Consapevolezza E Riconoscimento

Perché Parlare in Lingue

Quando Il Cuore Arde Gli Occhi Si Aprono

Vivere Completi

Genitore: Un Dono, Non Un Mestiere

Dal Pozzo Alla Pienezza

La Verità Senza Maschera: La Bibbia Contro I Bias Cognitivi E Le Fallacie Della Mente

Nel business con Dio: Fede, Visione E Azione

Tour Nel Deserto

EquipHer Vol. 28: "Come Riconoscere un’Opportunità Divina"

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 <div class="book bkGEN">
 <div class="chapter ch27" data-usfm="GEN.27">
 <div class="label">27</div><div class="s3">Giacobbe benedetto al posto di Esa&#249;</div><div class="p">1Isacco era invecchiato e i suoi occhi indeboliti non ci vedevano pi&#249;. Allora egli chiam&#242; Esa&#249;, suo figlio maggiore, e gli disse: &#171;Figlio mio!&#187; 2Quello rispose: &#171;Eccomi!&#187; E Isacco: &#171;Ecco, io sono vecchio e non so il giorno della mia morte. 3Ora prendi, ti prego, le tue armi, le tue frecce e il tuo arco, va&#8217; fuori nei campi e prendimi un po&#8217; di selvaggina. 4Poi preparami una pietanza saporita, di quelle che mi piacciono; portamela perch&#233; io la mangi e ti benedica prima che io muoia&#187;. 5Rebecca stava ad ascoltare mentre Isacco parlava a suo figlio Esa&#249;. Ed Esa&#249; se ne and&#242; nei campi per cacciare della selvaggina e portarla a suo padre.</div><div class="p">6Rebecca parl&#242; a suo figlio Giacobbe e gli disse: &#171;Ho udito tuo padre che parlava con tuo fratello Esa&#249;, e gli diceva: 7&#8220;Portami un po&#8217; di selvaggina e fammi una pietanza saporita perch&#233; io la mangi e ti benedica davanti al Signore, prima che io muoia&#8221;. 8Ora, figlio mio, ubbidisci alla mia voce e fa&#8217; quello che ti comando. 9Va&#8217; al gregge e prendimi due buoni capretti e io ne far&#242; una pietanza saporita per tuo padre, di quelle che gli piacciono. 10Tu la porterai a tuo padre, perch&#233; la mangi e cos&#236; ti benedica prima che egli muoia&#187;. 11Giacobbe disse a Rebecca sua madre: &#171;Mio fratello Esa&#249; &#232; peloso, e io no. 12Pu&#242; darsi che mio padre mi tasti e mi consideri un impostore e mi attirer&#242; addosso una maledizione invece di una benedizione&#187;. 13Sua madre gli rispose: &#171;Questa maledizione ricada su di me, figlio mio! Ubbidisci pure alla mia voce e va&#8217; a prendermi i capretti&#187;. 14Egli dunque and&#242; a prenderli e li port&#242; a sua madre; e sua madre ne prepar&#242; una pietanza saporita, di quelle che piacevano al padre di lui. 15Poi Rebecca prese i pi&#249; bei vestiti di Esa&#249;, suo figlio maggiore, i quali erano in casa presso di lei, e li fece indossare a Giacobbe suo figlio minore; 16con le pelli dei capretti gli copr&#236; le mani e il collo, che erano senza peli. 17Poi mise in mano a suo figlio Giacobbe la pietanza saporita e il pane che aveva preparato.</div><div class="p">18Egli and&#242; da suo padre e gli disse: &#171;Padre mio!&#187; Isacco rispose: &#171;Eccomi; chi sei tu, figlio mio?&#187; 19Giacobbe disse a suo padre: &#171;Sono Esa&#249;, il tuo primogenito. Ho fatto come tu mi hai detto. &#192;lzati, ti prego, mettiti a sedere e mangia la mia selvaggina, perch&#233; tu mi benedica&#187;. 20Isacco disse a suo figlio: &#171;Come hai fatto a trovarne cos&#236; presto, figlio mio?&#187; E quello rispose: &#171;Perch&#233; il Signore, il tuo Dio, l&#8217;ha fatta venire sulla mia via&#187;. 