Rallenta!Campione

GIORNO 1 - Rallentare è controcorrente… ma necessario

Fermati.
Sì, proprio così. In un mondo che ti spinge ad accelerare, a correre, a fare sempre di più… Dio ti sussurra: “Fermati.”

Viviamo dentro una centrifuga: lavoro, notifiche, impegni, relazioni, progetti, aspettative.

E spesso anche la nostra fede rischia di diventare solo un’attività da spuntare.

Una voce in più nella lista, da vivere a 2x, così come probabilmente ascolti un vocale su Whatsapp.

Ma la domanda è: cosa perdiamo, vivendo così?
La risposta è: tutto quello che conta davvero.

La fretta ci ruba la gioia più profonda. Ci fa passare accanto alle meraviglie senza vederle. Ci fa correre verso traguardi che non danno pace. Ci illude che la felicità sia sempre “più avanti”, quando in realtà… è già qui, ma va vista con occhi lenti.

Dio non è nel rumore della corsa spasmodica, ma nel silenzio di chi si ferma.

Il Salmo 46:10 ci dà un comando chiaro: “Fermati, e riconosci che io sono Dio.”
Non dice: “Fai di più”. Non dice: “Sbrigati”.
Dice: fermati.

Perché è nel fermarsi che ritrovi chi sei in Dio. È nel rallentare che torni a ricordare chi è Dio. E quando lo fai, la tua anima respira.

Magari ti senti in colpa solo all’idea di fermarti. Magari temi di perdere tempo. Ma sai una cosa? Rallentare non è sprecare tempo.
È riempire il tempo di presenza. Di ascolto. Di pace.
È dire: “Dio, la mia vita non è nelle mie mani, ma nelle Tue”.

Oggi voglio invitarti a fare qualcosa di semplice ma potente:
Ritaglia 10 minuti. Solo per stare con Dio. Solo per ascoltare.
Non per chiedere, non per fare, ma solo per essere presente.

Perché la felicità vera non corre. Cammina al passo del cuore di Dio.