La Parola che ci plasma - Trasformati dall'indomabile

Dieci giorni fa eri una persona diversa.

Non lo sai ancora. Non lo senti ancora completamente. Ma qualcosa di irreversibile è accaduto nelle profondità della tua anima durante questo viaggio attraverso la tensione più sacra dell'esistenza umana: l'incontro tra la tua volontà e la Volontà che ha creato l'universo.

Dieci giorni fa leggevi la Bibbia. Oggi la Bibbia ha letto te.

Dieci giorni fa cercavi di capire la Parola di Dio. Oggi hai scoperto che la Parola di Dio stava capendo te - penetrando strati della tua anima che nemmeno sapevi esistessero, illuminando angoli del tuo cuore che avevi tenuto nascosti perfino a te stesso.

Dieci giorni fa volevi addomesticare il testo indomabile. Oggi sei stato addomesticato da una Voce che rifiuta di essere ridotta alle dimensioni della tua comprensione.

E questo - questo rovesciamento totale di chi plasma chi - è l'apoteosi di ogni autentica spiritualità.

La metamorfosi invisibile

C'è una trasformazione che accade così lentamente, così silenziosamente, che solo retrospettivamente ne riconosci la profondità.

È come guardare crescere un figlio. Giorno per giorno sembra identico. Ma poi, all'improvviso, ti giri e realizzi che l'essere umano che hai davanti non è più lo stesso che ricordavi.

Così è con l'anima che si sottomette all'autorità della Scrittura invece che sottomettere la Scrittura alla propria autorità.

Giorno dopo giorno sembra che nulla cambi. Leggi. Rifletti. Lotti. Resisti. Cedi. Accetti. E all'apparenza rimani la stessa persona, con gli stessi pensieri, le stesse abitudini, le stesse relazioni.

Ma poi - improvvisamente - ti volti indietro e realizzi che qualcosa di fondamentale è cambiato nella geografia del tuo essere.

Non sei più la persona che decide cosa è accettabile di Dio. Sei diventato la persona che chiede a Dio cosa è accettabile di te.

Non cerchi più una Bibbia che confermi le tue intuizioni. Desideri una Bibbia che corregga le tue illusioni.

Non vuoi più un Dio comprensibile. Adori un Dio che trascende la tua comprensione e proprio per questo merita la tua fiducia assoluta.

Il fuoco che non distrugge

Nel libro di Daniele c'è una scena che dovrebbe farti tremare le ginocchia per la sua bellezza terrificante.

Tre giovani ebrei vengono gettati in una fornace ardente per essersi rifiutati di adorare l'idolo del re. Il fuoco è così intenso che uccide le guardie che li gettano dentro.

Ma quando il re guarda nella fornace, vede quattro figure invece di tre. E le catene che legavano i prigionieri sono bruciate, ma i corpi sono intatti. I capelli non sono nemmeno scottati. Le vesti non odorano nemmeno di fumo.

Il fuoco ha bruciato solo quello che li imprigionava.

Questa è l'immagine perfetta di quello che accade quando permetti alla Parola di Dio di rimanere indomabile nella tua vita.

Il fuoco della sua verità brucia - sì, brucia intensamente. Ma non distrugge te. Distrugge solo le catene che ti tenevano prigioniero senza che tu lo sapessi.

Brucia la tua necessità di controllare Dio invece che essere controllato da lui. Brucia la tua dipendenza dalle approvazioni umane invece che dall'approvazione divina. Brucia la tua paura di essere inadeguato invece che la tua fiducia nell'adeguatezza di Cristo.

Brucia tutto quello che deve bruciare. Ma preserva - anzi, rivela per la prima volta - tutto quello che sei davvero chiamato a essere.

L'architettura dell'anima rinnovata

Quando smetti di essere l'architetto della tua fede e permetti alla Parola di Dio di ridisegnare i progetti della tua esistenza, scopri che Dio è un architetto infinitamente più creativo di quanto avessi mai immaginato.

Non demolisce la tua personalità per costruire un clone spirituale. Rivela la tua personalità autentica rimuovendo le sovrastrutture che avevi costruito per proteggerti, impressionare, controllare.

Non ti rende una copia di qualcun altro. Ti libera per diventare la versione più vera, più coraggiosa, più amorevole di te stesso.

Non ti standardizza secondo un modello religioso prestabilito. Ti personalizza secondo il progetto originale che aveva in mente quando ti ha sognato prima della fondazione del mondo.