21Allora Isacco disse a Giacobbe: &#171;Avvic&#236;nati, figlio mio, e lascia che io ti tasti, per sapere se sei proprio mio figlio Esa&#249;, o no&#187;. 22Giacobbe s&#8217;avvicin&#242; a suo padre Isacco; e, come questi lo ebbe tastato, disse: &#171;La voce &#232; la voce di Giacobbe, ma le mani sono le mani di Esa&#249;&#187;. 23Non lo riconobbe, perch&#233; le sue mani erano pelose come le mani di suo fratello Esa&#249;, e lo benedisse. 24Disse: &#171;Tu sei proprio mio figlio Esa&#249;?&#187; Egli rispose: &#171;S&#236;&#187;. 25E Isacco gli disse: &#171;Portami da mangiare la selvaggina di mio figlio, e io ti benedir&#242;&#187;. Giacobbe gliene serv&#236;, e Isacco mangi&#242;. Giacobbe gli port&#242; anche del vino, ed egli bevve.</div><div class="p">26Poi suo padre Isacco gli disse: &#171;Ora avvic&#236;nati e baciami, figlio mio&#187;. 27Egli s&#8217;avvicin&#242; e lo baci&#242;. E Isacco sent&#236; l&#8217;odore dei vestiti, e lo benedisse dicendo: &#171;Ecco, l&#8217;odore di mio figlio &#232; come l&#8217;odore di un campo, che il Signore ha benedetto.</div><div class="p">28Dio ti conceda la rugiada del cielo, la fertilit&#224; della terra e abbondanza di frumento e di vino.</div><div class="p">29Ti servano i popoli e le nazioni s&#8217;inchinino davanti a te. Sii padrone dei tuoi fratelli e i figli di tua madre s&#8217;inchinino davanti a te. Maledetto sia chiunque ti maledice, benedetto sia chiunque ti benedice!&#187;</div><div class="p">30Appena Isacco ebbe finito di benedire Giacobbe e Giacobbe se ne fu andato dalla presenza di suo padre Isacco, Esa&#249; suo fratello giunse dalla caccia. 31Anch&#8217;egli prepar&#242; una pietanza saporita, la port&#242; a suo padre e gli disse: &#171;Si alzi mio padre, e mangi della selvaggina di suo figlio, perch&#233; mi benedica&#187;. 32Suo padre Isacco gli disse: &#171;Chi sei tu?&#187; Ed egli rispose: &#171;Sono Esa&#249;, tuo figlio primogenito&#187;. 33Isacco fu preso da un tremito fortissimo e disse: &#171;E allora, chi &#232; colui che ha preso della selvaggina e me l&#8217;ha portata? Io ho mangiato di tutto prima che tu venissi, e l&#8217;ho benedetto; e benedetto egli sar&#224;&#187;. 34Quando Esa&#249; ud&#236; le parole di suo padre, emise un grido forte e amarissimo. Poi disse a suo padre: &#171;Benedici anche me, padre mio&#187;. 35Isacco rispose: &#171;Tuo fratello &#232; venuto con inganno e si &#232; preso la tua benedizione&#187;. 36Ed Esa&#249;: &#171;Non &#232; forse a ragione che egli &#232; stato chiamato Giacobbe? Mi ha gi&#224; soppiantato due volte: mi tolse la mia primogenitura, ed ecco che ora mi ha tolto la mia benedizione&#187;. Poi aggiunse: &#171;Non hai serbato qualche benedizione per me?&#187; 37Isacco rispose e disse a Esa&#249;: &#171;Io l&#8217;ho costituito tuo padrone, gli ho dato tutti i suoi fratelli per servi e l&#8217;ho provveduto di frumento e di vino; che potrei dunque fare per te, figlio mio?&#187; 38Allora Esa&#249; disse a suo padre: &#171;Hai tu questa sola benedizione, padre mio? Benedici anche me, padre mio!&#187; Quindi Esa&#249; alz&#242; la voce e pianse. 39Suo padre Isacco rispose e gli disse: &#171;Ecco, la tua dimora sar&#224; priva della fertilit&#224; della terra e della rugiada che scende dal cielo.