Oltre Le MuraCampione

Giorno 3 – Il muro dell’apatia
L’apatia non arriva come una tempesta, ma come una nebbia. Non distrugge, ma copre lentamente tutto.
Ti alzi, fai ciò che devi, sorridi, ma dentro non senti più niente. Ti sembra di essere presente, ma in realtà vivi in silenzio, in un mondo senza colori.
Non è pigrizia. È esaurimento dell’anima. È la fatica di chi ha amato, sperato, servito e ora non riesce più a provare nulla.
L’apatia è un muro sottile ma potente: non ti chiude fuori dal mondo, ti chiude dentro. Ti convince che è meglio non sentire, perché sentire fa male. Ti porta a isolarti anche dalle persone che ami, a non rispondere più alle emozioni, a guardare le cose belle della vita come se fossero lontane.
Eppure, proprio quando l’apatia cerca di spegnere tutto, Dio ci ricorda che l’amore è più forte di ogni silenzio.
La cura dell’apatia è l’empatia, la capacità di sentire con gli altri, di vedere oltre se stessi, di amare anche quando non si ha più forza. L’apostolo Paolo ne è un esempio straordinario. Incarcerato, stanco e provato, scrisse alla chiesa di Filippi una lettera che trasuda vita e affetto:
“Rendo grazie al mio Dio per tutto il ricordo che ho di voi, pregando sempre con gioia per voi tutti.” (Filippesi 1:3-4)
“Dio mi è testimone di come io vi ami tutti con affetto profondo in Cristo Gesù.” (Filippesi 1:8)
Paolo non si lasciò intrappolare nel muro dell’apatia.
Mentre chiunque, avrebbe ceduto alla solitudine e all’autocommiserazione, lui scelse di amare, di incoraggiare, di pensare agli altri.
Dalla sua cella, un luogo di isolamento, Paolo costruì ponti di empatia. E quei ponti, ancora oggi, parlano di vita e di speranza. Forse anche tu, in questo tempo, senti il cuore spento.
Magari continui a fare le cose di sempre, ma dentro non c’è più quella scintilla. Ti sembra di non avere niente da dare.
Eppure, come Paolo, puoi scegliere di accendere una piccola luce: una telefonata a chi soffre, un sorriso, una parola gentile.
Non servono grandi gesti, basta un atto d’amore per far crollare il muro dell’apatia. Quando scegli di amare anche nella stanchezza, qualcosa si muove dentro di te.
L’amore è movimento e il movimento è vita.
E in quel piccolo gesto, Dio torna a farti sentire che la tua anima respira ancora.
"Padre, quando la mia anima si spegne e il cuore si chiude, riaccendi in me la fiamma dell’amore.
Donami la forza di guardare agli altri con empatia e compassione, come Paolo guardò alla chiesa di Filippi.
Fammi scoprire che, nel donare amore, ritrovo me stesso”.
L’apatia cerca di spegnere la vita, ma l’amore la riaccende.
C’è un altro muro silenzioso ma potente da superare: quello della noia. Scopriremo come Giuseppe seppe trasformare la sua prigione in…
Riguardo questo Piano

Ci sono mura che non si vedono, ma che dentro ci bloccano davvero. Le incontriamo tutti, prima o poi. Questo piano è un viaggio semplice, concreto e pieno d’amore… per riconoscerle, scavalcarle e superarle. Non con la forza. Ma per la Sua immensa Grazia. Pronto ad andare oltre?
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Vorremmo ringraziare Emmanuel Church Agrigento per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: www.instagram.com/emmanuelchurch.ag?igsh=MWk5OWVjN2tqZGhmYQ==
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