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Portatori Della Presenza Di DioCampione

Portatori Della Presenza Di Dio

GIORNO 3 DI 5

Verso chiave:

«Presero l’arca di Dio dalla casa di Abinadàb e la caricarono su un carro nuovo, guidato da Uzzà e Achio. Davide e tutti gli Israeliti danzavano con entusiasmo davanti a Dio, accompagnati da canti e dal suono di cetre, arpe, tamburi, cembali e trombe. Quando arrivarono presso la fattoria di Chidon i buoi che tiravano il carro inciamparono e Uzzà stese la mano per tener ferma l’arca. Uzzà toccò l’arca, e la collera del Signore lo colpì: egli morì sul posto, davanti a Dio.» 1 Cronache‬ ‭13‬:‭7‬-‭10‬ ‭ICL00D‬‬

Davide aveva un proposito: riportare l’arca, la presenza di Dio, a Gerusalemme. Un compito nobile e spirituale. Ma il problema non era l’intenzione, bensì il metodo. L’arca fu posta su un carro nuovo: un modo “facile” e veloce, ma non secondo la volontà di Dio.

Quando Uzza stese la mano per fermare l’arca, morì sul colpo. Non perché Dio non volesse che la Sua presenza fosse vicina, ma perché la Sua santità non può essere trattata con leggerezza o gestita con metodi puramente umani. Portare la Sua presenza non è un compito comodo: è un peso da portare sulle spalle dei sacerdoti, con sacrificio, responsabilità e santo timore.

Durante questa spedizione mancava uno dei figli di Abinadab: colui che era stato consacrato come custode dell’arca, forse il più adatto a guidare questo trasporto. Il suo nome era Eleazar:

«Quelli di Chiriat-Iearim vennero a prendere l’arca dell’Eterno, la trasportarono in casa di Abinadab, sulla collina, e consacrarono suo figlio Eleazar perché custodisse l’arca dell’Eterno.» (1 Samuele 7:1)

Ho individuato nei nomi di questi tre fratelli tre modi in cui spesso ci presentiamo davanti a Dio nel portare la Sua presenza e compiere i Suoi propositi:

•Uzza significa forza e ci ricorda che non possiamo portare la presenza di Dio solo con le nostre abilità.

•Aio significa fraterno e ci ricorda che non sono semplicemente le nostre relazioni a condurci nel proposito.

•Eleazar significa aiutato da Dio. Poiché solo lo Spirito Santo può renderci strumenti adatti a portare la Sua presenza e a compiere i Suoi propositi.

Nella nostra vita, quante volte cerchiamo il “carro nuovo”? Strategie facili, scorciatoie spirituali, tentativi umani di portare avanti l’opera di Dio senza prima cercare la Sua direzione. Ma la presenza di Dio non segue i nostri piani: richiede santità, obbedienza e sacrificio.

Portare la presenza di Dio non sarà mai comodo, ma è glorioso. È un onore che trasforma la nostra vita e benedice chi ci circonda. Non cerchiamo il facile ma il fedele.

Domande:

1. Sto cercando di portare avanti il proposito di Dio con i miei metodi o con i Suoi?

2. Ho mai scelto la via “più comoda” invece di quella giusta?

3. In quali aree devo imparare a portare il peso della Sua presenza con fedeltà?

Preghiera:

Signore, aiutami a non cercare il carro nuovo, ma a portare la Tua presenza sulle spalle, con timore e responsabilità. Fa’ che non mi affidi alla mia forza o alle mie capacità, ma solo al Tuo Spirito. Amen.

Riguardo questo Piano

Portatori Della Presenza Di Dio

Questo piano di meditazioni guida alla scoperta della presenza di Dio in tutte le sue dimensioni: onnipresente, interiore e manifesta. Attraverso passi chiave della Scrittura, il credente è invitato a riflettere sul dimorare in Cristo, a custodire la provvidenza, la testimonianza e la Parola, e a portare la Sua presenza con santità e fedeltà. Le storie dell’arca, di Zorobabele e del candelabro d’oro mostrano che non bastano le nostre forze: è solo lo Spirito Santo che ci rende strumenti efficaci. Ogni lettura include domande personali e una preghiera pratica per applicare il messaggio.

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Vorremmo ringraziare Francesco Ruggiero per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: www.instagram.com/_francescoruggiero__?igsh=MXM1aXlrMDg1ZjNjOA==&utm_source=qr