</div><div class="p">40Tu vivrai della tua spada, e sarai servo di tuo fratello; ma avverr&#224; che, conducendo una vita errante, tu spezzerai il suo giogo dal tuo collo&#187;.</div><div class="p">41Esa&#249; odiava Giacobbe a causa della benedizione datagli da suo padre, e disse in cuor suo: &#171;I giorni del lutto di mio padre si avvicinano, allora uccider&#242; mio fratello Giacobbe&#187;. 42Furono riferite a Rebecca le parole di Esa&#249;, suo figlio maggiore, e lei mand&#242; a chiamare Giacobbe, suo figlio minore, e gli disse: &#171;Esa&#249;, tuo fratello, vuole vendicarsi e ucciderti. 43Ora, figlio mio, ubbidisci alla mia voce; l&#232;vati e fuggi a Caran da mio fratello Labano, 44rimani laggi&#249;, finch&#233; il furore di tuo fratello sia passato, 45finch&#233; l&#8217;ira di tuo fratello si sia stornata da te ed egli abbia dimenticato quello che tu gli hai fatto. Allora io mander&#242; a farti ritornare da laggi&#249;. Perch&#233; dovrei essere privata di voi due in uno stesso giorno?&#187;</div><div class="p">46Rebecca disse a Isacco: &#171;Sono disgustata a causa di queste donne ittite. Se Giacobbe prende in moglie, tra le Ittite, tra le abitanti del paese, una come quelle, che mi giova la vita?&#187;</div>
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 <div class="chapter ch28" data-usfm="GEN.28">
 <div class="label">28</div><div class="s3">Fuga di Giacobbe in Mesopotamia; visione della scala</div><div class="p">1Allora Isacco chiam&#242; Giacobbe, lo benedisse e gli diede quest&#8217;ordine: &#171;Non prendere moglie tra le donne di Canaan. 2Parti, va&#8217; a Paddan-Aram, alla casa di Betuel, padre di tua madre, e prendi moglie l&#224;, tra le figlie di Labano, fratello di tua madre. 3Il Dio onnipotente ti benedica, ti renda fecondo e ti moltiplichi, in modo che tu diventi un&#8217;assemblea di popoli, 4e ti dia la benedizione di Abraamo: a te e alla tua discendenza con te, perch&#233; tu possieda il paese dove sei andato peregrinando, che Dio don&#242; ad Abraamo&#187;. 5Isacco fece partire Giacobbe, il quale and&#242; a Paddan-Aram da Labano, figlio di Betuel, l&#8217;Arameo, fratello di Rebecca, madre di Giacobbe e di Esa&#249;.</div><div class="p">6Esa&#249; vide che Isacco aveva benedetto Giacobbe e l&#8217;aveva mandato a Paddan-Aram perch&#233; vi prendesse moglie e che, benedicendolo, gli aveva dato quest&#8217;ordine: &#171;Non prendere moglie tra le donne di Canaan&#187;, 7e che Giacobbe aveva ubbidito a suo padre e a sua madre ed era andato a Paddan-Aram. 8Esa&#249; comprese che le donne di Canaan non erano gradite a suo padre Isacco. 9Allora and&#242; da Ismaele, e prese per moglie, oltre quelle che aveva gi&#224;, Maalat, figlia d&#8217;Ismaele, figlio di Abraamo, sorella di Nebaiot.</div><div class="p">10Giacobbe part&#236; da Beer-Sceba e and&#242; verso Caran. 11Giunse ad un certo luogo e vi pass&#242; la notte, perch&#233; il sole era gi&#224; tramontato. Prese una delle pietre del luogo, se la mise per capezzale e l&#236; si coric&#242;. 12Fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima toccava il cielo; e gli angeli di Dio salivano e scendevano per la scala. 13Il Signore stava al di sopra di essa e gli disse: &#171;Io sono il Signore, il Dio di Abraamo tuo padre e il Dio d&#8217;Isacco. La terra sulla quale tu stai coricato, io la dar&#242; a te e alla tua discendenza. 