Il paradosso è straordinario: più ti sottometti all'autorità di Dio, più diventi autenticamente te stesso. Più perdi il controllo della tua vita, più trovi la vita che era davvero tua. Più muori a te stesso, più vivi la vita che vale la pena di essere vissuta.

La danza tra finito e infinito

C'è una danza che solo le anime mature riescono a ballare: la danza tra la tua umanità limitata e l'infinitezza di Dio.

Non è la danza di chi cerca di diventare Dio - quella è orgoglio mascherato da spiritualità.

Non è la danza di chi rinuncia alla propria umanità - quella è gnosticismo travestito da devozione.

È la danza di chi abbraccia completamente la propria condizione di creatura e proprio per questo sperimenta la gloria di essere in relazione con il Creatore.

È la danza di chi accetta di non capire tutto e proprio per questo si fida completamente.

È la danza di chi confessa la propria ignoranza e proprio per questo accede a una saggezza che trascende la comprensione.

In questa danza, ogni passo che fai verso l'umiltà ti avvicina alla gloria. Ogni movimento verso la dipendenza ti libera nell'indipendenza autentica. Ogni gesto di sottomissione ti eleva alla dignità per cui sei stato creato.

Il testimone silenzioso

Ma la prova più potente di questa trasformazione non sono le parole che pronunci o le emozioni che senti.

È il testimone silenzioso della tua vita trasformata.

È il modo in cui ora affronti le difficoltà - non più con la disperazione di chi deve risolvere tutto da solo, ma con la pace di chi sa che è nelle mani di Qualcuno più grande.

È il modo in cui ora vedi le persone - non più con il giudizio di chi si sente superiore, ma con la compassione di chi riconosce la propria fragilità in quella altrui.

È il modo in cui ora leggi la Scrittura - non più con l'ansia di dover difendere ogni versetto, ma con la gioia di chi sa che ogni parola è un dono di Colui che ti ama abbastanza da non lasciarti come sei.

È il modo in cui ora preghi - non più con la pretesa di istruire Dio su cosa dovrebbe fare, ma con la fiducia di consegnare a lui quello che non puoi comprendere o controllare.

L'invito eterno

E ora, mentre questo viaggio attraverso il testo indomabile volge al termine, c'è un invito che risuona dalle profondità dell'eternità:

Vivi quello che hai scoperto.

Non tornare alla rassicurante prigione del controllo interpretativo. Non riprendere le armi dell'addomesticamento spirituale. Non ricadere nell'illusione di essere tu l'autorità finale su cosa è accettabile di Dio.

Vivi nella libertà terrificante e gloriosa di essere una creatura amata da un Creatore che è infinitamente più saggio, più giusto, più amorevole di quanto la tua mente limitata possa mai comprendere.

Vivi nel coraggio di fidarti di lui anche quando - specialmente quando - le sue vie sono più alte delle tue vie e i suoi pensieri sono più alti dei tuoi pensieri.

Vivi nella pace di non dover essere Dio, di non dover avere tutte le risposte, di non dover controllare l'incontrollabile.

Vivi come qualcuno che è stato trasformato dall'indomabile e che ora porta nel mondo la bellezza di un'anima che ha imparato a danzare con l'infinito.

La parola finale

La Parola di Dio non ha bisogno della tua difesa. Tu hai bisogno della sua trasformazione.

La Scrittura non ha bisogno della tua approvazione. Tu hai bisogno della sua autorità.

Il testo non ha bisogno di essere addomesticato. Tu hai bisogno di essere liberato dalla tirannia di dover addomesticare tutto quello che non capisci.

Oggi, alla fine di questo viaggio, alla soglia di una vita trasformata, alla porta di una fede finalmente matura, c'è una sola domanda che conta:

Vivrai come qualcuno che è stato trasformato dall'indomabile? Porterai nel mondo la bellezza di un'anima che ha imparato a fidarsi di Dio anche quando non lo capisce? Sarai un testimone vivente del fatto che la vera libertà si trova non nel controllare la Parola di Dio, ma nel permettere alla Parola di Dio di controllare te?

Perché questa - questa vita trasformata dall'autorità amorevole, ma indomabile di Dio - è la destinazione verso cui ogni anima sincera è chiamata a camminare.

E il viaggio - il meraviglioso, terrificante, glorioso viaggio - inizia ora.