Breakers - Il Potere Dell'intercessioneCampione

GIORNO 3 – L’intercessore è una sentinella in prima linea

L’intercessore è una sentinella sulla torre, il primo a scorgere l’arrivo del nemico e a percepire i segreti del cielo. Per questo veglia, si mantiene sveglio e avverte l’urgenza della preghiera. È colui che si mette sulla breccia, proprio nel varco del muro, per impedire che il nemico entri e distrugga.

È un guardiano attento, che prega con fede e aspettativa, sapendo che le sue parole, quando sono allineate alla volontà del Padre, producono risultati. Non prega a caso: si aspetta la risposta.

Sebbene Satana sia già stato sconfitto da Cristo, continua ad agire fino al ritorno del Signore. Come un serpente morto, ma ancora velenoso, può ancora colpire se nessuno sorveglia. L’intercessore non abbassa la guardia: vigila costantemente.

Chi intercede fa parte di un esercito spirituale, un corpo unito di uomini, donne e giovani, forti e coraggiosi, pronti a stare sulla breccia come muri di difesa. Sono guerrieri che combattono per il territorio che Dio ha acquistato con il sangue di Gesù. Non sono improvvisati: sono intimi di Dio, persone che conoscono la Sua voce e i Suoi segreti.

Possiamo immaginare l’intercessione come una partita di calcio tra due squadre: quella del nemico e quella di Dio. L’obiettivo è avanzare e segnare, non restare bloccati vicino alla propria porta. Ogni preghiera efficace è come un attacco ben piazzato che porta punti nel regno di Dio.

Come nel calcio, ci sono fasi di difesa e momenti di attacco. A volte bisogna proteggere ciò che è stato conquistato, altre volte spingersi oltre e reclamare nuovi territori. Ma per farlo è necessario conoscere il nemico, studiarne le mosse, scoprirne i punti deboli e anticiparne le strategie.

La vittoria richiede disciplina, unità e visione strategica. Non si vince da soli: l’intercessione efficace è un lavoro di squadra, in cui ognuno ha un ruolo specifico e nessuno è inutile o di troppo.

In sintesi, l’intercessore è un soldato spirituale, un atleta allenato, un intimo di Dio e un guardiano attivo. È chiamato non solo a pregare, ma a proteggere, resistere, reclamare e conquistare, sempre guidato dallo Spirito e in piena comunione con il cielo.