14La tua discendenza sar&#224; come la polvere della terra e tu ti estenderai a occidente e a oriente, a settentrione e a meridione, e tutte le famiglie della terra saranno benedette in te e nella tua discendenza. 15Io sono con te, e ti protegger&#242; dovunque tu andrai e ti ricondurr&#242; in questo paese, perch&#233; io non ti abbandoner&#242; prima di aver fatto quello che ti ho detto&#187;.</div><div class="p">16Quando Giacobbe si svegli&#242; dal sonno, disse: &#171;Certo, il Signore &#232; in questo luogo e io non lo sapevo!&#187; 17Ebbe paura e disse: &#171;Com&#8217;&#232; tremendo questo luogo! Questa non &#232; altro che la casa di Dio, e questa &#232; la porta del cielo!&#187; 18Giacobbe si alz&#242; la mattina di buon&#8217;ora, prese la pietra che aveva messa come capezzale, la pose come pietra commemorativa e vi vers&#242; sopra dell&#8217;olio. 19E chiam&#242; quel luogo Betel#Betel, lett. casa di Dio.; mentre prima di allora il nome della citt&#224; era Luz. 20Giacobbe fece un voto, dicendo: &#171;Se Dio &#232; con me, se mi protegge durante questo viaggio che sto facendo, se mi d&#224; pane da mangiare e vesti da coprirmi, 21e se ritorno sano e salvo alla casa di mio padre, il Signore sar&#224; il mio Dio 22e questa pietra, che ho eretta come monumento, sar&#224; la casa di Dio; di tutto quello che tu mi darai, io certamente ti dar&#242; la decima&#187;.</div>
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<div class="version vid122 iso6393ita" data-vid="122" data-iso6393="ita">
 <div class="book bkGEN">
 <div class="chapter ch29" data-usfm="GEN.29">
 <div class="label">29</div><div class="s3">Giacobbe a Caran</div><div class="p">1Poi Giacobbe si mise in cammino e and&#242; nel paese degli Orientali. 2Egli vide nei campi un pozzo e tre greggi di pecore, accovacciate l&#236; vicino; a quel pozzo infatti si abbeveravano le greggi; ma la pietra sulla bocca del pozzo era grande. 3Dopo che tutte le greggi si erano radunate l&#224;, i pastori rotolavano la pietra dalla bocca del pozzo, abbeveravano le pecore, poi rimettevano la pietra al suo posto, sulla bocca del pozzo.</div><div class="p">4Giacobbe disse ai pastori: &#171;Fratelli miei, di dove siete?&#187; Quelli risposero: &#171;Siamo di Caran&#187;. 5Egli disse loro: &#171;Conoscete Labano, figlio di Naor?&#187; Ed essi: &#171;Lo conosciamo&#187;. 6Egli disse loro: &#171;Sta bene?&#187; Quelli risposero: &#171;Sta bene; ecco Rachele, sua figlia, che viene con le pecore&#187;. 7Egli disse: &#171;Ecco, &#232; ancora pieno giorno, e non &#232; tempo di radunare il bestiame; abbeverate le pecore e portatele al pascolo&#187;. 8Quelli risposero: &#171;Non possiamo, finch&#233; non siano radunate tutte le greggi; allora si rotola la pietra dalla bocca del pozzo e abbeveriamo le pecore&#187;.</div><div class="p">9Mentre egli parlava ancora con loro, giunse Rachele con le pecore di suo padre; perch&#233; era lei che le portava al pascolo. 10Quando Giacobbe vide Rachele figlia di Labano, fratello di sua madre, e le pecore di Labano, fratello di sua madre, si avvicin&#242;, rotol&#242; la pietra dalla bocca del pozzo e abbever&#242; il gregge di Labano, fratello di sua madre. 11Poi Giacobbe baci&#242; Rachele, alz&#242; la voce e pianse. 12Giacobbe fece sapere a Rachele che egli era parente del padre di lei e che era figlio di Rebecca. Ed ella corse a dirlo a suo padre. 