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Siamo Persone Della BibbiaCampione

Siamo Persone Della Bibbia

GIORNO 8 DI 30

WILLIAM TYNDALE: STA SCRITTO
Di Cristian Nani, direttore di Porte Aperte in Italia

La Bibbia è uno dei libri più bruciati al mondo.

E più diffusi. Ancora oggi.

A dirla bene, rimane il libro più venduto di sempre secondo il Guinness dei primati. Pazzesco e sensatissimo: indica la vita eterna. O la bruci o ti brucia. Non offre vie di mezzo.

Nei primi secoli furono gli imperatori a cercare di impedire la diffusione della Parola di Dio. Poi, per oltre un millennio, ci pensò la Chiesa Cattolica, rendendola disponibile solo ai clerici e in latino, per assicurarsi che la gente comune non potesse comprenderla. Per non sbagliare, in distinti momenti del 1200, ne proibì il possesso ai laici e condannò al rogo tutte le possibili copie in altre lingue. Chi provò a diffondere la Bibbia in lingua comprensibile al popolo, se la vide brutta.

William Tyndale fu uno di quei fulminati (o illuminati) che, nel 1500 in Inghilterra, sfidò il mondo di allora per contrabbandare la Parola di Dio: sapeva che solo se il popolo avesse potuto accedervi direttamente, sarebbe stato libero. Investì tutto sé stesso (è il caso di dirlo) non solo per tradurre la Bibbia dall’originale ebraico e greco (aveva un certo dono per le lingue), ma anche per stamparla e diffonderla. Pazzo.

Ovviamente servivano risorse e appoggi, perciò pensò bene di chiederle a sua eminenza il vescovo Cuthbert Tunstall, uno di quei gattoni che si intonano bene con il velluto delle sale del potere ecclesiastico. Si racconta che Tunstall guardò di sbieco il Tyndale e gli rispose: “Sarebbe meglio rimanere senza la legge di Dio piuttosto che tradurla nella lingua del popolo”. Quando si dice stare al centro della volontà di Dio, eh?

Così Tyndale andò in Germania, dove la Riforma protestante stava guadagnando terreno. Incontrò Lutero, impegnato nella traduzione della Bibbia in tedesco. Anche se costretto a spostarsi spesso, Tyndale completò la traduzione del Nuovo Testamento.

Nella città di Worms trovò uno stampatore abbastanza audace da rischiare la morte per stampare la traduzione in inglese delle Sacre Scritture: la prima stampa uscì nel 1525. L’anno successivo, un’altra sfornata di Nuovi Testamenti in un formato più piccolo uscì dalla tipografia, per un totale di circa 15.000 copie di questa prima edizione in inglese.

Tutto molto bello, ma come farle entrare in Inghilterra era un altro paio di maniche. Tuttavia, grazie a Dio, alcuni mercanti olandesi vennero in suo aiuto e contrabbandarono il prezioso carico dentro sacchi di farina, fasci di lino e balle di cotone. Come accade tutt’oggi in paesi di persecuzione dove la Bibbia è proibita, anche allora Tyndale fece fare delle copertine ad hoc per camuffare le Scritture. La gente in grado di leggerle le divorò.

Il gattone porporato, invece, fece quasi un infarto quando si accorse che circolavano copie in inglese del Nuovo Testamento: roso dalla rabbia ordinò che si confiscassero tutte le copie in circolazione e si bruciassero pubblicamente a Londra. Ma trovarle non era facile, la gente le nascondeva (questa infedele e ingrata!), così al gattone Tunstall venne una genialata: comprare tutte quelle in circolazione e visto che non bastavano per un falò sufficientemente grande a spaventare chi osasse possederla, incaricò un mercante di procurargliele.

Si narra che questo mercante fosse un amico di Tyndale, che lo avvisò in tempo per fargli dire: beh, fantastico, procuriamogliele!

Sapeva, infatti, di poter usare i soldi del vescovo per finanziare altre stampe e un’edizione revisionata della stessa, oltre che per coprire i debiti derivanti dalla sua impresa impossibile di offrire alla gente la Verità. E così fece, alla faccia sua. Con questo strano accordo, Tyndale ottenne i soldi, il vescovo qualche Nuovo Testamento da bruciare e il mercante la sua commissione! Win-win situation, dicono gli inglesi, ma non credo che Tunstall la pensasse allo stesso modo.

Infatti, le autorità stanarono Tyndale, lo rinchiusero a Vilvoorde, in Belgio, lo processarono e nel 1536 lo dichiararono colpevole di eresia. Lo legarono a un palo, strangolarono e bruciaronoal rogo. Si narra che l’ultima sua dichiarazione fu: “Oh Signore, apri gli occhi del Re d'Inghilterra!”.

Anche se in quel momento non lo sapeva, Dio aveva già risposto alla sua preghiera. Un anno prima del suo martirio in Belgio, una Bibbia completa in inglese iniziò a circolare in Inghilterra con l’approvazione di re Enrico VIII. Includeva il Nuovo Testamento di Tyndale e la sua parziale traduzione dell’Antico Testamento.

Ironicamente sul frontespizio della quarta e successive edizioni (1539-1541) della “Grande Bibbia”, si affermava che la Bibbia veniva distribuita sotto gli auspici del vescovo Cuthbert Tunstall, lo stesso gattone brucia-bibbie responsabile del martirio di Tyndale.

Il nemico punta sempre a proibire o alterare la Parola di Dio, affinché tu non possa rispondergli come Cristo gli rispose nel deserto: “Sta scritto” (Matteo 4:1-11).

Perché morì Tyndale?

Perché io e te potessimo rispondere al nemico: sta scritto.

Tratto dal libro INDOMABILI, un libro scritto a quattro mani da Antonio Morra e Cristian nani. Edito da Porte Aperte

Riguardo questo Piano

Siamo Persone Della Bibbia

Siamo persone della Bibbia. Uno dei valori fondanti di Porte Aperte. Non è un mantra da ripetere e ripeterci, per convincerci e convincere gli altri. È una dichiarazione di fede. Fede in Dio, che ci ha concesso la grazia di avere a nostra disposizione la Sua Parola, la Bibbia. Nel piano troverete spunti di riflessione sul tema, provenienti dai cristiani perseguitati e dallo staff di Porte Aperte Italia. Ringraziamo YouVersion per averci ospitato nella sua piattaforma, e voi per la lettura. Che sia un buon mese della Bibbia.

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Vorremmo ringraziare Porte Aperte/Open Doors per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: www.porteaperteitalia.org