“Hallowe’en”: Il Cammino Dei Martiri”Campione

Un seme, finché resta integro, è sterile. È solo quando “muore” sotto terra che sprigiona la vita e porta frutto. Gesù applica questa immagine alla Sua stessa missione: la Sua morte avrebbe aperto la porta a una moltitudine di vite trasformate.

Questo principio vale anche per noi. La nostra “morte” quotidiana al peccato, all’ego e alle ambizioni personali apre spazi affinché Dio porti frutto attraverso di noi. I martiri hanno vissuto questo in senso letterale: hanno rinunciato a ogni diritto pur di vedere altri raggiunti dal Vangelo.

Quando Gesù parla di “prendere la propria croce”, («Poi Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, smetta di pensare a se stesso, prenda la sua croce e mi segua.» Matteo‬ ‭16‬:‭24‬ ‭ICL00D‬‬) non si riferisce a sopportare piccoli fastidi, ma a una resa totale. È la scelta di dire: “La mia vita non è mia, è Tua.” Ed è proprio questa morte volontaria che diventa seme di vita eterna per altri.

Preghiera: Padre, aiutami a comprendere il mistero del seme che muore. Fa’ che ogni mia rinuncia sia un’opportunità per portare frutto per Te. Amen.

Domanda: quale parte della mia vita devo “seppellire” oggi perché Dio possa farla germogliare?