13Appena Labano ebbe udito le notizie di Giacobbe figlio di sua sorella, gli corse incontro, l&#8217;abbracci&#242;, lo baci&#242; e lo condusse a casa sua. Giacobbe raccont&#242; a Labano tutte queste cose; 14e Labano gli disse: &#171;Tu sei proprio mie ossa e mia carne!&#187; Cos&#236; abit&#242; presso di lui per un mese.</div><div class="s3">Lea e Rachele</div><div class="p">15Poi Labano disse a Giacobbe: &#171;Perch&#233; sei mio parente devi forse servirmi per nulla? Dimmi quale dev&#8217;essere il tuo salario&#187;. 16Or Labano aveva due figlie: la maggiore si chiamava Lea e la minore Rachele. 17Lea aveva gli occhi delicati#Lea aveva gli occhi delicati, ovvero Lea aveva la vista debole., ma Rachele era avvenente e di bell&#8217;aspetto. 18Giacobbe amava Rachele e disse a Labano: &#171;Io ti servir&#242; sette anni, per Rachele tua figlia minore&#187;. 19Labano rispose: &#171;&#200; meglio che io la dia a te piuttosto che a un altro uomo; resta con me&#187;.</div><div class="p">20Giacobbe serv&#236; sette anni per Rachele; e gli parvero pochi giorni, a causa del suo amore per lei. 21Poi Giacobbe disse a Labano: &#171;Dammi mia moglie, perch&#233; il mio tempo &#232; compiuto, e io andr&#242; da lei&#187;. 22Allora Labano radun&#242; tutta la gente del luogo e fece un banchetto. 23Ma, la sera, prese sua figlia Lea e la condusse da Giacobbe, il quale si un&#236; a lei. 24Labano diede la sua serva Zilpa per serva a Lea, sua figlia.</div><div class="p">25L&#8217;indomani mattina ecco che era Lea! Giacobbe disse a Labano: &#171;Che mi hai fatto? Non &#232; per Rachele che ti ho servito? Perch&#233; mi hai ingannato?&#187; 26Labano rispose: &#171;Non &#232; usanza da noi dare la minore prima della maggiore. Finisci la settimana nuziale con questa 27e ti daremo anche l&#8217;altra, per il servizio che presterai da me per altri sette anni&#187;. 28Giacobbe fece cos&#236;, e fin&#236; la settimana di quello sposalizio; poi Labano gli diede in moglie sua figlia Rachele. 29Labano diede la sua serva Bila per serva a Rachele, sua figlia.</div><div class="p">30Giacobbe si un&#236; pure a Rachele e am&#242; Rachele pi&#249; di Lea, e serv&#236; Labano per altri sette anni.</div><div class="s3">I figli di Giacobbe</div><div class="p">31Il Signore, vedendo che Lea era odiata, la rese feconda; ma Rachele era sterile. 32Lea concep&#236;, partor&#236; un figlio e lo chiam&#242; Ruben#Ruben, lett. vedete, un figlio., perch&#233; disse: &#171;Il Signore ha visto la mia afflizione; ora mio marito mi amer&#224;&#187;. 33Poi concep&#236; di nuovo e partor&#236; un figlio, e disse: &#171;Il Signore ha udito che io ero odiata, e mi ha dato anche questo figlio&#187;. E lo chiam&#242; Simeone#Simeone, da un termine che significa ascoltare, esaudire.. 34Concep&#236; di nuovo e partor&#236; un figlio, e disse: &#171;Questa volta mio marito sar&#224; ben unito a me, perch&#233; gli ho partorito tre figli&#187;. Per questo fu chiamato Levi#Levi, lett. attaccato, unito.. 35E concep&#236; di nuovo, partor&#236; un figlio e disse: &#171;Questa volta celebrer&#242; il Signore&#187;. Perci&#242; lo chiam&#242; Giuda#Giuda, lett. lode del Signore.. Poi cess&#242; d&#8217;aver figli.</div>
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<div class="version vid122 iso6393ita" data-vid="122" data-iso6393="ita">
