Suona La Tua Arpa, DavideCampione

Libera l’anima: la lode che rompe ogni catena

Versetto chiave: “Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se rimanete nella mia parola, siete veramente miei discepoli»; poi disse: «... Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi.” Giovanni 8:31-32 (NR06)

La nostra libertà non è un evento che capita una volta, ma un processo continuo. Per comprenderla, dobbiamo prima capire il nostro ruolo: quello di discepoli. Come ci dice Gesù, "se rimanete nella mia parola, siete veramente miei discepoli “e poi, “conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”. Rimanere in Lui non è un semplice suggerimento, ma la condizione fondamentale per conoscere la verità che ci renderà liberi. Noi, come discepoli, siamo chiamati a non allontanarci mai dalla fonte della vita, nutrendoci costantemente della Sua Parola. Quando Davide suonava l'arpa, il cattivo spirito andava via da Saul. Non solo si calmava, ma era completamente libero! Ogni oppressione che lo affliggeva e ogni malessere lo lasciava.

Come Saul, anche noi possiamo essere schiacciati da pensieri distruttivi e preoccupazioni. Ma la lode fa spazio alla Parola di Dio, e la Sua presenza, come un'onda di luce inarrestabile, spazza via ogni ombra e ogni catena che ci tiene prigionieri. Saul avrebbe dovuto capire che la vera liberazione non veniva da Davide, ma da una riconsacrazione della sua vita a Dio. Se fosse rimasto fermo nella verità, non avrebbe avuto bisogno di un Davide che gli suonasse sempre l'arpa. Avrebbe potuto prendere autorità nella sua stessa vita e diventare un'arpa nelle mani di Dio.

Questo è un concetto fondamentale anche per noi oggi. È bello ricevere da un brano o da una predica, ma cosa succede quando finisce? Faremo come Saul, che si rifugiava sotto l'unzione di qualcun altro, o prenderemo in mano la nostra arpa? Dio ha dato a ognuno di noi la possibilità di vivere una libertà piena continua e totale. La vera forza non sta nell'essere serviti, ma nel diventare noi stessi discepoli che agiscono.

Prendere in mano la nostra arpa significa assumere la piena responsabilità della nostra crescita spirituale. Allo stesso modo significa imparare a combattere le nostre battaglie spirituali con le armi che Dio ci ha dato, invece di aspettare che un altro suoni per noi. Per un tempo sicuramente va bene, ma non siamo chiamati a rimanere passivi. Dovremmo diventare agenti del cambiamento che desideriamo vedere nella nostra vita.

Scegliamo di rimanere nella Sua Parola, di essere discepoli, perché solo così conosceremo la verità che ci renderà veramente liberi. Non accontentiamoci di un sollievo temporaneo, ma viviamo una libertà definitiva.