Il Re di IsraeleCampione

Giorno 6 - Disarmare il potere delle tenebre

Poco prima della Pasqua, Gesù entrò a Gerusalemme su un asino. Una folla di pellegrini lo accolse e lo acclamò come Re di Israele. Sembra un avvenimento casuale, ma non è così. Egli aveva il controllo e aveva scelto il modo in cui avvicinarsi alla città. Il popolo riconobbe l’importanza del Suo gesto. Si stavano compiendo le parole profetiche. "Ecco, il tuo Re viene a te umile, in groppa ad un asino". Ma Gesù sapeva quale battaglia lo attendeva e contro chi avrebbe dovuto combattere.

La sofferenza di Gesù ha a che fare con la vittoria sul potere delle tenebre. Ma, questa vittoria, non ha solo dimensioni spirituali. Il popolo d'Israele è in esilio, disperso tra le nazioni. Li domina il dominatore del mondo (cfr. Luca 4:6). Si potrebbe dire che il potere delle tenebre tiene prigionieri i figli di Israele nel mondo (Isaia 49:9). Dio lo permette a causa dei peccati del popolo. È stato così in Egitto, a Babilonia e anche ora in questo esilio. Ma Gesù prende su di Sé i peccati di Israele e spezza così il potere di Satana.

Ecco perché Gesù è chiamato anche "agnello pasquale" (1 Corinzi 5:7). Nella notte in cui Israele macellò e mangiò l'agnello pasquale, gli dèi dell'Egitto furono privati del loro potere (Esodo 12:12). Gesù è il nuovo Agnello della Pasqua. Egli stesso dice che attirerà a Sé i figli di Israele sulla croce (Giovanni 12:31-32). Paolo scrive poi che sulla croce Gesù ha spogliato i principati e le potestà (Colossesi 2:15). Quindi, Gesù è anche Re.

Ringrazia oggi Gesù, che ha sofferto ed è morto per il Suo popolo e anche per noi.