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 <div class="chapter ch30" data-usfm="GEN.30">
 <div class="label">30</div><div class="p">1Rachele, vedendo che non partoriva figli a Giacobbe, invidi&#242; sua sorella, e disse a Giacobbe: &#171;Dammi dei figli, altrimenti muoio&#187;. 2Giacobbe s&#8217;irrit&#242; contro Rachele, e disse: &#171;Sono forse io al posto di Dio che ti ha negato di essere feconda?&#187; 3Lei rispose: &#171;Ecco la mia serva Bila; entra da lei; ella partorir&#224; sulle mie ginocchia e, per mezzo di lei, avr&#242; anch&#8217;io dei figli&#187;. 4Ella gli diede la sua serva Bila per moglie, e Giacobbe si un&#236; a lei. 5Bila concep&#236; e partor&#236; un figlio a Giacobbe. 6Rachele disse: &#171;Dio mi ha reso giustizia, ha anche ascoltato la mia voce e mi ha dato un figlio&#187;. Perci&#242; lo chiam&#242; Dan#Dan, da un termine che significa giudicare, rendere giustizia.. 7Bila, serva di Rachele, concep&#236; ancora e partor&#236; a Giacobbe un secondo figlio. 8Rachele disse: &#171;Ho sostenuto contro mia sorella lotte straordinarie e ho vinto&#187;. Perci&#242; lo chiam&#242; Neftali#Neftali, lett. mia lotta..</div><div class="p">9Lea, vedendo che aveva cessato d&#8217;aver figli, prese la sua serva Zilpa e la diede a Giacobbe per moglie. 10Zilpa, serva di Lea, partor&#236; un figlio a Giacobbe. 11E Lea disse: &#171;Che fortuna!&#187; E lo chiam&#242; Gad#Gad, lett. felicit&#224;.. 12Poi Zilpa, serva di Lea, partor&#236; a Giacobbe un secondo figlio. 13Lea disse: &#171;Sono felice! perch&#233; le fanciulle mi chiameranno beata&#187;. Perci&#242; lo chiam&#242; Ascer#Ascer, lett. felice..</div><div class="p">14Ruben usc&#236; al tempo della mietitura del grano e trov&#242; nei campi delle mandragole#Mandragole, la mandragola &#232; una pianta a cui venivano attribuite propriet&#224; afrodisiache., che port&#242; a Lea sua madre. Allora Rachele disse a Lea: &#171;Ti prego, dammi delle mandragole di tuo figlio!&#187; 15Ma Lea rispose: &#171;Ti pare poco avermi tolto il marito, che mi vuoi togliere anche le mandragole di mio figlio?&#187; E Rachele disse: &#171;Ebbene, si corichi pure con te questa notte, in compenso delle mandragole di tuo figlio&#187;. 16Come Giacobbe, sul far della sera, se ne tornava nei campi, Lea usc&#236; a incontrarlo, e gli disse: &#171;Vieni da me, perch&#233; ti ho preso per me con le mandragole di mio figlio&#187;. Ed egli si coric&#242; con lei quella notte. 17Dio esaud&#236; Lea, la quale concep&#236; e partor&#236; a Giacobbe un quinto figlio. 18E lei disse: &#171;Dio mi ha ricompensata, perch&#233; ho dato la mia serva a mio marito&#187;. E lo chiam&#242; Issacar#Issacar, lett. salario, ricompensa.. 19Lea concep&#236; ancora e partor&#236; a Giacobbe un sesto figlio. 20E Lea disse: &#171;Dio mi ha fatto un bel regalo; questa volta mio marito abiter&#224; con me, perch&#233; gli ho partorito sei figli&#187;. E lo chiam&#242; Zabulon#Zabulon, lett. abitazione.. 21Poi partor&#236; una figlia e la chiam&#242; Dina#Dina, lett. giudizio..</div><div class="p">22Dio si ricord&#242; anche di Rachele; Dio la esaud&#236; e la rese feconda. 23Ella concep&#236; e partor&#236; un figlio, e disse: &#171;Dio ha tolto la mia vergogna&#187;. 24E lo chiam&#242; Giuseppe#Giuseppe, ebr. yosef, aggiunga (v. 24); contrapposto, in un gioco di parole, ad asaf, tolga (v. 23)., dicendo: &#171;Il Signore mi aggiunga un altro figlio&#187;.