Lucidità nelle decisioniCampione

Corri, ma verso dove?

Viviamo tempi frenetici. Tutto è veloce: i messaggi, le consegne, le notizie, i pensieri. Siamo abituati a un ritmo che non concede pause, a un sistema che premia chi corre e non chi riflette. Ma c’è un prezzo nascosto in questa corsa: la stanchezza. E la stanchezza, se non riconosciuta, diventa un’arma nelle mani del nemico.

Davide, in 2 Samuele 21, era stanco quando incontrò di nuovo un gigante, discendente di Rafa. Non era Golia, ma uno simile a lui, con una lancia pesante e un’armatura nuova. E proprio in quel momento, “Davide era stanco”. Quante volte anche noi affrontiamo giganti vecchi con armi nuove, e lo facciamo esausti, vulnerabili. Il nemico sa che quando sei stanco, sei più esposto. Ti farà credere che puoi ancora lottare con la tua forza, ma la stanchezza offusca la lucidità, altera la percezione, confonde la direzione.

“Chi cammina in fretta sbaglia strada.”
La fretta spirituale è la sorella della confusione. Non tutto ciò che è urgente viene da Dio. Lo zelo è buono, ma senza conoscenza diventa pericoloso. Ci sono stagioni in cui la cosa più spirituale che puoi fare è fermarti. Non per pigrizia, ma per discernimento. Fermarti per ascoltare. Fermarti per respirare. Fermarti per tornare ai piedi di Gesù, che dice: “Venite a me voi tutti che siete travagliati e stanchi, e io vi darò riposo.” (Matteo 11:28 NR06)

Il riposo di Dio non è inattività, è lucidità. È la pace che ti permette di decidere bene, di vedere chiaro, di distinguere la voce del Padre dal rumore del mondo. Se oggi ti senti stanco, non fare patti, non prendere decisioni. Aspetta la presenza di Dio. Perché nella calma della Sua voce troverai la direzione giusta.