esempio essere arresi, ferventi nella preghiera, umili, senza distrazioni e dedicati allo studio). Una guida gratuita che include queste riflessioni, insieme ad attività e meditazioni aggiuntive, è scaricabile sul sito del Centro D. L. Moody.
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