</div><div class="s3">Giacobbe diviene ricco</div><div class="p">25Dopo che Rachele ebbe partorito Giuseppe, Giacobbe disse a Labano: &#171;Lasciami partire, perch&#233; io vada a casa mia, nel mio paese. 26Dammi le mie mogli per le quali ti ho servito, i miei figli, e lasciami andare, poich&#233; tu conosci il servizio che ti ho prestato&#187;. 27Labano gli disse: &#171;Se ho trovato grazia agli occhi tuoi, rimani; giacch&#233; credo di indovinare che il Signore mi ha benedetto per amor tuo&#187;. 28Poi disse: &#171;Fissami il tuo salario e te lo dar&#242;&#187;. 29Giacobbe gli rispose: &#171;Tu sai in che modo ti ho servito e quello che &#232; diventato il tuo bestiame nelle mie mani. 30Infatti quello che avevi prima della mia venuta era poco, ma ora si &#232; molto accresciuto. Il Signore ti ha benedetto dovunque io ho messo il piede. Ora, quando lavorer&#242; anch&#8217;io per la mia casa?&#187; 31Labano gli disse: &#171;Che cosa ti devo dare?&#187; Giacobbe rispose: &#171;Non darmi nulla; se acconsenti a quello che sto per dirti, io pascoler&#242; di nuovo le tue greggi e ne avr&#242; cura. 32Passer&#242; quest&#8217;oggi in mezzo a tutte le tue greggi, mettendo da parte ogni agnello nero tra le pecore, ogni agnello macchiato e vaiolato; e tra le capre, le vaiolate e le macchiate. Quello sar&#224; il mio salario. 33Cos&#236; da ora innanzi la mia giustizia parler&#224; per me in tua presenza quando verrai ad accertare il mio salario: tutto ci&#242; che non sar&#224; macchiato o vaiolato fra le capre e nero tra gli agnelli sar&#224; rubato, se si trover&#224; presso di me&#187;. 34Labano disse: &#171;Ebbene, sia come tu dici!&#187; 35Quello stesso giorno mise da parte i becchi striati e vaiolati e tutte le capre macchiate o vaiolate, tutto quello che aveva del bianco e tutto quello che era nero fra gli agnelli, e li affid&#242; ai suoi figli. 36Labano frappose la distanza di tre giornate di cammino tra s&#233; e Giacobbe; Giacobbe pascolava il rimanente delle greggi di Labano.</div><div class="p">37Giacobbe prese dei rami verdi di pioppo, di mandorlo e di platano e vi fece delle scortecciature bianche, mettendo allo scoperto il bianco dei rami. 38Poi colloc&#242; i rami, che aveva scortecciati, nei rigagnoli, negli abbeveratoi dove le pecore venivano a bere, proprio davanti alle pecore, ed esse entravano in calore quando venivano a bere. 39Le pecore dunque entravano in calore presso quei rami e figliavano agnelli striati, macchiati e vaiolati. 40Poi Giacobbe metteva da parte questi agnelli e faceva volgere gli occhi delle pecore verso tutto quello che era striato e tutto quello che era nero nel gregge di Labano. Egli si form&#242; cos&#236; delle greggi a parte, che non un&#236; alle greggi di Labano. 41Tutte le volte che le pecore vigorose del gregge entravano in calore, Giacobbe metteva i rami nei rigagnoli, sotto gli occhi delle pecore, perch&#233; le pecore entrassero in calore vicino a quei rami; 42ma quando le pecore erano deboli, non ve le metteva; cos&#236; gli agnelli deboli erano di Labano e i vigorosi di Giacobbe.</div><div class="p">43Quest&#8217;uomo divent&#242; ricchissimo, ed ebbe greggi numerose, serve, servi, cammelli e asini.</div>
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